Nei primi anni del novecento diversi movimenti calcistici animano Bari. Attorno al 1928 molti di questi confluiscono in un'unica società, l'U.S.Bari. La squadra approda facilmente nella massima categoria, ma non riesce ad avere un rendimento stabile: basti pensare che in 9 anni disputa 4 stagioni in A e 5 in B. Il primo torneo del dopoguerra vede il Bari tra le protagoniste, con un settimo posto finale che a tutt'oggi rappresenta il miglior risultato raggiunto nei 28 tornei disputati nella massima categoria (seconda squadra del sud per numero di partecipazioni, dopo il Napoli). Negli anni successivi il Bari si conferma “squadra ascensore” tra serie A e serie B. Negli anni 90 partono da Bari grandi campioni del calibro di Amoruso, Ventola, Zambrotta ma soprattutto Antonio Cassano che la società non rimpiazza, entrando in crisi con i tifosi. L'Associazione Sportiva Bari, nota come A.S. Bari o Bari, è la principale società calcistica di Bari, militante nel campionato di Serie A. Ha militato per 29 stagioni in Serie A e si appresta a disputare la trentesima, risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale, dopo il Napoli ed il Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Condivide peraltro con la Pro Patria il non invidiabile primato di 4 campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (1940-41, 1963-64, 1969-70 e 2000-01). Ha il record di promozioni in Serie A, dodici, a pari merito con l'Atalanta: 1927-28, 1930-31, 1934-35, 1941-42, 1957-58, 1962-63, 1968-69, 1984-85, 1988-89, 1993-94, 1996-97, 2008-09, di cui due terminati al primo posto (1941-42 e 2008-09).La prima squadra di calcio di Bari fu fondata il 15 gennaio 1908[1] come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse il marchese italiano Eusebio Giovanni Voy da Bergamo. Nella prima formazione (nella foto a lato) si riconosce lo stesso Ludwig, il primo in piedi da sinistra, insieme ad altri stranieri, a Bari per lavoro, e baresi: a fianco di Ludwig in piedi da sinistra Barther, inglese e Bach, svizzero, al centro Attoma, Roth, svizzero, e Labourdette, spagnolo, in basso Jovinet, francese, Giordano, Gazagne, francese, Randi e Ziegler. Originalmente i calciatori indossavano maglia rossa e pantaloncini bianchi e giocavano principalmente contro marinai inglesi al San Lorenzo nel quartiere di San Pasquale. Sebbene il club fu fondato in tempi molto antichi, le squadre del Mezzogiorno non erano ben rappresentate nei campionati del calcio italiano e così il Bari non prese parte alle prime stagioni. Di fatto solo la Campania aveva un campionato regionale prima della Prima guerra mondiale. Il F.B.C. Bari venne sciolto nel 1915, in periodo di guerra, per poi essere riorganizzato sotto lo stesso nome. A quel tempo erano in attività accanto al F.B.C. Bari altre due società: la Foot-Ball Club Liberty (colori rosso-blu a strisce orizzontali, poi variato nel 1915 in bianco-blu verticali), fondata da dissidenti del Bari originale nel 1909[2] e i rivali dell' Unione Sportiva Ideale (colori nero-verde adottato nel 1915). Fu il FBC Liberty la prima squadra della Provincia di Bari a prendere parte al Campionato di calcio italiano durante il campionato di Prima Divisione 1921-1922 organizzato dalla CCI quando molti dei club principali del paese entrarono in contrasto con la FIGC. La stagione successiva l'Ideale divenne la prima squadra di Bari a raggiungere le semifinali Lega Sud, ma fu la Lazio a passare in finale. Tutti e tre i club baresi parteciparono per la prima volta insieme al campionato nella stagione 1924-25 dove da una parte il FBC Bari retrocesse e dall'altra il Liberty raggiunse le semifinali di Lega dove fu sconfitto pesantemente dall'Alba Roma per 6-0 all'andata e 3-0 al ritorno. Unione Sportiva Bari (1926-1928) [modifica] Voce da controllare Questa voce o sezione sull'argomento società di calcio è ritenuta da controllare. Motivo: Nel "Littoriale" del 18 settembre 1928 si parla della neocostituita US Bari sostenendo che essa avesse adottato la maglia rossa a bordi bianchi (non a strisce!), mentre si dice che nei precedenti vent'anni il FC Bari avesse maglia a strisce biancoblù. Il testo qui sotto (e la foto) invece dissentono. Partecipa alla discussione e/o correggi la voce. Una serie di fusioni fra squadre nel giro di due anni diedero alla luce un solo club per rappresentare il Bari. La prima fusione avvenne fra il FBC Bari e il FBC Liberty nel torneo 1926-27, conservando la denominazione "Bari" usato per la prima volta il 6 febbraio 1927 nella partita contro l'Audace F.B.C. Taranto. Nel 1927 debutta Raffaele Costantino. La U.S. Bari del 1928, dopo la "fusione". L'intero sistema calcistico italiano stava subendo numerose trasformazioni in questo periodo e cominciò ad essere meglio organizzato, con fusioni simili a quella del Bari che accadevano un po' ovunque, come a Salerno, Napoli, Firenze e Roma. La neonata F.C. Bari si fuse con l'Ideale il 27 febbraio 1928 creando l'Unione Sportiva Bari. Le maglie dell'US Bari presero i colori biancorossi dal FBC Bari e le strisce dell'Ideale. Nell'anno della fusione e della nascita della U.S. Bari (1928) la squadra raggiunge per la prima volta la "divisione nazionale", l'attuale Serie A: decisiva la vittoria per 5-3 sulla Fiorentina il 15 gennaio 1928. Protagonista anche il giovane barese Raffaele Costantino, poi incoronato "reuccio" dalla tifoseria. Dopo la stagione 1928-29 il sistema della lega fu riorganizzato e il Bari fu piazzato in Serie B. Costantino fu convocato per la prima volta nella Nazionale italiana, rendendo il Bari la prima squadra di Serie B a vedere un proprio giocatore convocato in Nazionale.[3] La storia del galletto [modifica] In seguito alla fusione delle due squadre locali e alla nascita dell'Unione Sportiva Bari nacque, anche per il Bari, la necessità di scegliere un simbolo, un problema di grande attualità all'epoca. Per la scelta della mascotte ci fu una polemica giornalistica tra i due colleghi Paolo Magrone e Alfredo Bogardo, entrambi giornalisti sportivi locali e appassionati di calcio, tra gli iniziatori del giornalismo sportivo in Puglia. Per la scelta definitiva fu lanciato un referendum. Paolo Magrone propose il "Pettirosso", Alfredo Bogardo invece il "Galletto". L'idea del galletto, aggressivo, pronto alla zuffa e a lanciare il suo saluto ad ogni giorno nuovo, finì col prevalere anche perché riconosciuto come un animale vivace e intraprendente, così come il carattere dei baresi. Da allora in poi, i giocatori del bari furono detti "i galletti".