Irlanda

 

Il mio primo viaggio in Irlanda fu nell'estate del 1995, da allora ho avuto altre due occasioni per tornare in questa splendida terra, nell'estate del 1996 e del 2001.  

Con questa pagina non voglio creare un diario di viaggio ma dei consigli per chi voglia intraprendere per la prima volta quest'esperienza, consigli che spero saranno utili a chi si ritiene un viaggiatore.  

Rispetto alla cartina che troviamo sopra ci muoveremo in senso orario, partendo proprio da Dublino la capitale. 

Appena arrivati cerchiamo un posto dove poter dormire, se naturalmente non si è prenotato nulla in precedenza. Le scelte cadono purtroppo in Bed & Breakfast ed ostello. dico purtroppo perchè a Dublino città i B&B sono decisamente cari, si parte dai 30/35 euro delle zone limitrofe alla capitale e molto più simili a piccole pensioni. Se si vuole vivere l'esperienza di un B&B recatevi in piccoli paesi o addirittura in sperdute case di campagna, dove per un giorno ci si sente davvero parte della famiglia.

Il costo degli ostelli invece parte dai 15 euro, ce ne sono pochi a Dublino ed è difficile trovare un letto per la notte stessa, almeno che non siate all'ultima spiaggia non andateci per più di un giorno visti gli orari e le regole da caserma che vengono adottati. 

Se si ha una macchina oppure non si ha tiranno il tempo, ci si può recare in un bel campeggio di fronte al mar d'Irlanda a Rush, un piccolo paese a sud della capitale ben collegato tramite bus oppure 15 minuti di macchina. Ne vale davvero la pena!

Per chi vuole scoprire a fondo l'isola consiglierei di limitare all'osso la permanenza a Dublino, non è molto grande (almeno le parti d'interesse) ed un veloce tour per la città impiega al massimo qualche ora, discorso a parte per monumenti, galleria d'arte nazionale, fabbrica della Guinness e naturalmente una nottata passata a pellegrinare i pub di temple bar credo possano bastare. Bastare per chi è venuto in Irlanda per lasciarsi alle spalle caos, shopping ed italiani....

 

Ci rechiamo quindi a Kilkenny!

 

Da ora in poi, per chi voglia continuare a pernottare in ostelli, prenotarsi sempre qualche giorno prima di recarsi nella città di destinazione. Per chi desidera i B&B non ci dovrebbero essere problemi a trovare una stanza nelle altre città irlandesi, almeno che non si voglia dormire proprio a ridosso delle vie principali, ma sono talmente diffusi che difficilmente si rimarrà a dormire in un parco.

 

 

Kilkenny è una piccola e splendida cittadina dove vale davvero la pena fermarsi per qualche giorno. La città è piccola ma ricca di attrazioni, il Kilkenny castel ne è sicuramente la principale, immerso in un enorme parco attraversato da un limpido fiume, sovrasta l'intera cittadina. Da qui si inizia a respirare un'aria differente da Dublino, la pulizia e l'ordine per le strade, la simpatia e disponibilità delle persone, basta recarsi in un qualsiasi pub o girare la mattina per le stradine per rendersene conto. Se si è fortunati ci si può imbattere anche nel festival di artisti di strada che si tiene la prima settimana di agosto. C'è anche la fabbrica della birra Kilkenny ma purtroppo questa contribuisce, in alcuni orari della giornata ad emanare un'acre odore nell'aria.

 

 

In viaggio per Killarney...

 

 

Dirigiamoci verso Killarney, che si trova dalla opposta parte rispetto a Kilkenny, quindi di fronte all'oceano Atlantico. 

Per strada sarà impossibile non imbattersi in castelli che svettano isolati in aperta campagna, alcuni ben tenuti, altri vere e proprie rovine ma ancor più affascinanti.

