domenica 01 aprile 2007 12.44.37

 

 

 

La spruzzata di neve del Natale 2004

A soli quattro anni di distanza dalla fiabesca ed indimenticabile nevicata del Natale 2000, il nordovest italiano può mettere in archivio un altro episodio nevoso nel giorno della festa più tradizionale ed amata. Stavolta si è trattato di una nevicata molto meno eclatante di quella del 2000 ma ha contribuito in ogni caso a creare quel tocco di coreografia per renderlo ancora una volta un "bianco Natale".

Le condizioni che preparano questa nevicata iniziano sin da una settimana prima. Giovedi 16 dicembre passa un debole fronte perturbato che apporta con sè circa 7mm di piogge. Al suo seguito un nuovo fronte da NW riesce a sfondare ed a portare qualche debole pioggia nella serata del 17 dicembre anche in Lombardia, accumulo di 1mm per Barlassina. Subito dopo tale fronte le correnti che lo inseguono si dispongono da NNW, creando le classiche condizioni favoniche a sud della catena alpina.

La giornata del 18 dicembre è caratterizzata da un favonio piuttosto sostenuto con raffiche anche forti, tuttavia non particolarmente caldo. La temperatura massima del giorno registra un +9,5° poi nella nottata, con la cessazione del fhön, la temperatura scende alla minima di -1,8° prima che giungessero le nubi a coprire il cielo per la rotazione delle correnti al settore est.

La mappa del 18 dicembre evidenzia la disposizione delle correnti da NNW a seguito del fronte che sfondando la barriera alpina ha portato con sè alcune deboli piogge. Il fhön soffierà sul nordovest fino a tarda sera/notte

Il giorno 19 invece le correnti si dispongono da est determinando una copertura nuvolosa piuttosto compatta per quasi tutto il giorno

Le giornate tra il 20 ed il 22 dicembre vedono una graduale diminuzione delle temperature stante sia la serenità ormai completa del cielo che l'afflusso di aria più fredda da est al suolo. La cellula anticiclonica delle Azzorre si congiunge con un'altra cellula presente tra Europa centrale ed orientale determinando lo spostamento del minimo verso sudest ed attivando, come già detto, correnti orientali al nord. La giornata più fredda del periodo pre-natalizio è il 22 dicembre; Barlassina registra come estremi un -6,0° di minima ed un +4,6° di massima, un buon cuscinetto nel caso giungesse un peggioramento senza inconvenienti.

Ecco le due cellule anticicloniche, in Atlantico e sull'Europa centro-orientale, che si sono unite formando un ponte e mantenendo sull'Italia correnti fredde da est, come evidenzia anche la mappa ad 850hPa (una -4/-5° per la Lombardia)

Purtroppo l'inconveniente è proprio dietro l'angolo ed è costituito dallo stesso anticiclone delle Azzorre che allungando un braccio in direzione dell'Italia provoca un aumento delle temperature che se è poco avvertibile in zone di pianura (Barlassina passa dai +4,6° del giorno 22 ai +5,3° del giorno 23) è molto più consistente in quota. Questo aumento termico potrebbe rivelarsi determinante per eventuali nevicate fino a quote basse al nord; se alle temperature fredde in pianura (e basse lo erano) non vi è un riscontro alle medie quote (tra 800 e 1500 metri) le precipitazioni purtroppo non possono giungere allo stato nevoso fino al suolo.

La carta del 23 dicembre mette ben in evidenza come l'anticiclone spinga da ovest verso est proprio in direzione dell'Italia. Le correnti occidentali si dimostrano essere molto miti in quota e questo determinerà un deciso aumento delle temperature. I radiosondaggi di Linate registrano addirittura un +9,0° alle 00z del 24 dicembre alla quota di 1450 metri

Nel frattempo la notte sul 24 trascorre ancora serena e su tutta la pianura si registrano nuove forti gelate; la minima di Barlassina è di -4,6°. Le correnti però si dispongono già da sudovest e preannunciano il fronte in arrivo dal nord Atlantico. Subito dopo aver registrato la minima (intorno le 8 del mattino) i cieli vanno coprendosi rapidamente e la temperatura rialza fino ad una massima (verso le ore 16) di +1,9°. 

Alla Vigilia di Natale si arriva dopo una serie di forti gelate che durante il giorno si sono mantenute praticamente intatte nelle zone in ombra andando quindi ad accumularsi giorno dopo giorno; ecco un particolare del risultato di queste forti gelate a metà mattinata, con cieli ormai già chiusi. Sembra essersi già accumulata un pò di neve

Nel frattempo l'aumento termico in quota si dimostra, come da previsione, temporaneo; la nuova ritirata verso ovest dell'anticiclone e la discesa del fronte freddo da nord favorisce un nuovo calo delle temperature alle quote medie, e la colonna d'aria dai 1500 metri in giù (quella determinante affinchè si realizzino buone condizioni per neve a basse quote) migliora ad ogni aggiornamento dei RS. Le prime debolissime precipitazioni si registrano nella notte sul 25 e la mattina di Natale si hanno deboli pioviggini con temperatura di +1,0°.

 

 

dal 14 marzo 2004

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