[4] Le prime stagioni in A (1929-1945) [modifica] Nel 1929 debutta Pippo Scategni; ma, subito dopo la prima promozione, per la 'Bari la prima retrocessione: classificatosi al 13° posto il Bari viene assorbito nella neo istituita Serie B. Protagonisti di quegli anni, oltre al già citato Costantino, titolare in nazionale, pur con una parentesi tra il 1930 ed il 1935 alla Roma, Alferio Cubi (che debutta nel 1932), Piero Bottaro e Dario Gay. Nella stagione 1931-32, la squadra si salvò dalla retrocessione vincendo lo spareggio contro il Brescia, giovandosi dell'esperienza e del talento del tecnico ungherese Árpád Weisz, già campione d'Italia nel 1929-1930 con l'Ambrosiana-Inter e futuro vincitore di due scudetti con il Bologna (prima di essere espulso dall'Italia nel 1938 per le leggi razziali perché ebreo e perire ad Auschwitz nel 1944). Lo "Stadio della Vittoria" in una foto del 1934 - la torre di Maratona sarà in seguito abbattuta. Ma ritorniamo al 1933, quando lascia Pippo Scategni e gioca un campionato a Bari Annibale Frossi (1933-1934); poi nel 1936 debutta Cesarino Grossi, l'indimenticato centravanti tascabile, tragicamente scomparso a soli ventidue anni nel 1939 durante il servizio militare in Albania, e l'altrettanto compianto Totò Lella. Prima della sospensione bellica il Bari disputerà, al vecchio "Campo degli Sport" al rione Carrassi e poi allo Stadio della Vittoria, inaugurato il 16 dicembre 1934, con alterne fortune, nove campionati di Serie A e cinque di Serie B. Nel 1939 lasciano: Raffaele Costantino; Alferio Cubi e Cesarino Grossi; e debuttano: Tommaso Maestrelli e Alessandro Carlini. poi nel 1940 debutta Leonardo Costagliola e nel 1943 Lascia Tommaso Maestrelli. L'ultimo campionato di serie A del 1942-43 si concluse con una beffarda retrocessione in Serie B maturata solo all'ultima giornata. Il campionato 1943-1944 non fu disputato a causa della guerra e nel 1944-1945 il Bari ed il rinato Liberty disputarono solo partite a livello regionale non nello "Stadio della Vittoria", chiuso, ma in un campo di fortuna in via Crispi, ribattezzato "Campo Antonio Lella". Il dopoguerra (1945-1954) [modifica] Gli alleati concessero nuovamente l'uso dello "Stadio della Vittoria" solo il 4 marzo 1945 con la partita Bari-Lecce. Nel frattempo, il 1º gennaio 1945, la società cambiò denominazione da Unione Sportiva ad Associazione Sportiva Bari. Nel "campionato misto" disputatosi nel 1945-46 il Bari ben figurò terminando al primo posto, a pari merito con il Napoli, girone "Centro-Sud". Nel 1946 lascia Alessandro Carlini. Si confermò l'anno seguente terminando al settimo posto (miglior risultato di tutti i tempi) in un campionato dominato dal Grande Torino. Nel 1947 debutta Mihály Vörös. Nel 1948 va via Leonardo Costagliola. Tuttavia, il Bari non riuscì a ripetersi, e si aprì una grave crisi di risultati prima e di stagioni poi, che fecero precipitare la squadra fino alla IV Serie Meridionale nel giro di pochi anni fatti di sconfitte sonore e di acquisti fumosi. Nel 1951 debutta Nicola Chiricallo, che lascia la squadra dopo due campionati, insieme a Mihály Vörös. Approda quindi sulla panchina della squadra pugliese Francesco Capocasale che riesce inizialmente ad arrivare primo in IV Serie tornando in Serie C; i tifosi del Bari festeggiano questo evento quasi come la vittoria di uno scudetto con 20.000 persone presenti allo spareggio contro il Colleferro disputatasi a Napoli il 27 giugno 1954 terminato 2-1 a favore dei biancorossi con doppietta di Raffaele Gamberini. Spareggio Serie C [modifica] ▼ espandi Colleferro-Bari 1-1 ANDATA Colleferro 9 Maggio 1954 600px Nero Bianco e Rosso (Diagonale).png Colleferro 1 – 1 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari Stadio Maurizio Natali Lini 30'. Marcatori Mazzoni 12'. ▼ espandi Bari-Colleferro 2-2 RITORNO Bari 30 Maggio 1954 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari 2 – 2 600px Nero Bianco e Rosso (Diagonale).png Colleferro Stadio della Vittoria (Bari) Mazzoni 53", Gamberini 90". Marcatori Chiaretti 39', Chiaretti 67". ▼ espandi Colleferro-Bari 1-2 Spareggio Finale Napoli 27 Giugno 1954 600px Nero Bianco e Rosso (Diagonale).png Colleferro 1 – 2 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari Stadio Arturo Collana D'Angeli 88". Marcatori Gamberini 39', Gamberini 90". La ripresa dal baratro (1954-1961) [modifica] Nella stagione 1954-55 l'impresa si ripete e sempre con Capocasale la Associazione Sportiva Bari ottiene una nuova promozione ed il ritorno in Serie B. Nel 1955 debutta Luciano Gariboldi. Finalmente nella stagione 1958/59 il Bari tornava in Serie A, dopo aver trascorso otto anni tra la Serie C e la IV Serie Meridionale; idoli di quegli anni saranno Mario Mazzoni (313 partite col Bari), Biagio Catalano, il centravanti argentino Raul Conti, che entra in squadra nel 1958, insieme all'ala sinistra Bruno Cicogna; infine arrivano nel 1959 Carlo Tagnin e nel 1960 Giuseppe Virgili, mentre va via Luciano Gariboldi. Dopo quattro anni di permanenza, agli spareggi contro Lecco ed Udinese, il Bari torna però in cadetteria. La presidenza del prof. De Palo (1961-1977) [modifica] Intanto diventa nuovo presidente della Associazione Sportiva Bari il professor Angelo De Palo. Il Bari rimane in Serie B soltanto per un anno: promosso di nuovo in massima serie con Pietro Magni allenatore, sembra essere tornato la "squadra-ascensore" del passato. L'illusione dura poco: alla B "riconquistata" subito dopo, segue la Serie C. Lasciano la squadra alcuni giocatori celebri, come nel 1961 Carlo Tagnin e nel 1962 Raoul Conti e Giuseppe Virgili. Poi nel 1966 debutta Lucio Mujesan. Nel 1967 i biancorossi tornano in B mentre due anni dopo (1969), guidati soprattutto dal bomber Lucio Mujesan (19 gol in 37 partite), riconquistano la Serie A. In panchina approda Oronzo Pugliese che però non riesce ad agguantare la salvezza e la squadra torna in Serie B, dopo esser arrivata all'ultimo posto con una cifra bassissima di gol segnati (11). Ma in questo periodo la squadra cede Bruno Cicogna e Lucio Mujesan; fa debuttareVittorio Spimi; fa giocare per tre campionati il celebre Cané (dal 1969 al 1972). Il Bari rimase in B per alcuni anni e addirittura nel 1974 i galletti scesero in Serie C, terminando la stagione con solo 12 gol segnati e 26 concessi in 38 partite. La squadra risalì subito in Serie B, ma De Palo non vide mai i biancorossi nella massima divisione: morì infatti nel 1977, dopo 16 anni come presidente. Tra i giocatori ricordiamo Vittorio Spimi, che nel 1976 lascia la squadra, mentre debuttano: Giuseppe Materazzi e Domenico Penzo. L'inizio dell'era Matarrese ed il primo trofeo (1977-1990) [modifica] Finale Mitropa Cup 1990 Finale Mitropa Cup 1990 21 maggio 1990 - Stadio della Vittoria, Bari 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari - Genoa 600px Rosso e Blu con striscia Bianco e croce Rossa su sfondo Bianco.png 1 - 0 Bari: Mannini, Caricola, Carbone (88' Amoruso), Terracenere (67' Lupo), Righetti, Brambati, Perrone, Urbano, Joao