domenica 09 febbraio 2014 22.39.27

 

 

 

Tutti gli episodi di neve dal dicembre 1990 ai giorni nostri

Inverno 1996/97

Meno ricco di episodi nevosi rispetto all'inverno precedente, il 1996/97 regala però la nevicata più abbondante di tutto il decennio, arrivata dopo un'intensa ondata di aria fredda siberiana.

Prima di questo, la neve scende già due volte nel mese di novembre. La prima in data 25 novembre; una perturbazione molto debole porta con sè precipitazioni nella serata, di debole entità. La temperatura è di circa 1,5/2°C ma la secchezza dell'aria, dopo il vento da Nord dei giorni immediatamente precedenti, consente alla debole neve di essere molto asciutta e di attecchire senza problemi. Sprazzi di bianco quà e là in quanto la precipitazione, già debole di per sè, cessa già in tarda sera.

Nuova neve il giorno 30 novembre, stavolta un pò più consistente. Si tratta di un fronte da nordovest che nel suo rapido passaggio regala alcune nevicate un pò su tutte le regioni del Nord Italia (Aosta 80cm). Al suolo accumulano 2-3cm di neve poi subentra l'aumento termico e la neve cade bagnata o mista fin verso mezzogiorno.

Arriviamo all'evento clou dell'intero inverno. Dopo un dicembre piuttosto umido e mite, subentrano le freddissime correnti di Burian che provocano un sensibile calo termico al Nord ed abbondantissime nevicate sul versante adriatico fin sulle coste ed al Sud. Per Barlassina si parla di un calo termico di oltre 15 gradi tra Natale ed il 30 dicembre nelle minime, quando si registrerà una minima approssimativa di    -10°C (approssimativa in quanto non presa nel momento più freddo in assoluto della mattina e con prime velature nuvolose in cielo), e di oltre 10 gradi nelle massime (dai +7° di Natale ai -4° del giorno 29). Già la mattina di domenica 29 dicembre nuvole poco consistenti portano alla caduta di fiocchi sparsi (temperatura -6°C). Il giorno 30 arriva finalmente una perturbazione dal Mediterraneo; lo scorrimento di aria mite ed umida sul cuscinetto gelido venutosi a formare nei giorni precedenti consente al nordovest di vedere nevicate molto abbondanti come da anni non capitava. In mattinata l'aumento della nuvolosità è piuttosto rapido e nel primo pomeriggio cade copiosa la neve, con valori nettamente sotto lo zero (dai -3° del pomeriggio ai -5° della sera). La nevicata scende senza sosta con intensità moderata e fiocchi di dimensioni medie per tutta la notte e la mattina seguente, anche se in quest'ultima fase la neve sarà piuttosto debole e molto fine. Al suolo circa 22cm di neve molto farinosa. La temperatura non si alzerà oltre i -2° (massima del giorno 31) e la sera un nuovo fronte perturbato porterà con sè un altro consistente carico di neve. Tra le ore 19 e le 3 del mattino di Capodanno '97 accumulano altri 18cm di neve! Neve molto fitta con fiocchi di dimensioni per lo più medie. Tuttavia la consistenza più pesante del secondo episodio di neve ha impedito la sovrapposizione totale delle due coltri nevose per via della compressione e l'accumulo totale si ferma quindi a 33cm!

31 dicembre 1996 - ore 10 circa del mattino. Nevica ancora e la temperatura è sui -3° anche se l'intensità sta gradualmente calando. Circa 22cm al suolo

01 gennaio 1997 - questa è invece la situazione dopo l'intensa nevicata della notte su Capodanno. Assommati circa 33cm, paesaggio spettacolare come da anni non si aveva avuto  il piacere di assistere

Dati nevicata 30-31 dicembre 1996

Ora inizio 30 dicembre ore 14 circa
Ora fine 31 dicembre ore 14 circa
Temperatura minima -5°C
Temperatura massima -2°C
Accumulo 22cm

 Dati nevicata 31 dicembre 1996-01 gennaio 1997

Ora inizio 31 dicembre ore 19 circa
Ora fine 01 gennaio ore 3 circa
Temperatura minima -3°C
Temperatura massima -1°C
Accumulo 18cm
 

La giornata di Capodanno vede le temperature massime risalire sopra lo zero. Si tratta di una giornata di transizione in attesa di un nuovo peggioramento che interviene il giorno 2. Stavolta le temperature però sono al limite e la neve cade a tratti mista a pioggia, anche se nel pomeriggio la precipitazione è temporaneamente asciutta e riesce ad accumulare altri 2-3cm. La settimana seguente sarà caratterizzata da cieli prevalentemente coperti ma con fenomeni sporadici; tuttavia le temperature si manterranno su valori piuttosto bassi ed al passaggio di un nuovo fronte il giorno 9 si potrà assistere ancora una volta alla caduta di alcuni fiocchi di neve in mezzo alla pioggia, ovviamente questa volta senza accumuli date le temperatura intorno ai 1,5/2°C.

