12 gennaio 2001, muore Gianluigi Bonelli, il papà di Tex Willer
 
 
Gianluigi Bonelli, milanese, è nato il 22 dicembre 1908. Iniziò la propria carriera alla fine degli anni ’30, reduce da una vita da romantico "globe-trotter" attraverso le più belle città europee. Si fece le ossa scrivendo una serie di novelle e poesie su giornali quali "Il Corriere dei Piccoli" e "Il Giornale illustrato dei Viaggi". Dello stesso periodo sono tre romanzi "lunghi": "Il Crociato Nero", "Le tigri dell’Atlantico" e "I Fratelli del Silenzio".
Il suo personaggio più importante è sicuramente Tex Willer: nato contemporaneamente ad Occhio Cupo, era su quest’ultimo che si riponevano maggiori speranze, relegando a Tex il compito di testata "di contorno".Ma il mercato fumettistico (per nostra fortuna) si comportò diversamente: così Occhio Cupo Chiuse quasi subito le pubblicazioni, mentre Tex andò avanti. Bonelli non ci mise molto ad affezionarsi al suo personaggio: dal 1948 al 1975 scrisse tutti gli episodi della serie, e continuò a scrivere fino al 1991, quando, per forza di cose, dovette ritirarsi, ed affidare le redini di Tex nelle fidate mani di Claudio Nizzi, che ne scrive tuttora la storie per la serie mensile.
 
 

La storia di Tex Willer

Tex Willer, ranger del Texas e capo carismatico dei Navajos, dai quali è conosciuto come Aquila della Notte, non ha bisogno di celebrazioni. Il suo personale monumento se lo è intagliato a colpi di winchester tra i picchi scoscesi di una terra favolosa situata fra Utah, Colorado, Nuovo messico e Arizona. Dal 1948 ad oggi Tex ha vissuto, sullo sfondo di Dinhetah ma non solo, quasi trecento avventure differenti accompagnando l'immaginario collettivo avventuroso di più di una generazione di italiani.