Paulo, Gerson, Scarafoni (61' Monelli) - Allenatore: Gaetano Salvemini. Genoa: Braglia, Ferroni, Caricola, Ruotolo, Collovati, Signorini, Eranio (87' Covelli), Florin, Fontolan, Urban, Rotella - Allenatore: Franco Scoglio Arbitro: Branko Bujic. Marcatore: 14' Perrone. Spettatori: 3.600 [[|Leggi...]] Il suo successore sarà Antonio Matarrese, iniziatore di una lunga era con la sua famiglia alla guida della Associazione Sportiva Bari; Antonio inizialmente non ha fortuna con la squadra che non riesce a salire in A, pur disputando buoni campionati di B. Tra i giocatori ricordiamo Giuseppe Papadopulo, Stefano Agresti, Giacomo Libera e Vincenzo Chiarenza mentre nel 1980 indossano la maglia biancorossa Aldo Serena e Maurizio Iorio. Nel 1980-1981 la formazione "Primavera" guidata dal tecnico Enrico Catuzzi vince la Coppa Italia Primavera, battendo in finale il Milan. Nel 1981 Antonio Matarrese cede la poltrona di Presidente al fratello Vincenzo. Lo stesso anno lascia Aldo Serena e la squadra viene affidata ad Enrico Catuzzi. Il Bari dei Baresi [modifica] Nella stagione 1981-1982 il Bari disputa una stagione straordinaria: Catuzzi (spinto anche dall'abile direttore sportivo Regalia) decide di iniziare il campionato di Serie B con quasi tutti i giovani della squadra "Primavera" che poco prima avevano vinto la Coppa Italia Primavera surclassando in finale il Milan. La stagione fu spettacolare per qualità di gioco espresso; infatti, il tecnico Catuzzi fu il pioniere del gioco a zona totale in Italia. Il bomber della squadra era Maurizio Iorio, intorno a lui giravano Bagnato ed il talentuoso diciannovenne barese Gigi De Rosa, che quell'anno disputò un ottimo campionato tanto da essere convocato nella Nazionale Italiana Under 21. A fine stagione, i biancorossi persero per un soffio la Serie A, mancata di un solo punto in classifica. Proprio per la consistente presenza in squadra di giovanissimi calciatori baresi veraci, quel Bari venne etichettato come "Il Bari dei Baresi". La formazione tipo di quella straordinaria stagione era: Fantini, Armenise M., De Trizio, Caricola, Frappampina, Loseto O., Acerbis, Majo, Bagnato, De Rosa, Iorio. Nella stagione successiva la base della squadra rimase quasi la stessa, ma venne ceduto Caricola alla Juventus e la partenza di Iorio fu rimpiazzata da De Tommasi, attaccante prelevato dalla Cavese, che venne ingaggiato insieme a Franco Baldini. Durante la stagione Enrico Catuzzi viene sostituito dall'allenatore Luigi Radice che, però, non riuscì ad evitare la retrocessione in Serie C. Da sottolineare come in quell'annata, il Bari sbagliò molti calci di rigore. Alcune soddisfazioni arrivarono dalla Coppa Italia, dove il Bari eliminò Udinese e Inter e pareggiò contro la Juventus, venendo poi eliminata. La cavalcata di Bolchi, l'arrivo di Salvemini e la Mitropa Cup [modifica] Nel campionato 1983-1984 il Bari disputò un'ottima stagione, guidato dal nuovo allenatore Bolchi, restando sempre in testa alla classifica e conquistando un'immediata promozione in Serie B; la squadra ebbe un cammino molto entusiasmante anche in Coppa Italia, dove arrivò in semifinale perdendo contro il Verona dell'ex Maurizio Iorio. Nel suo cammino in Coppa Italia il Bari, dopo aver passato il primo girone da 6 squadre arrivando primo insieme all Juventus, con cui pareggiò 2-2, eliminò agli ottavi di finale proprio la Juventus di Rossi, Cabrini, Tardelli e Platini, che quell'anno vinse scudetto e Coppa delle Coppe; infatti, il Bari vinse 2-1 nella partita d'andata in casa della Juventus e pareggiò al Della Vittoria per 2-2 mentre ai quarti di finale sconfisse la Fiorentina di Oriali, Antognoni e Passarella vincendo 2-1 in casa e 2-1 in trasferta. Venne eliminata dalla Coppa-Italia, appunto, dal forte Verona guidato da Osvaldo Bagnoli che l'anno dopo vinse lo scudetto. In campionato il marcatore principale era Gabriele Messina, seguito da Giuseppe Galluzzo; in quell'annata arrivarono Alberto Cavasin e Salvatore Guastella mentre il gruppo dei "baresi" era composto da Totò Lopez, De Rosa, Giovanni Loseto, De Trizio, Onofrio Loseto, Cuccovillo e De Tommasi. A fine stagione lasciano il Bari Franco Baldini, Luigi De Rosa e Gabriele Messina. Il tecnico Bruno Bolchi condusse la squadra in Serie A dopo una cavalcata consecutiva dalla Serie C. Tra i giocatori simbolo, ricordiamo Giovanni Loseto (tuttora considerato una bandiera dai tifosi), Angelo Terracenere, e il grande Pietro Maiellaro. Il Bari si rafforzò con gli inglesi Gordon Cowans e Paul Rideout ma non riuscì a rimanere in Serie A. Lo Stadio San Nicola, "casa" del Bari dal 1990. In questo periodo i galletti si tolsero anche diverse soddisfazioni: con la vittoria del campionato di Serie B 1988-89, il Bari giocò l'anno successivo la Coppa Mitropa, aggiudicandosela a Bari (in turno secco) con un tranquillo 1-0 in finale, contro l'altra italiana presente alla manifestazione (il Genoa), battuto da una rete di Perrone al 14° minuto del primo tempo. Al termine della stagione 1989/90, in cui tutte le coppe europee furono vinte da squadre italiane, anche il sud ebbe la sua parte, con un Bari composto da stelle come Giovanni Loseto, Pietro Maiellaro e João Paulo che chiudeva al 10° posto in massima serie e con il primo trofeo europeo in bacheca, e col Napoli che si aggiudicava il secondo scudetto e la supercoppa italiana (dopo aver vinto la Coppa UEFA l'anno prima). Quell'estate il nuovo stadio San Nicola, inaugurato la sera del 3 giugno 1990, ospiterà anche diverse partite dei mondiali di Italia 90, confermando ormai Bari città di grande calcio. Lasciano la squadra Paul Rideout, Gordon Cowans e poi Salvatore Guastella. Gli anni '90 e la nuova crisi (1990-2001) [modifica] Presidenti dal 1929 ad oggi * 1929-1931 - Alfredo Atti * 1931-1932 - Liborio Mincuzzi * 1932-1933 - Sebastiano Roca * 1933-1934 - Raffaele Tramonte * 1934-1935 - Giovanni Tomasicchio * 1935-1936 - Giovanni Di Cagno Abbrescia * 1936-1937 - Vincenzo Signorile * 1937-1938 - Giuseppe Abbruzzese * 1938-1939 - Giambattista Patarino * 1939-1940 - Angelo Albanese * 1940-1941 - Pasquale Ranieri * 1941-1942 - Giuseppe Santoro * 1941-1944 - Antonio De Palma * 1942-1943 - Andrea Somma * 1944-1950 - Tommaso Annoscia * 1950-1951 - Rocco Scafi * 1951-1952 - Florenzo Brattelli * 1952-1953 - Francesco Saverio Lonero * 1953-1956 - Achille Tarsia Incuria * 1956-1959 - Gianfranco Brunetti * 1959-1961 - Vincenzo La Gioia * 1961-1963 - Angelo Marino * 1961-1977 - Angelo De Palo * 1977-1983 - Antonio Matarrese * 1983-oggi Vincenzo Matarrese La Associazione Sportiva Bari consegue tre anni di Serie A consecutivi. Tra i giocatori da ricordare: Florin Răducioiu (1990/1991) e Robert Jarni, mentre nel 1991 va via Pietro Maiellaro ed arrivano Giuseppe