Tra il 10 ed il 18 gennaio il tempo si ristabilirà, torneranno i cieli sereni e le temperature caleranno  nei minimi fin verso i -3/-4° anche se le massime si presenteranno un pò miti per la presenza di un anticiclone dinamico sul Mediterraneo. Domenica 19 gennaio un sistema atlantico porta con sè nuove nubi e precipitazioni e, grazie alla fortunata coincidenza del peggioramento nel momento più freddo della giornata, ad iniziali condizioni di pioggia o pioviggine seguono in giornata rovesci di neve anche piuttosto intensi che nei momenti migliori riescono ad accumulare altri 2cm nonostante il terreno precedentemente bagnato dalle deboli piogge del mattino, un remake del giorno 2 gennaio in sostanza. Questa sarà anche l'ultima comparsa della neve in quell'inverno; nel prosieguo non vi saranno più discese di aria fredda e venne a mancare anche l'atlantico. Per tornare a vedere le piogge, a parte qualche episodio sporadico, bisognerà attendere la seconda metà di giugno ed i primi temporali.

Inverno 1997/98

Dopo due inverni molto generosi, il 1997/98 segna un 'inversione di tendenza, regalando un solo vero episodio di neve.

La prima comparsa avviene addirittura nel mese di ottobre quando, sul finire (giorno 28) un'irruzione di aria molto fredda orientale porta con sè venti intensi, freddo e deboli nevicate o nevischio, con temperature ben al di sopra dello zero (tra i +5 ed i +6°).

A dicembre si "consuma" il fatto. Lunedi 15 l'anticiclone sulla Scandinavia sospinge verso il nord Italia correnti orientali russe favorendo un calo termico. A dire il vero le temperature non faranno nemmeno in tempo a scendere particolarmente in basso in quanto già il giorno seguente lo scorrimento di aria più umida da sud sullo strato freddo appena affluito (non cuscinetto) provocherà un aumento della copertura nuvolosa e quindi precipitazioni che si presentano sotto forma di neve. Il giorno 16 si tratta solo di deboli fiocchi pre-frontali. L'entrata del fronte è durante la notte successiva. I fenomeni si presentano comunque per lo più deboli; il fattore fondamentale è costituito dalla temperatura che, a parte qualche decimo di oscillazione, si mantiene sullo zero per tutta la mattina ed il primo pomeriggio, per poi calare a -1° nel tardo pomeriggio quando si verifica un rovescio di neve che in sostanza è quello che accumula gran parte degli 8cm totali di manto del giorno 17 dicembre. In seguito le precipitazioni caleranno d'intensità e durante la notte subentrerà la pioggia. Il mattino seguente l'accumulo era ancora attorno agli 8cm, quindi si può stimare che l'accumulo massimo fosse anche superiore agli 8cm prima che subentrasse la pioggia. Anche la mattina del 19 dicembre, dopo una giornata bagnata, cade qualche fiocco in mezzo alla pioggia, ma si tratta di fiocchi fradici da parabrezza, nulla più.

17 dicembre 1997 - foto che ritrae il pomeriggio (ore 15 circa). Al suolo solamente 2-3cm. Tra le 17 e le 20 un rovescio di neve più intenso porterà l'accumulo fino a 8cm

Dati nevicata 17-18 dicembre 1997

Ora inizio 17 dicembre ore 2 circa
Ora fine 18 dicembre ora n.d.
Temperatura minima -1°C
Temperatura massima 0°C
Accumulo 8cm (10cm)

Nota bene - l'accumulo è relativo alla mattina del 18 dicembre quando la neve era già stata sostituita dalla pioggia da un orario non disponibile. Presumibilmente durante la notte l'accumulo poteva essere stato anche maggiore, per questo i 10cm teorici sono inseriti tra parentesi

Per rivedere la neve bisognerà addirittuta attendere la terza decade di marzo. Anche in quell'occasione fu l'anticiclone russo che, dopo essersi rintanato a casa sua in seguito all'apparizione di dicembre, spinse masse d'aria fredda fin verso le nostre regioni. Una debole perturbazione immediatamente al seguito portò dapprima deboli fiocchi in mattinata e piogge nel pomeriggio del 23 marzo ed in seguito nevicate di debole intensità tra la sera del 23 marzo e la notte successiva fino alle prime ore del mattino,che accumularono non più di 2cm, stante le temperature sopra lo zero tra i +1 ed i +2°.

24 marzo 1998 - ecco come si presentava il paesaggio il 24 marzo. Non tutte le superfici sono completamente ricoperte, anche per il fatto che la neve smise di cadere verso le 7:30/8 e la foto si riferisce al tardo mattino/primo pomeriggio con temperature ormai in aumento

Breve episodio di neve nella giornata del lunedi dell'Angelo, 13 aprile. L'avanzata di continui fronti freddi atlantici avevano gradualmente fatto diminuire le temperature dopo che le stesse avevano raggiunto e superato i +15°. E cosi, durante l'ennesima perturbazione, la mattina del 13 aprile la temperatura è scesa fino a +4° ed insieme alla pioggia cadono grossi fiocchi di neve molto pesante e bagnata che ovviamente non attaccano. Spingendosi fin verso l'erbese, Canzo ed a ridosso dei monti, la neve cade copiosa, molto fitta e con efficacia. Si tratterà di un episodio relativo in quanto entro metà giornata cesseranno le precipitazioni, almeno per quanto riguarda Barlassina.

13 aprile 1998 - si notano (soprattutto se ingrandite la foto) i fiocchi che cadono in mezzo alla pioggia

* nota bene - gli accumuli indicati sono accumuli totali e non giornalieri, soggetti quindi al fenomeno della compressione in molti casi e di conseguenza non rilevano il vero quantitativo di neve caduta

   

dal 14 marzo 2004

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