Il più importante tra questi è la Rock of Cashel, uno dei più begli esempi del Medioevo irlandese, e dal IV all'VIII secolo fu il più importante centro di potere dell'isola. Edificato su di uno sperone di arenaria, il complesso comprende un edificio quattrocentesco, una cattedrale gotica duecentesca, una residenza arcivescovile di due secoli più tarda e una torre rotonda di 28 metri, rimasta intatta dall'XI-XII secolo. Al suo interno rimangono i simboli di quest'antico insediamento, compreso un piccolo ed affascinante cimitero dove possono essere sepolti i soli discendenti degli allora occupanti. A quanto pare, sino a due anni fa, rimaneva una sola persona con questa autorità. Si racconta anche che il tetto in legno della chiesa centrale fu fatto smontare per costruire in fretta e furia i solai della fabbrica della Guinness, al tempo in fase di nascita. 

 

 

Killarney

Killarney è una città abbastanza grande ma non particolarmente affascinante, forse per la spiccata tendenza turistica. Infatti questo è considerato il punto di partenza e di arrivo per chi effettua il ring of Kerry, impossibile non effettuare questo tour attorno alla penisola di Kerry con qualsiasi mezzo; macchina, bus, bicicletta.. 

Quindi partiamo con il nostro mezzo recandoci prima a pochi chilometri dal centro città dove c'è il Killarney national park. Ci ritroveremo subito di fronte il Ross castel che svetta davanti ad un grande lago il Lough Leane immerso nel grande parco. 

 

Durante il ring of Kerry si incontrano degli scenari indimenticabili, sarebbe inutile e riduttivo elencarli ora, eccezion fatta per Valentia Island.

Questa è un isolotto collegato alla terra ferma tramite un ponte. L'isola di Valentia si trova proprio sulla punta della penisola di Kerry, è il punto più ad est dell'Irlanda e credo dell'intera Europa. L'isola è praticamente disabitata, non è possibile girarla interamente con un mezzo, per via della sua strana conformazione e l'assenza di strade per la maggior parte di essa. Quindi una volta attraversato il ponte dobbiamo lasciare il nostro mezzo ed incamminarci verso uno sterrato in salita.

 

 

Forse proprio per via della scomoda e faticosa strada da percorrere a piedi, il più delle volte ci si ritrova da soli ad effettuare questo tragitto. Man mano che ci dirigiamo verso la punta dell'isolotto ci ritroviamo a camminare in un fazzoletto di terra, un piccolo vialetto per evitare lo scosceso che porta al mare. Arrivati sembra di essere in un paradiso... ci si sente davvero padroni di questo spazio, l'intero Atlantico si apre davanti a noi, mentre sotto ai nostri piedi le onde si infrangono con violenza sulle scogliere . E' qualcosa di straordinario far parte di questo scenario.

 

        

 

Davanti ai nostri occhi si eregono anche le Skelling Islands denominate le Galápagos d'Europa, famose per le colonie di uccelli marini, e gabbiani di diverse specie. Skelling Michael, isolotto scosceso di 200 m è l'isola più grande, ha due fari, una strada e conserva i ruderi di un insediamento monastico databile dal VII al XIII secolo abitato fino a qualche secolo fa, raggiunto da un numero impressionante di sentieri scavati dai monaci sulla roccia.Small Skelling, l'isola minore, ospita invece una colonia di foche. Le isole si possono raggiungere tramite dei battelli che partono solamente in giorni di sereno. Il tempo in questa zona è spesso proibitivo e può variare nel giro di poche ore. Proibitivo è anche il costo di questi battelli...

 

 

Tornati a Killarney andremo in direzione nord e per farlo approfitteremo per visitare la penisola di Dingle che si trova sopra a quella di Kerry. Più piccola ma ugualmente affascinante. 

Si contraddistinguono per morfologia e clima. La Dingle penisula ha un clima più temperato ed oltre a frastagliate scogliere incontriamo anche molte spiagge quindi non perdete occasione di fare un bagno a prescindere dalla temperatura esterna.

 

Per quanto riguarda le cittadine che si possono visitare durante il tour nella Dingle penisula, immancabile una tappa a Trelee e Dingle.

Ripartendo proprio da Dingle, se percorriamo la strada che costeggia la costa ci ritroveremo a scalare il Connor pass, tra le montagne più alte in Irlanda. Il paesaggio è incontaminato, ruscelli scorrono sui costoni formando a volte piccole cascate. Il tutto va ad ad alimentare diversi bacini ai piedi della montagna, talmente limpidi che il cielo si rispecchia su di essi.