Taglialatela, Sandro Tovalieri ed Igor Protti. Poi la squadra riscendere di nuovo in Serie B nel 1992, malgrado una buona squadra composta da campioni come Zvonimir Boban, David Platt e Frank Farina. presto lasciano Bari: Robert Jarni, Giuseppe Taglialatela e Giovanni Loseto. Due anni dopo, però, il Bari salì di nuovo in Serie A. I tifosi pugliesi videro l'esplosione di Igor Protti che riuscì a diventare capocannoniere con 24 gol. Nel 1994 parte João Paulo e debutta Nicola Ventola; nel 1995 lascia Sandro Tovalieri ed arrivano in squadra Luigi Sala, Klas Ingesson e Kennet Andersson. Al termine della stagione 1995/96 la Bari retrocede in Serie B nonostante la fortissima coppia d'attacco composta da Igor Protti e Kennet Andersson (36 reti in due), con Protti capocannoniere della Serie A con 24 reti. Nel 1996, dopo la retrocessione, va via Igor Protti e debuttano Marco Di Vaio e Diego De Ascentis. Nel 1997 lascia Marco Di Vaio ed entrano in formazione Gianluca Zambrotta e Francesco Mancini. Una nuova promozione nel 1997 vede, negli anni successivi (1997-2000), l'emergere di giovani talenti, come Nicola Ventola, Diego De Ascentis, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta ma soprattutto Antonio Cassano: il talento di Bari Vecchia debuttò nel 1999 e si mise in mostra nel famoso incontro Bari 2-1 Inter, inventando una giocata geniale, che permise a fine campionato di cederlo per una cifra astronomica: 60 miliardi di lire (circa 30 milioni di euro attuali). Ma la squadra era rafforzata anche da stranieri come Phil Masinga e Klas Ingesson, tutte "scoperte" del Bari. Il parco giocatori si modifica e, nel 1998 lasciano Nicola Ventola, Luigi Sala e Klas Ingesson, mentre arrivano Yksel Osmanovski, Daniel Andersson e Gionatha Spinesi. poi nel 1999 partono Diego De Ascentis e Gianluca Zambrotta e debutta Simone Perrotta. Questa volta il Bari rimase in A per quattro anni sotto la guida di Eugenio Fascetti. Il periodo è però segnato da una profonda crisi, durante la quale il Bari vende i suoi giocatori migliori senza acquistare adeguati sostituti: vanno, così, via Francesco Mancini, Yksel Osmanovski, Daniel Andersson, Antonio Cassano e Simone Perrotta. L'unico acquisto è Antonio Bellavista. Nel 2001, chiudendo all'ultimo posto in A, i biancorossi ritornano in cadetteria. Retrocessione e ripescaggio (2001-2004) [modifica] In ogni stagione successiva, lo stadio vede sempre meno pubblico, con conseguenti incassi scarsissimi e con risultati altalenanti (dal 6° al 21° posto in due stagioni) che non consentono programmazioni a lungo termine. Tra i calciatori, da segnalare l'arrivo di Vincenzo Santoruvo e la partenza di Gionatha Spinesi. Il culmine viene raggiunto il 19 giugno 2004 quando il Bari perde il play-out contro il Venezia e finisce in Serie C1 ma per il fallimento del Napoli venne ripescato in Serie B. In quella stagione, insieme al Bari, venne ripescato anche il Pescara in sostituzione dell' Ancona, fallito anch'esso. Tempi recenti (2004-2010) [modifica] Questa volta il Bari si stabilizza nella zona di metà classifica (10° posto nel 2005, 13° posto nel 2006 e 11° posto nel 2007). Nella stagione 2007-2008 arriva un nuovo direttore sportivo, Giorgio Perinetti, proveniente dal Siena. La stagione inizia con un forte entusiasmo per aver superato i primi due turni di Coppa Italia, anche se nel terzo turno la squadra viene sconfitta per 3-0 dall'Udinese. In campionato il club alterna sconfitte a risultati positivi stabilendosi dopo 10 giornate nella zona di metà classifica. Il 28 dicembre Giuseppe Materazzi rassegna le dimissioni da allenatore, dopo la sconfitta interna per 4-0 nel derby contro il Lecce. Al suo posto è chiamato Antonio Conte, ex calciatore di Lecce e Juventus, precedentemente sulla panchina dell'Arezzo. Sotto la guida tecnica di Conte il rendimento della squadra migliora notevolmente, e l'allenatore ottiene un prolungamento di contratto per il 2009. In una stagione che vede la squadra ormai estranea sia alla lotta per i play-off promozione che per la salvezza, Conte si prefissa l'obiettivo del settimo posto: sebbene il Bari alla fine giunga undicesimo, la stagione viene considerata abbastanza positiva e inizio per un rilancio della squadra. Il 15 gennaio 2008 la società compie 100 anni di storia, festeggiando con ultras e vecchie glorie al Teatro Team di Bari. Nell'ambito dei festeggiamenti il 27 luglio dello stesso anno viene disputata un'amichevole contro l'Inter, persa per 2-0. Per la stagione 2008-2009 la società punta a diventare l'outsider del campionato, rispondendo con colpi di mercato come Barreto, in prestito dall'Udinese, e Daniele De Vezze, a titolo definitivo dal Livorno. Il 17 agosto vi è la prima uscita stagionale, una vittoria per 2-0 sul Bassano Virtus nel secondo turno di Coppa Italia; solo sette giorni dopo arriva la sconfitta con l'Ascoli per 1-0 e la conseguente eliminazione dal torneo. Nel mercato invernale arrivano acquista Stefano Guberti dall'Ascoli, Davide Lanzafame dal Palermo e Vitali Kutuzov dal Parma. I risultati con questo organico non si fanno attendere: a poche giornate dal termine della stagione il Bari è al primo posto in classifica con ben 11 punti di vantaggio sulla terza classificata, con all'attivo il maggior numero di vittorie e la miglior difesa del campionato. L'8 maggio 2009 (in coincidenza con la festa di San Nicola, patrono di Bari) la squadra conquista la matematica promozione in Serie A con quattro giornate di anticipo grazie alla vittoria della Triestina sul campo del Livorno (1-0). Il 30 maggio 2009, dopo la partita Bari-Treviso conclusa con il risultato di 4-1, il Bari vince il torneo di Serie B e si aggiudica la Coppa Ali della Vittoria, consegnata nelle mani del capitano Jean François Gillet. Il 2 giugno 2009, dopo parecchie indecisioni, Antonio Conte accetta di rimanere al Bari, nonostante le voci che lo volevano sulla panchina della Juventus, prolungando il contratto fino al 30 giugno 2010. Inaspettatamente, però, il 23 giugno società e allenatore rescindono consensualmente il contratto in seguito a divergenze sulla strategia di mercato.[5] Il 27 giugno la squadra è affidata a Giampiero Ventura. Poche settimane dopo, il 6 agosto, con una conferenza stampa congiunta i Matarrese annunciano di aver trovato l'accordo con una holding texana, a cui a capo c'è Timothy L. Barton, per la cessione completa del pacchetto azionario che il gruppo di famiglia deteneva da più di trent'anni. La trattativa sfumerò comunque a causa del mancato rispetto degli accordi contrattuali,[6] nonostante fosse stato formalizzato, per 25 milioni di euro, l'accordo preliminare per il passaggio del 100% delle azioni societarie.