domenica 01 aprile 2007 12.28.51

 

 

 

La nevicata del 26 gennaio 2004

Nevicata purtroppo sotto le aspettative. I modelli inizialmente davano quantitativi di precipitazioni superiori rispetto a quelli effettivamente registrati. In seguito ad un'irruzione fredda avvenuta nei giorni precedenti al fenomeno, un minimo depressionario dislocatosi dal Vortice Polare in azione sul nord Europa avrebbe dovuto portarsi sul golfo ligure o adiacenze provocando una situazione di maltempo per tutto il nord Italia e con nevicate quasi ovunque. Purtroppo la locazione troppo a sud del minimo ha provocato precipitazioni meno intense di quanto invece sarebbe accaduto nel caso il minimo avesse seguito il corso dato in previsione.

I prodromi di tutto cominciano il giorno 20 gennaio quando l'anticiclone presente sull'Europa occidentale comincia ad allungarsi verso nord richiamando sul suo lato orientale correnti nord occidentali sul settore del nordovest d'Italia. Ne consegue per la Lombardia una giornata caratterizzata da cieli sereni e presenza dalla mattinata di correnti di fhön, non troppo tese e fresche, che si esauriranno già in serata. La temperatura massima sale fino a +10,4°C per poi ricalare in nottata.

Il 20 gennaio le carte di analisi propongono chiaramente il tentativo dell'anticiclone di espandersi verso nord richiamando correnti da NW per l'Italia

Il giorno seguente l'anticiclone punta verso nordest andando in direzione di una cellula anticiclonica di matrice termica presente sulla Scandinavia. Le correnti ruotano a nordest e la massa d'aria in arrivo ora è decisamente più fredda di quella del giorno precedente, derivante ora dal nord Europa dove è presente una figura anticiclonica termica al suolo in contrapposizione ad una figura ciclonica molto fredda in quota.

Cominciano a calare le temperature anche qui, +7,4° la massima, con cieli prevalentemente nuvolosi nel pomeriggio per le affluenze orientali.

Le carte evidenziano la rotazione dell'asse anticiclonico verso nordest con la conseguente discesa di quell'aria fredda presente a tutte le quote sul nord Europa. Davvero una massa gelida di rilevante importanza, purtroppo non destinata a colpire l'Italia

La discesa decisamente verticale del nucleo freddo in quota punta in primis il sud Italia, dove le temperature ribassano notevolmente e la neve cade un pò a tutte le quote. Nevica a Campobasso con temperature anche di -5/-6°, ma nevica anche a Bari ed in tutta la Puglia a quote davvero bassissime.

Sulla Lombardia, ad una nottata serena, segue un successivo aumento della nuvolosità che manterrà i cieli coperti per diversi giorni. Le temperature scendono ancora, +4,6° la massima odierna.

Notare come la discesa fredda in quota colpisca essenzialmente il sud Italia, dove infatti non mancheranno temperature molto basse e neve un pò ovunque sul sud peninsulare

23 gennaio, l'anticiclone si adagia sull'Europa centro-orientale proteggendo anche il nord Italia. Situazione ancora nevosa al sud, con freddo ancora intenso che si intensifica ulteriormente, neve anche su Roma, senza imbiancare.

Freddo in intensificazione anche qui, con valore massimo diurno che si ferma a soli +2,3° con cieli coperti per tutto il giorno.

La discesa fredda interessa soprattutto l'Europa orientale, ma anche l'Italia in generale ne risente, in particolare le regioni adriatiche ed il sud con isoterme ad 850hPa davvero notevoli

24 gennaio, altra giornata contrassegnata da un costante afflusso freddo orientale per tutta l'Italia con neve ancora sulle regioni meridionali (neve a Bari, Lecce, Campobasso) e temperature massime nelle località del sud davvero bassissime, attorno ai +2/+3°!

Cieli perennemente coperti anche in Brianza e minima notturna che riesce a scendere sotto lo zero (-1,0°) nonostante la costante copertura del cielo. In mattinata breve caduta di un nevischio finissimo, che ai più può essere passato inosservato, con temperatura sui +1°, ma che lascia il tempo che trova tant'è rapido ed inconsistente, e valore massimo che si attesta a +1,4°.

Ancora l'anticiclone sull'Europa orientale continua ad inviare masse fredde in direzione dell'Italia

Le isoterme ad 850hPa si mantengono basse, con la -5 che avvolge quasi tutta la penisola (Lombardia tra la -6/-8) ed ancora la -10 che insiste sul medio e soprattutto basso Adriatico determinando condizioni di freddo e neve

Il 25 gennaio è giornata di attesa per il nord. Un cuneo anticiclonico si protende dal vicino Atlantico fin verso il nord Italia, determinando la cessazione delle correnti orientali ed anzi instaurando correnti da NW in quota, con conseguenti rasserenamenti già dalla nottata e temperature in calo nei valori minimi notturni (Barlassina -3,6°). Soleggiamento che invece influenza inversamente nei valori massimi, con estremo per Barlassina di +6,0°C. Nel frattempo, una debole perturbazione, interessa le regioni centrali. Cade la neve in Toscana (anche su Firenze) e neve anche in Romagna in serata.

Si evidenzia un cuneo anticiclonico in avvicinamento dall'Atlantico, che avrà il merito di riportare una giornata soleggiata sul nord Italia, anche se temporaneamente

Lunedi 26 gennaio torna finalmente la neve in pianura sulla Lombardia, dopo diversi episodi di pioggia e neve durante l'inverno in corso e soprattutto torna la neve con accumulo; l'ultimo vero episodio di neve precedente era datato 15-16 febbraio 2002, successivamente la neve ha avuto caratteristiche di sporadicità e con accumuli miseri solo su tetti e superfici erbose.

L'analisi alla mezzanotte del 26 gennaio mostra chiaramente come, dal Vortice Polare, si sia distaccata una figura depressionaria in discesa su isole britanniche e che si dirigerà poi verso la Francia e il versante nordalpino. In quota non sussiste assolutamente il problema temperature, che si mantengono basse per tutto il nord Italia.

 

   

dal 14 marzo 2004

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