Energy catalyzer: Riprendono gli esperimenti con l'integrazione di un pannello solare ,come precedentemente annunciato ,in modo da ridurre il consumo di energia elettrica ,necessaria al reattore , quando l'irradiazione solare lo permette.E' in progetto altresi di integrare al sistema l'impianto di riscaldamento e una serie di pannelli fotovoltaici che ,tramite accumulatori o alimentazione diretta (scambio) azzererebbero il consumo di elettricita'. Piu' sotto lo schema funzionale con l'integrazione del pannello solare e ancora piu' sotto la foto del pannello solare sopra il box del boiler.
Poiche' molti mi hanno contattato per farmi presente di aver iniziato a ripetere l'esperimento a modo loro,
questo mi fa molto piacere perche' seguento modi diversi si potra' trovare un sistema piu' efficente di quello da me realizzato .Ad ogni buon conto elenco i procedimenti base per iniziare nella realizzazione: 1) La degassificazione del composto si ottiene sottoponendo il mix di polveri in un'ambiente ad alto vuoto (pompa bistadio che va azionata ogni tanto per almeno 20 minuti ) per un periodo non inferiore alle otto ore alla temperatura compresa fra 400 e 800 gradi .2) Dopo la degassatura il composto va trattato (anche con un semplice pestello metallico) in modo da eliminare i grumi che inevitabilmente si creano ,cercando di esporlo all'aria il piu' breve tempo possibile.(Se si riesce a farlo nel vuoto meglio !)3) Il composto va quindi immesso nella camera dove va fatto immediatamente il vuoto per evitare contaminazione.4) Lo spessore dello strato di polvere deve essere il piu' sottile possibile perche' solo lo strato esterno (pochi micron) e' interessato dal fenomeno esotermico.( Io uso mettere la camera su una pedana vibrante per distribuire meglio la polvere e controllo che lo sia con un endoscopio ) . Se fosse possibile sovraporre piu' strati di polveri (ma non a contatto ) il rendimento aumenterebbe . ( Vedi disegno sotto da brevetto Piantelli) 5) L'idrogeno va messo prima di iniziare il riscaldamento del substrato.6) Il sensore di temperatura deve essere il piu' vicino possibile allo strato di polvere per controllare meglio l'andamento della temperatura e quindi l'inizio del fenomeno e cosi' diminuire la tensione al riscaldatore 7) La pressione iniziale non deve essere inferiore a 4 atm ( se piu' alta e' meglio). 8) Un rubinetto per l'espulsione dell'Idrogeno deve essere presente in modo che in caso di aumento incontrollato della temperatura sia possibile fermare il tutto (aprendolo) perche' il solo spegnimento del riscaldatore non da sufficiente margine di sicurezza.9) Da mie constatazioni se l'acqua nello scambiatore e' da subito fatta circolare calda (almeno 50 gradi) non occorre il secondo riscaldatore e/o la resistenza a fascia.Altri suggerimenti seguiranno anche se molti mi hanno contattato per dirmi che al momento i loro risultati sono stati deludenti.