[7] Il 23 agosto il Bari festeggia il ritorno in Serie A con un pareggio in casa dei Campioni d'Italia in carica dell'Inter (1-1); concluderà il girone d'andata in piena corsa per un posto in UEFA Europa League, obiettivo al di sopra delle aspettative di inizio campionato, dopo aver ottenuto anche vittorie contro Lazio, Juventus e Udinese. Dopo un girone di ritorno cominciato in maniera lenta, con soli quattro punti raccolti in sette turni, la squadra pugliese ottiene cinque risultati utili consecutivi (tre vittorie e due pareggi); dopo questa serie positiva però arrivano quattro sconfitte consecutive. La trentacinqueesima giornata è quella dell'aritmetica salvezza, in virtù della sconfitta dell'Atalanta contro l'Inter. L'8 maggio 2010 il direttore sportivo Giorgio Perinetti annuncia l'addio alla società per ritornare al Siena; il Bari chiude al decimo posto, con 50 punti, fissando lo storico record di punti nella massima divisione e lanciando nel panorama calcistico nazionale giovani campioni come Andrea Ranocchia e Leonardo Bonucci, convocato in Nazionale per i mondiali di Sudafrica 2010. Cronistoria [modifica] Cronistoria dell'Associazione Sportiva Bari * 1908: Nasce il Foot Ball Club Bari. * 1915: Nasce il Foot Ball Club Liberty. * 1926: Il Liberty Bari e l'Ideale Bari sono ammesse nella Prima Divisione Cadetta. * 1926-27: Liberty 2° e Ideale 6° nel girone Sud della Prima Divisione Cadetta. * 1927-28: Liberty 1° e promosso in Divisione Nazionale; Ideale 6° classificato nel girone Sud della Prima Divisione Cadetta. * 1928: L'Ideale si fonde con il Liberty il 27 febbraio: nasce l'Unione Sportiva Bari. * 1928-29: 13° nel girone A di Divisione Nazionale. Retrocesso in Serie B. * 1929-30: 9° in Serie B. * 1930-31: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. * 1931-32: 16° in Serie A. * 1932-33: 17° in Serie A. Retrocesso in Serie B. * 1933-34: 2° nel girone finale di Serie B dopo la sconfitta nello spareggio contro la Samp a Bologna. * 1934-35: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. * 1935-36: 14° in Serie A. Eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa Italia. * 1936-37: 11° in Serie A. Eliminato ai quarti di finale in Coppa Italia. * 1937-38: 13° in Serie A. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1938-39: 11° in Serie A. Eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa Italia. * 1939-40: 11° in Serie A. Semifinalista in Coppa Italia. * 1940-41: 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa Italia. * 1941-42: 1° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa Italia. * 1942-43: 15° in Serie A. Ripescato. Eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa Italia. * 1943-1945: Attività sospesa per cause belliche. * 1945-46: 1° nel Campionato Misto Bassa Italia. 8° nel girone finale di Divisione Nazionale. * 1946-47: 7° in Serie A. * 1947-48: 11° in Serie A. * 1948-49: 18° in Serie A. * 1949-50: 19° in Serie A. Retrocesso in Serie B. * 1950-51: 18° in Serie B. Retrocesso in Serie C. * 1951-52: 6° nel girone D di Serie C. Retrocesso in IV Serie. * 1952-53: 6° nel girone G di IV Serie. * 1953-54: 1° assoluto in IV Serie. Promosso in Serie C. * 1954-55: 1° in Serie C. Promosso in Serie B. * 1955-56: 10° in Serie B. * 1956-57: 11° in Serie B. * 1957-58: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. * 1958-59: 13° in Serie A. Eliminato al quarto turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1959-60: 13° in Serie A. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1960-61: 16° in Serie A dopo le sconfitte negli spareggi contro Lecco e Udinese a Bologna. Retrocesso in Serie B. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1961-62: 12° in Serie B. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1962-63: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. Semifinalista in Coppa Italia. * 1963-64: 18° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato al primo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1964-65: 18° in Serie B. Retrocesso in Serie C. Eliminato al primo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1965-66: 7° nel girone C di Serie C. * 1966-67: 1° nel girone C di Serie C. Promosso in Serie B. * 1967-68: 4° in Serie B. Eliminato ai quarti di finale in Coppa Italia. * 1968-69: 3° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1969-70: 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1970-71: 4° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1971-72: 11° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1972-73: 12° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1973-74: 19° in Serie B. Retrocesso in Serie C. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1974-75: 2° nel girone C di Serie C. * 1975-76: 3° nel girone C di Serie C. * 1976-77: 1° nel girone C di Serie C. Promosso in Serie B. * 1977-78: 13° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1978-79: 16° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1979-80: 12° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1980-81: 8° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1981-82: 5° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1982-83: 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C1. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1983-84: 1° nel girone B di Serie C1. Promosso in Serie B. Semifinalista in Coppa Italia. * 1984-85: 3° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1985-86: 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1986-87: 9° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1987-88: 7° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1988-89: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 1989-90: 10° in Serie A. Vince la Coppa Mitropa. Eliminato nel secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1990-91: 13° in Serie A. Eliminato ai quarti di finale in Coppa Italia. * 1991-92: 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1992-93: 10° in Serie B. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1993-94: 2° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato al primo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1994-95: 12° in Serie A. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1995-96: 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1996-97: 4° in Serie B. Promosso in Serie A. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 1997-98: 11° in Serie A. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1998-99: 10° in Serie A. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 1999-00: 14° in Serie A. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 2000-01: 18° in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato al secondo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 2001-02: 7° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 2002-03: 11° in Serie B. Eliminato ai quarti di finale in Coppa Italia. * 2003-04: 21° in Serie B. Perde il play-out con il Venezia ma viene ripescato per il fallimento del Napoli. