ATOMISTI ANTICHI
(Alle origini della filosofia atea)






Il materialismo compare sulla scena
dell'antichità a Mileto, nella Ionia,
intorno al VII sec.a.C.
con le prime teorizzazioni
filosofiche su un'origine
materiale del mondo.
L'acqua per Talete
l'apeiron, quale
infinito-indefinito materiale
per Anassimandro,
l'aria per Anassimene
costituiscono l'arché,
origine e il fondamento
di tutto ciò che esiste.

La teorizzazione più interessante
è sicuramente quella di Anassimandro,
che manifesta una profonda intuizione
del fondamento non-macroscopico,
e sottilmente rarefatto,
della sostanza-base del cosmo.

Aristotele (Fisica, 202 b 36)
aveva colto correttamente
nell'apeiron anassimandreo
la sua materialità
e la sua consistenza,
quale sostanza primaria
inconsistente e mobilissima.
Una sorta di fluido originario,
di consistenza a mezza strada
tra il fuoco, l'aria e l'acqua
quale sintesi dei tre elementi
"sottili" fondamentali.

Il limite del materialismo milesio
sta nel non aver colto
la pluralità della materia fondamentale
e di essere un monismo ingenuo,
per di più ilozoistico,
che vede la materia come
un immenso organismo vivente
e con connotazioni pseudo- divine.

Un'autentica concezione
materialistica e pluralistica
del cosmo nasce
poco più di un secolo dopo,
sempre in ambito ionico
e ad opera di Leucippo,
che si trasferirà ad Abdera
nella Tracia, fondandovi
una scuola che conterà
come più illustre allievo
Democrito, nativo di quella città.

L'atomismo greco nasce dall'esigenza
di opporsi al monismo ontologico
di Parmenide di Elea ,
che relegava, all'opposto,
il pluralismo diveniente
della materia percepibile
nell'ambito del non-essere.

A tale filosofia astratta e priva
di alcun riferimento alla realtà
Leucippo contrappone (e non deriva,
come spesso erroneamente si afferma)
la sua teoria atomistica,
in parallelo con quella
abbastanza simile
del conterraneo Anassagora,
emigrato poi ad Atene.

Il suo allievo Democrito opererà
in campo fisico-cosmologico
la sostituzione del caso
(quale causa prima del movimento
degli atomi) con la necessità
e la svilupperà in modo originale
in campo naturalistico-biologico.
In particolare elaborerà
un'etica alternativa a quella socratica
basandola su elementi
naturalistici e non idealistici.

Epicuro si rifarà più direttamente
a Democrito, ma in realtà tornando,
per quanto riguarda la fisica
(attraverso l'introduzione
della parenklisis),
al casualismo leucippeo,
ma accostandovi un etica edonistica
ed eudemonistica che diventerà
storicamente l'aspetto principale
della sua filosofia.

Quest'irruzione di pluralismo ontologico
nella cultura ellenica apre
un panorama filosofico del tutto nuovo,
che si opporrà validamente
all'avvento dell'idealismo platonico
e delle sue propaggini.
Ciò almeno fino all'eclissi della
filosofia naturalistica,
per l'imporsi dell'idealismo prima
e più tardi per l'affermazione
del Cristianesimo a Roma e
in tutto il mondo mediterraneo,
mediorientale ed europeo.

Ma intanto un sensibile poeta,
Lucrezio Caro,
aveva diffuso nel mondo romano
la filosofia di Epicuro,
apportandovi un'interpretazione
pre-esistenzialistica
e traducendola in un opera
di grande poesia lirico-didascalica,
di grande spessore intellettuale
e di profonda umanità.

L'atomismo tuttavia rimarrà,
anche se misconosciuto e nascosto,
come punto di riferimento per ogni
visione del mondo materialistica
ed irreligiosa, soprattutto
nella forma dell'epicureismo
diffusa da Lucrezio
e sia pure (molto spesso)
quale oggetto di esecrazione.


Sarà soltanto a partire
dal XVII secolo che
nella cultura occidentale
si comincerà a riscoprire
la teoria atomistica.
I libertini prima, ma specialmente
i filosofi illuministici in seguito,
ne faranno una bandiera
di riferimento per la rinascita
dell'ateismo
.




Ma anche nella cultura contemporanea,
per molti versi, l'atomismo continua
ad essere negletto,
dai banchi dei licei alle aule univesitarie,
ai luoghi deputati della cultura,
quale espressione di una visione del mondo
arida e foriera di nichilismo.
La filosofia degli atomisti, al contrario,
è portatrice anche nell'etica
di ricchi contributi sul piano
dei criteri di giudizio e dei comportamenti,
i quali sono, in realtà,
diametralmente opposti a quelli che
una rozza e superficiale tradizione
le vorrebbe attribuire.



Sono qui esposti gli esiti critici
di una lunga ricerca

sulla filosofia atomistica attraverso
in una revisione analitica dei molteplici
equivolci accumulati da esegesi
improprie o ideologiche.

Corretti quindi i
luoghi comuni
attraverso un'analisi chiara
e documentata in base alle fonti.
Delle interpretazioni errate o viziate

che oberano da secoli
la filosofia atomistica
evidenziata la genesi storica



I testi qui esposti corrispondono
ai paragrafi del Capitolo IV del saggio
"Ateismo filosofico nel mondo antico",
col quale il filosofo Carlo Tamagnone
si è proposto di ricercare
le radici
del pensiero filosofico ateo,
dalle origini
alla fine dell'evo antico.



Il saggio è pubblicato
dall'Editrice Clinamen
di Firenze (304pp., Euro 24,70)
nella collana Il Diforàno
ed è acquistabile nelle librerie
o direttamente al sito:
http://www.clinamen.it



Per chi ne fosse interessato,
si fa presente che
        dello stesso autore è uscito,        
nell'ottobre 2008, il saggio
"L'Illuminismo e la rinascita dell'ateismo
filosofico", la cui Parte Quarta
       (capitoli XI - XVI) concerne           indirizzi filosofici che in vario modo
si ricollegano all'atomismo antico
.
Si invita pertanto a visitare il sito:

http://illuminismo.exactpages.com


Prima di passare all'analisi dei
singoli atomisti dell'antichità
vi consigliamo di leggere
del saggio sopra citato:

L'introduzione e
il § 4.1: Caso e necessità nell'atomismo


in cui vengono esposti i criteri con cui
è stata condotta la ricerca
soprattutto in riferimento a Leucippo e Democrito,
offrendo una prima disamina generale
dei problemi ad essa connessi.



Il testo relativo ad ogni autore è preceduto
da una breve nota biografica



LEUCIPPO

Nota biografica

La filosofia di Leucippo





DEMOCRITO

Nota biografica

La filosofia di Democrito






EPICURO

Nota biografica

La filosofia di Epicuro





LUCREZIO

Nota biografica

La poetica filosofica di Lucrezio







L I N K S






aggiornamento del 10 gennaio 2008