Torey Hayden, le opere
 

Una Bambina (1980)

Il libro è iniziato come racconto della sua esperienza con Sheila, una delle "sue" bambine. Inizialmente Torey non aveva nemmeno pensato di trasformarlo in libro, ma poi, dopo 8 intensi giorni in cui la storia fu immortalata, si rese conto che sarebbe valsa la pena pubblicarla. Il successo è stato enorme, la traduzione in 28 lingue ha appassionato numerosissimi lettori.

Figli di nessuno (1981)

Boo ha 7 anni ma non parla, Lori ha 7 anni e oltre a non parlare non sa ne' leggere ne' scrivere, Tomaso è molto violento, Claudia ha 12 anni ed è incinta, la sua scuola non la vuole piu'... Nessuno vuole occuparsi di loro, ed ecco che l'intervento di Torey Hayden aiuterà questi bambini a tornare alla vita.

 

Come in una gabbia (1983)

"Lavoravo in quella clinica cme psicologa ricercatrice da poco più di un anno. Avevo dedicato la maggior parte della mia vita professionale all'insegnamento. In quel campo avevo svolto ogni possibile funzione, dall'insegnamento nelle prime elementari regolari fino alle universita'...."

 

The sunflower forest (1984)

Mara, la madre di Lesley, ha passato la triste esperienza dell'Olocausto durante l'adolescenza, e costringe le proprie figlie a sopportare i propri umori. Quando la psicosi di Mara sfocerà nella tragedia, Leslie andrà in Galles alla ricerca del ricordo della gioia della madre, una foresta di girasoli.

 

Una di loro (1988)

Due sorelline irlandesi traumatizzate dagli orrori della guerra, il loro cuginetto che è stato testimone del suicidio del padre, Dirkie conosce solo la vita nell'orfanotrofio...

 

Una bambina e gli spettri (1991)

"Dalla città a Falls River c'erano 245 chilometri di strada, poi altri 37 fino a Pecking. Ed era tutta prateria, sconfinata, piatta, interrotta soltanto dall'interstatale.... Ero partita prima dell'alba, dopo essermi preparata un sandwich con insalata e uova sode e avere riempito un thermos di caffè; se le pessime condizioni atmosferiche di quel giorno di gennaio non mi avessero riservato spiacevoli sorprese, sarei dovuta arrivare a Pecking dopo due ore e mezzo...."

 

La figlia della tigre (1995)

Un romanzo nel quale la protagonista non è Kay Scarpetta, ma il vice capo della polizia di Charlotte, Virginia West. Anche lei alla caccia di un terribile serial killer in cerca di vittime femminili.

 

Il gatto meccanico (1999)

"Il bambino era pallido come uno spettro. Un fantasma. Una figura incorporea che sarebbe svanita nel nulla. Aveva i capelli chiari come la luce della luna, finissimi e dritti e la pelle lattea, di una trasparenza opaca come la cera. Era talmente biondo che da lontano sembrava privo di ciglia e di sopracciglia e questo accentuava il suo aspetto evanescente."