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 2004-05: 11° in Serie B. Eliminato nella fase a gironi in Coppa Italia. * 2005-06: 13° in Serie B. Eliminato agli ottavi di finale in Coppa Italia. * 2006-07: 14° in Serie B. Eliminato al primo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 2007-08: 11° in Serie B. Eliminato al terzo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 2008-09: 1° in Serie B. Promosso in Serie A. Vince la Coppa Ali della Vittoria. Eliminato al terzo turno eliminatorio in Coppa Italia. * 2009-10: 10° in Serie A. Eliminato al terzo turno eliminatorio in Coppa Italia. Tifoseria [modifica] Il tifo più caldo è possibile trovarlo in Curva Nord, casa degli U.C.N. (che significa, per l'appunto, "Ultras Curva Nord"), nati nel 1976 e gemellati con i tifosi di: * 600px Granata3.png Salernitana * 600px Amaranto con R bianca.png Reggina * 600px Blu Bianco Rosso e Nero (Strisce Orizzontali) con croce di San Giorgio Bianca e Rossa.png Sampdoria Le rivalità tra gli Ultras del Bari e le altre tifoserie sono soprattutto quelle con[8]: * 600px Giallo e Rosso (Strisce) con Bordo Blu Scuro.png Lecce * 600px Nero e Rosso (Strisce).png Foggia * 600px Blu e Rosso (Strisce).png Taranto * 600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli * 600px Blu e Celeste con delfino Bianco.svg Pescara * 600px Rosa e Nero in diagonale con aquila.png Palermo * 600px Giallo e Blu (Strisce).png Verona * 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter * 600px Verde e Bianco con lupo.png Avellino Rosa [modifica] N. Ruolo Giocatore 1 Bandiera del Belgio P Jean François Gillet (capitano) 4 Bandiera dell'Argentina C Sergio Bernardo Almirón 5 Bandiera dell'Italia D Andrea Masiello 6 Bandiera dell'Italia D Michele Rinaldi 7 Bandiera dell'Argentina C Emanuel Benito Rivas 8 Bandiera dell'Italia C Massimo Donati 9 Bandiera dell'Argentina A José Ignacio Castillo 10 Bandiera del Brasile A Paulo Vitor Barreto 11 Bandiera dell'Algeria A Abdel Kader Ghezzal 13 Bandiera dell'Italia C Nico Pulzetti 14 Bandiera dell'Italia C Alessandro Gazzi 15 Bandiera dell'Italia D Nicola Belmonte 17 Bandiera dell'Italia D Salvatore Masiello 18 Bandiera dell'Italia A Francesco Caputo N. Ruolo Giocatore 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png 19 Bandiera dell'Italia C Marco Crimi 20 Bandiera della Bielorussia A Vitali Kutuzov 21 Bandiera dell'Italia D Alessandro Parisi 23 Bandiera dell'Italia A Antonio Langella 25 Bandiera dell'Italia P Daniele Padelli 28 Bandiera dell'Italia C Gianluca Galasso 30 Bandiera dell'Italia A Luigi Rana 32 Bandiera della Spagna C Jaime Romero Gómez 33 Bandiera dell'Italia D Marco Rossi 78 Bandiera dell'Italia P Mauro Boerchio 84 Bandiera dell'Italia D Andrea Raggi 90 Bandiera dell'Honduras C Edgar Álvarez 91 Bandiera dell'Italia C Marco D'Alessandro Staff tecnico [modifica] Allenatore: Bandiera dell'Italia Giampiero Ventura Allenatore in seconda: Bandiera dell'Italia Salvatore Sullo Preparatore atletico: Bandiera dell'Italia Alessandro Innocenti Allenatore dei portieri: Bandiera dell'Italia Giuseppe Zinetti Responsabile sanitario: Bandiera dell'Italia Michele Pizzolorusso Medico: Bandiera dell'Italia Sebastiano Lopiano Fisioterapista: Bandiera dell'Italia Marco Vespasiani Rose degli anni precedenti [modifica] [espandi] v · d · m A.S. Bari – Archivio delle stagioni 1927-28 · 1928-29 · 1929-30 · 1930-31 · 1931-32 · 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 · 1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1943-44 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-00 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 2010-11 Organigramma societario [modifica] Dal sito ufficiale della società:[9] Asbaristemma.png Organigramma societario Organigramma societario * Presidente: Vincenzo Matarrese; * Amministratore Delegato: Salvatore Matarrese; * Vice Presidente Vicario: Antonio Matarrese; * Direttore Generale: Claudio Garzelli; * Segretario Generale: Pietro Doronzo; * Direttore Sportivo: Guido Angelozzi; * Team Manager : Luciano Tarantino; * Consigliere: Salvatore Matarrese - Domenico De Bartolomeo; * Relatore Osservatori: Vincenzo Tavarilli; * Capo Ufficio Stampa : Saverio De Bellis; * Ufficio Stampa: Fabio Foglianese. [[|Leggi...]] Giocatori celebri [modifica] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Categoria:Calciatori dell'A.S. Bari. Allenatori [modifica] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Categoria:Allenatori dell'A.S. Bari. Nome Nazionalità Anni Egri Erbstein Bandiera dell'Ungheria 1928-1929 Josef Uridil Bandiera dell'Austria 1929-1930 Hajdu Bandiera dell'Ungheria 1930-1931 Árpád Weisz Bandiera dell'Ungheria 1931-1932 Egri Erbstein Lászlo Barr Bandiera dell'Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1932-1933 Tony Cargnelli Bandiera dell'Austria 1933-1934 Engelbert Koenig Bandiera dell'Austria 1934-1935 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1935-1936 Tony Cargnelli Bandiera dell'Austria 1936-1938 Jozsef Ging Bandiera dell'Ungheria 1938-1939 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1939 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1939-1940 Luigi Ferrero Bandiera dell'Italia 1940-1941 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1941 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1941 Stanislao Klein Bandiera dell'Ungheria 1941-1942 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1942-1943 Giovanni Vanicsek Bandiera dell'Ungheria 1943 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1944-1945 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1946 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1946-1947 János Nehadoma Bandiera della Cecoslovacchia 1947 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1947-1948 Ferenc Plemich Bandiera dell'Ungheria 1948 András Kuttik Bandiera dell'Ungheria 1948 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1948-1949 Ferenc Plemich Bandiera dell'Ungheria 1949 György Sárosi Francesco Capocasale Bandiera dell'Ungheria Bandiera dell'Italia 1949-1950 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1950 Francesco Capocasale Bandiera dell'Italia 1950 Federico Allasio Bandiera dell'Italia 1950 Ambrogio Alfonso Bandiera dell'Italia 1950-1951 Mario Sandron Bandiera dell'Italia 1951 Paolo Giammarco Bandiera dell'Italia 1951 Pietro Piselli Bandiera dell'Italia 1951 Raffaele Costantino Bandiera dell'Italia 1951-52 Vincenzo Marsico Bandiera dell'Italia 1952 Raffaele Sansone Bandiera dell'Italia 1952-1953 Francesco Capocasale Bandiera dell'Italia 1953-1956 Federico Allasio Bandiera dell'Italia 1956-1958 