London

I clochards dello Strand
contano le gocce di pioggia
che scendono sui loro volti stanchi.
Occhi rossi d’alcool, denti gialli,
mani screpolate dal freddo di Londra
e dei londinesi che sfrecciano
davanti a loro, più veloci dei bus
rossi per Aldwych o Trafalgar square.
Una birra per compagna di letto,
una sigaretta per amico ed un penny
di speranza dentro il cappello più
sporco della loro coscienza.
Come sono giunti sino qui ?
Quale nave hanno preso per
attraccare nel porto della povertà,
navigando nel mare dell’indifferenza,
tra le onde dell’intolleranza ?
Fuggite, correte, scappate !
Londra è solo una bellissima e
affascinate puttana :
provoca, eccita, stupisce, ma,
alla fine della scopata,
sono solo i vostri soldi
che vuole, nient’altro.
Ed io, intanto, continuo
a portare su e giù vassoi
in un ristorante turco a
Covent Garden, a fare l’amore
col preservativo, a dare da
mangiare agli scoiattoli a
Holland Park, a fumare
Marlboro medium e ad
ascoltare blues, mentre
le gocce di pioggia scendono
sui loro volti stanchi.