 

 

Procediamo verso nord per raggiungere Galway!

Se seguiamo la strada che costeggia l'oceano, ad una quarantina di chilometri da Galway incontreremo una delle attrazioni principali che offre l'Irlanda, ovvero le Cliffs of Moher. Quattro chilometri di scogliere, le più alte d'Europa. Lo scenario naturalmente è di grande impatto ma purtroppo qui c'è davvero un turismo di massa.

Non tutti effettuano l'intera camminata sul costone, soprattutto i meno giovani e chi soffre di vertigini; in alcuni tratti ci sono strapiombi di oltre duecento metri. In altri, per l'affollamento bisogna muoversi a sensi alternati per continuare a camminare sui vialetti vicino al bordo.

Quindi scordatevi le tranquille passeggiate immerse nel silenzio di Valentia Island, almeno che non vogliate recarvi in questo luogo in orari alternativi, come la mattina presto oppure rimanere fino al tramonto o meglio ancora con tenda a seguito...

Galway per numero di abitanti è seconda solo a Dublino, ma non da affatto l'impressione di una grande città. Piena di vita e divertimenti, una piccola e stretta via centrale rappresenta il punto di riferimento per chi vuole trovarsi in un pub, seguire i bizzarri artisti di strada, andare in discoteca. Le persone sono per la maggior parte giovani di tutta Europa. Intrattenersi più giorni a Galway vale davvero la pena, soprattutto per chi vuole stringere nuovi rapporti!

Dal piccolo porto di Galway si salpa per raggiungere le isole Aran che si trovano a circa 30 miglia dalla baia. Sono vere isole di pietra, vegetazione quasi inesistente, niente laghi nemmeno un albero: solo schegge di calcare a picco sul mare e pescatori che si avventurano tra i flutti sulle loro tradizionali barche rivestite di tela incatramata. Alle Aran si parla il gaelico, l'antica lingua irlandese e si vive con ritmi non troppo diversi da quelli presentati nel documentario "L'uomo di Aran" 

 

Inishmore, l'isola più grande delle tre, noleggiando una bicicletta ci si può recare alle rovine del monumento Dun Aengus, grandioso forte di pietra a picco sulla scogliera, forse risalente a oltre 2000 anni fa. Le isole Aran sono la patria dei celebri caldissimi maglioni di lana grezza fatti a mano e lavorati con punti molto elaborati e variegati. Ogni famiglia studiava un disegno originale che spesso era l'unico elemento di riconoscimento di un congiunto, in caso di naufragio

 

Continuando il nostro viaggio verso l'Irlanda del nord

Prima di iniziare questa parte dedicata all'Irlanda del nord vorrei segnalare un link per chi non è bene a conoscenza o voglia approfondire la situazione passata ed attuale dell'Irlanda del nord.

Le radici storiche del conflitto nel nord dell'Irlanda http://www.geocities.com/~info-irlanda/radici.htm

Prigionieri politici e diritti civili nel conflitto anglo-irlandese http://www.geocities.com/~info-irlanda/prigionieri.htm

La prima città che visiteremo è Derry la seconda per numero di abitanti dopo Belfast, e ricordiamoci che qui ci troviamo nell'Ulster una regione sotto statuto inglese.

Questa come quasi tutte le città medio grandi in Irlanda del nord si dividono in due quartieri. Quello storico e quello popolare. La parte storica è occupata interamente da inglesi o irlandesi di religione protestante, mentre i popolari sono interamente abitati da irlandesi cattolici. Questi ultimi sono totalmente fatiscenti, nascono sempre in zone limitrofe, i servizi sono quasi assenti, ad esempio non esistono bidoni per la spazzatura, il tutto viene raccolto in dei container aperti e dislocati solo in alcune strade vicino le abitazioni, le stesse sono abbandonate, senza manutenzione ne pulizia. Le finestre delle abitazioni sono serrate da strette reti metalliche, probabilmente per evitare lanci di oggetti su di esse. Ciò nonostante le persone sembrano molto gentili e disponibili, spesso gli anziani che si incontrano per strada, prima di accennare un saluto con il capo ci ripetono la frase "You are welcome free Derry" come poi è scritto in un murales all'entrata del quartiere cattolico. 