Paolo Tabanelli Bandiera dell'Italia 1958-1959 Nome Nazionalità Anni Francesco Capocasale Bandiera dell'Italia 1959-1961 Onofrio Fusco Bandiera dell'Italia 1961 Luis Carniglia Bandiera dell'Argentina 1961 Federico Allasio Bandiera dell'Italia 1961-1962 Onofrio Fusco Bandiera dell'Italia 1962 Pietro Magni Bandiera dell'Italia 1962-1963 Tommaso Maestrelli Bandiera dell'Italia 1963-1964 Paolo Tabanelli Bandiera dell'Italia 1964 Francesco Capocasale Bandiera dell'Italia 1964-1965 Onofrio Fusco Bandiera dell'Italia 1965 Ugo Lamanna Bandiera dell'Argentina 1965-1966 Filippo Calabrese Bandiera dell'Italia 1966 Lauro Toneatto Bandiera dell'Italia 1966-1969 Oronzo Pugliese Bandiera dell'Italia 1969-1970 Carlo Matteucci Bandiera dell'Italia 1970 Lauro Toneatto Bandiera dell'Italia 1970-1972 Carlo Regalia Bandiera dell'Italia 1972-1974 Luciano Pirazzini Bandiera dell'Italia 1974-1975 Gianni Seghedoni Bandiera dell'Italia 1975-1976 Giuseppe Pozzo Bandiera dell'Italia 1976 Giacomo Losi Bandiera dell'Italia 1976-1978 Mario Santececca Bandiera dell'Italia 1978-1979 Giulio Corsini Bandiera dell'Italia 1979 Enrico Catuzzi Bandiera dell'Italia 1979 Antonio Renna Bandiera dell'Italia 1979-1981 Enrico Catuzzi Bandiera dell'Italia 1981-1983 Luigi Radice Bandiera dell'Italia 1983 Bruno Bolchi Bandiera dell'Italia 1983-1986 Enrico Catuzzi Bandiera dell'Italia 1986-1988 Gaetano Salvemini Bandiera dell'Italia 1988-1992 Zbigniew Boniek Bandiera della Polonia 1992 Sebastião Lazaroni Bandiera del Brasile 1992-1993 Giuseppe Materazzi Bandiera dell'Italia 1993-1995 Eugenio Fascetti Bandiera dell'Italia 1995-2001 Arcangelo Sciannimanico Bandiera dell'Italia 2001 Attilio Perotti Bandiera dell'Italia 2001-2002 Marco Tardelli Bandiera dell'Italia 2003-2004 Giuseppe Pillon Bandiera dell'Italia 2004 Guido Carboni Bandiera dell'Italia 2004-2006 Rolando Maran Bandiera dell'Italia 2006-2007 Giuseppe Materazzi Bandiera dell'Italia 2006-2007 Antonio Conte Bandiera dell'Italia 2007-2009 Giampiero Ventura Bandiera dell'Italia 2009- Palmarès [modifica] Trofei nazionali [modifica] * Campionato di Serie B: 2 1941-42, 2008-09 * Campionato di Serie C e C1: 4 1954-55, 1966-67, 1976-77, 1983-84 * Campionato di Serie D: 1 1953-54 Trofei internazionali [modifica] * Coppaeuropa.jpg Coppa Mitropa: 1 1990 Trofei giovanili [modifica] * Campionato Primavera: 1 1999-00 * Coppa Italia Primavera: 2 1980-81, 1997-98 * Campionato Allievi Nazionali: 2 1993-94, 1999-00 * Torneo di Viareggio: 1 1997 Altri piazzamenti [modifica] * Miglior piazzamento in Serie A: 7° posto nel 1946-47 * Campionato di Seconda Divisione e Serie B: secondo posto: 1930-31, 1934-35, 1957-58, 1962-63, 1988-89, 1993-94 terzo posto: 1927-28, 1968-69, 1984-85 altre promozioni in Serie A: 1996-97 * Torneo Estivo del 1986: finalista Campionati nazionali [modifica] Categoria↓ Partecipazioni↓ Debutto↓ Ultima stagione↓ A 32 1928-1929 2010-2011 B 41 1926-1927 2008-2009 C 8 1951-1952 1983-1984 D 2 1952-1953 1953-1954 In 83 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nel Direttorio Divisioni Superiori il 3 ottobre 1926 come Liberty Bari, compresi 2 tornei di Divisione Nazionale (A) e 2 tornei cadetti (B) antecedenti il girone unico. Record e curiosità [modifica] * Vittorie consecutive in Serie B: 6 (2008-09) * Risultati utili consecutivi in Serie B: 16 (2008-09) * Eugenio Fascetti (1996-2000) e Gaetano Salvemini (1988-1992) sono stati gli unici allenatori nella storia del A.S. Bari ad essere rimasti sulla panchina biancorossa per 4 anni, il precedente record era quello di Lauro Toneatto (1966-1969) che rimase sulla panchina biancorossa per 3 anni. * Vittoria Più Larga: Genzano-Bari 0-9 (1974-75) Record di giocatori [modifica] In grassetto i giocatori in attività e nella rosa del Bari. Sfondo bagliore.png Presenze in campionato Presenze in campionato 1. Bandiera del Belgio Jean François Gillet 319 2. Bandiera dell'Italia Giovanni Loseto 318 3. Bandiera dell'Italia Mario Mazzoni 313 4. Bandiera dell'Italia Giorgio De Trizio 273 5. Bandiera dell'Italia Bruno Cicogna 262 6. Bandiera dell'Italia Antonio Bellavista 251 7. Bandiera dell'Italia Vittorio Spimi 251 8. Bandiera dell'Italia Alessandro Carlini 236 9. Bandiera dell'Italia Aurelio Galli 235 10. Bandiera dell'Italia Angelo Terracenere 230 [[|Leggi...]] Sfondo bagliore.png Goleador in campionato Goleador in campionato 1. Bandiera dell'Italia Luigi Bretti 69 2. Bandiera dell'Ungheria Mihaly Voros 54 3. Bandiera dell'Italia Gionatha Spinesi 52 4. Bandiera dell'Italia Biagio Catalano 50 5. Bandiera dell'Italia Raffaele Costantino 47 6. Bandiera dell'Italia Igor Protti 46 7. Bandiera dell'Italia Giuseppe Scategni 44 8. Bandiera dell'Italia Lucio Mujesan 41 9. Bandiera dell'Italia Sandro Tovalieri 40 10. Bandiera del Brasile Barreto 40 11. Bandiera dell'Italia Vincenzo Santoruvo 39 [[|Leggi...]] Gli sponsor [modifica] Sponsor ufficiali [modifica] * 1983-1984: Man Trasporti * 1984-1987: Cassa di Risparmio di Puglia * 1987-1990: Sud Leasing * 1990-1992: Sud Factoring * 1992-1995: Wuber * 1995-1997: CEPU * 1997-1998: Gio.Bi Trasporti * 1998-2003: Tele+ * 2003-2006: Pasta Ambra * 2006-2009: Gaudianello * 2009-: Radionorba * Dicembre 2009-: Banca Popolare di Bari Sponsor tecnici [modifica] * 1980-1981: Girone di andata Puma - Girone di ritorno Admiral * 1983-1997: Adidas * 1997-2005: Lotto * 2005-: Erreà Note [modifica] 1. ^ Piccola storia sull'A.S. Bari dalle origini ad oggi. Amobari.altervista.org. URL consultato il 16-01-2010. 2. ^ Repubblica.it 3. ^ Forza Azzurri - Bari 4. ^ labari.blogfree.net 5. ^ Conte-Bari: rottura! 6. ^ Il Bari resta ai Matarrese - Sfuma la trattativa con Barton. gazzetta.it, 01/10/2009 7. ^ Firmato l'accordo preliminare tra Matarrese e Barton. asbari.it 8. ^ Stefano Pozzoni, Dove sono gli ultrà? Squadre, stadi, curve e cori, Zelig Editore, Milano 2005, ISBN 88-6018-083-X p.145. 