Derry purtroppo è molto nota per la Domenica del 30 gennaio 1972, il bloody sunday, quando una marcia per i diritti civili si trasformò in un massacro con tredici dimostranti caduti sotto il fuoco dell'esercito britannico.

 

La Derry antica è una città davvero affascinante, in alcuni tratti ricorda qualche paesino italiano per i suoi vialetti. Posta in posizione dominante ed interamente circondata da alte e spesse mura percorribili a piedi, queste sono le uniche a protezione di una città europea che nel tempo non sono mai state violate.

 

Lasciamo Derry e continuiamo il viaggio verso il nord, la punta più a settentrione dell'Irlanda ci offre un altro scenario unico, la costa dei "Giant's Causeway". Una spiaggia che nel corso di secoli a mutato la sua conformazione generando una serie di esagoni perfettamente incastrati tra loro e di diverse altezze.

 

Questa formazione è unica al mondo e pare sia data da una lunga erosione. Ancor più bella è la leggenda, narra infatti che un tempo gli abitanti di questa zona erano dei giganti e per arrivare sino in Scozia costruirono questa via da percorrere a piedi in mezzo al mare.

 

Belfast

Tornando verso sud raggiungiamo Belfast, la più grande città e capitale dell'Ulster. La città sembra davvero una metropoli, con il centro formato da grandi palazzi dove risiedono i più importanti uffici, larghe strade ad alto scorrimento. Tutto intorno sorgono gli eleganti quartieri dei residenti. Qui è ancor più netto è il divario sociale tra protestanti e cattolici. I primi stipati nel cuore della città, mentre i secondi in un'altra Belfast per dimensioni ma non certo per aspetto.

Il quartiere cattolico sorge al di là della città, in alcuni tratti delimitato da alte mura o fili spinati con telecamere ovunque. Qui non ci sono uffici ma solo basse case ad un piano, piccoli negozi e pub. Se facciamo riferimento alla precedente Belfast questa sembra una parte della città in stato di abbandono. I problemi sono gli stessi che abbiamo trovato nel quartiere cattolico di Derry, ma sono ancor più amplificati per via della grandezza e densità di popolazione. Nonostante ciò le persone dimostrano una gentilezza fuori dal comune, non si ha mai il timore o l'impressione di trovarsi i una zona che è spesso teatro di scontri.

 

 

Altre ricorrenza con Derry sono i saluti di "benvenuti nella Belfast libera" che qualche anziano ci porge amichevolmente, e naturalmente i murales nel quartiere cattolico. 

Ogni casa ne ha uno, sembra quasi incredibile vederli tutti contornati da fiori, targhe commemorative.

Per chi rimane affascinato dal quartiere cattolico consiglio di fare una visita nel cimitero cattolico di Belfast "Miltown", qui è presente una parte dedicata a tutti coloro che sono deceduti in difesa dei diritti umani e per una Irlanda libera dall'occupazione inglese. 

A Belfast il senso di appartenenza all'Irlanda, da parte degli irlandesi cattolici, è ancor più forte e radicato che nella restante isola.

 

Il nostro tour in Irlanda è quasi terminato, con rammarico non rimane che recarsi nuovamente a Dublino per la partenza. Tante sono le città ed i luoghi che non ho voluto menzionare in questo viaggio, quelle che abbiamo visitato in questa pagina ritengo siano le immancabili, soprattutto per chi ha a disposizione poco meno di due settimane. Per chi ha la fortuna di viaggiare in Irlanda in macchina o bicicletta per più di due settimane, consiglio di fare una sosta in qualsiasi paesino si incontri, anche solo per bere una pinta nei piccoli ed accoglienti pub, scambiando due chiacchiere con la gente del posto sempre disponibile ed affettuosa. Sono proprio gli irlandesi il ricordo più vivo che si avrà una volta tornati a casa, seguito da una miriade di paesaggi che difficilmente dimenticheremo.