9. ^ Organigramma. asbari.it Bibliografia [modifica] * Gianni Antonucci, Bari si, Bari no: settanta anni di storia biancorossa, Roma, Vivere in, 1977. * Gianni Antonucci, Il Bari dei Matarrese, Bari, Laterza, 1984. Altri progetti [modifica] * Collabora a Commons Wikimedia Commons contiene file multimediali su Associazione Sportiva Bari Collegamenti esterni [modifica] * A.S. Bari su Open Directory Project (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "A.S. Bari") * Sito ufficiale [espandi] v · d · m Serie A 2010-2011 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari · 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna · 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia · 600px Rosso Blu coi 4 mori.png Cagliari · 600px Azzurro e Rosso (Strisce).png Catania · 600px Bianco e Nero.svg Cesena · 600px Giallo e Blu (Bordato).png Chievo · 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina · 600px Rosso e Blu con striscia Bianco e croce Rossa su sfondo Bianco.png Genoa · 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter · 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus · 600px Bianco e Celeste con aquila.svg Lazio · 600px Giallo e Rosso (Strisce) con Bordo Blu Scuro.png Lecce · 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan · 600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli · 600px Rosa e Nero in diagonale con aquila.png Palermo · 600px Bianco e Nero (Croce) e Blu e Giallo (Strisce).png Parma · 600px Giallo e Rosso2.png Roma · 600px Blu Bianco Rosso e Nero (Strisce Orizzontali) con croce di San Giorgio Bianca e Rossa.png Sampdoria · 600px Colori di Udine.png Udinese * calcio Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_Sportiva_Bari" Categoria: A.S. Bari | [altre] Categorie nascoste: Voci mancanti di fonti - calcio | Voci mancanti di fonti - luglio 2010 | Segnalazioni NPOV - luglio 2010 | Segnalazioni NPOV calcio | Controllare - società di calcio | Controllare - maggio 2009 Strumenti personali * nuove funzionalità * Entra / Registrati Namespace * Voce * Discussione Varianti Visite * Leggi * Modifica * Visualizza cronologia Azioni Ricerca Ricerca Navigazione * Pagina principale * Ultime modifiche * Una voce a caso * Vetrina * Aiuto Comunità * Portale Comunità * Bar * Il Wikipediano * Fai una donazione * Contatti Stampa/esporta * Crea un libro * Scarica come PDF * Versione stampabile Strumenti * Puntano qui * Modifiche correlate * Pagine speciali * Link permanente * Cita questa voce Altri progetti * Commons Altre lingue * العربية * Български * Català * Dansk * Deutsch * English * Español * Suomi * Français * עברית * Magyar * Bahasa Indonesia * 日本語 * ქართული * 한 국어 * Lietuvių * Nederlands * ‪Norsk (bokmål)‬ * Polski * Português * Română * Русский * Simple English * Српски / Srpski * Svenska * Türkçe * 中文 * Ultima modifica per la pagina: 12:59, 8 set 2010. * Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc. L'Associazione Sportiva Bari, nota come A.S. Bari o Bari, è la principale società calcistica di Bari, militante nel campionato di Serie A. Ha militato per 29 stagioni in Serie A e si appresta a disputare la trentesima, risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale, dopo il Napoli ed il Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Condivide peraltro con la Pro Patria il non invidiabile primato di 4 campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (1940-41, 1963-64, 1969-70 e 2000-01). Ha il record di promozioni in Serie A, dodici, a pari merito con l'Atalanta: 1927-28, 1930-31, 1934-35, 1941-42, 1957-58, 1962-63, 1968-69, 1984-85, 1988-89, 1993-94, 1996-97, 2008-09, di cui due terminati al primo posto (1941-42 e 2008-09). Indice: 1. Storia 2. Cronistoria 3. Tifoseria 4. Rosa 5. Rose degli anni precedenti 6. Organigramma societario 7. Giocatori celebri 8. Allenatori 9. Palmarès 10. Campionati nazionali 11. Record e curiosità 12. Gli sponsor 13. Note 14. Bibliografia 15. Altri progetti 16. Collegamenti esterni Associazione Sportiva Bari Calcio Football pictogram.svg Attuale campione del mondo Campione del mondo in carica Campione d'Europa in carica Detentore dell'Europa League Detentore dell'Europa League Detentore della Supercoppa UEFA Attuale campione d'Africa Campione d'Africa in carica Attuale campione del Nordamerica Campione del Nord America in carica Campione d'Asia in carica Campione d'Oceania in carica Attuale campione del Sudamerica Campione del Sud America in carica Detentore della Copa Sudamericana Detentore della Copa Sudamericana Detentore della Recopa Sudamericana Detentore della Recopa Sudamericana Badge of Honour UEFA Attuale campione d'Italia Campione d'Italia in carica Detentore della Coppa Italia Detentore della Coppa Italia Detentore della Coppa Italia di C Detentore della Coppa Italia di D Detentore della Coppa Italia di D Detentore della Supercoppa italiana Detentore della Supercoppa italiana Detentore della Coppa Ali della Vittoria Campione d'Inghilterra in carica FA Cup Detentore della FA Cup Detentore della Football League Cup Detentore della Football League Cup Detentore del Community Shield Detentore del Community Shield Campione in carica MLS Campione in carica Major League Soccer Detentore della U.S. Open Cup Campione di Germania Campione di Germania in carica Detentore della Coppa di Germania Detentore della Coppa di Germania Campione di Spagna Campione di Spagna in carica Detentore della Coppa del Re Detentore della Coppa del Re Detentore della Supercoppa di Spagna Detentore della Supercoppa di Spagna Campione di Portogallo in carica Campione d'Olanda in carica Campione di Grecia in carica Campione di Grecia in carica Campione d'Uruguay in carica Campione di Serbia in carica Campione di Francia in carica Campione di Francia in carica Campione di Turchia in carica Campione di Russia in carica Campione di Scozia in carica Campione di Scozia in carica Campione d'Irlanda in carica Campione d'Israele in carica Campione della Coppa delle Fiere Campione della Coppa delle Fiere Asbaristemma.png Galletti, Biancorossi Segni distintivi Uniformi di gara Manica sinistra Maglietta Manica destra Pantaloncini Calzettoni Casa Manica sinistra Maglietta Manica destra Pantaloncini Calzettoni Trasferta Manica sinistra Maglietta Manica destra Pantaloncini Calzettoni Terza divisa Colori sociali: 600px Bianco e Rosso (Bordato).png Bianco e rosso Simboli: Gallo Inno: Bari Grande Amore Sabino Bartoli - Vincenzo Strippoli - Luigi Rana Dati societari Città: CoA Città di Bari.svg Bari Paese: bandiera Italia Confederazione: UEFA Federazione: Flag of Italy.svg FIGC Campionato: Serie A Fondazione: 1908 Rifondazione: 1928 Presidente: Bandiera dell'Italia Vincenzo Matarrese Allenatore: Bandiera dell'Italia Giampiero Ventura Stadio: San Nicola (58.270 posti) Sito web: www.asbari.it Palmarès Titoli nazionali: 2 campionato di Serie B 4 campionato di Serie C 1 campionato di Serie D Trofei nazionali: 1 Coppa Ali della Vittoria Trofei internazionali: 1 Mitropa Cup Soccerball current event.svg Stagione in corso Si invita a seguire lo schema del Progetto Calcio 1. Storia 1. 1. Le origini (1908-1925) La prima formazione del Bari del 1908 La prima squadra di calcio di Bari fu fondata il 15 gennaio 1908[1] come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse il marchese italiano Eusebio Giovanni Voy da Bergamo. Nella prima formazione (nella foto a lato) si riconosce lo stesso Ludwig, il primo in piedi da sinistra, insieme ad altri stranieri, a Bari per lavoro, e baresi: a fianco di Ludwig in piedi da sinistra Barther, inglese e Bach, svizzero, al centro Attoma, Roth, svizzero, e Labourdette, spagnolo, in basso Jovinet, francese, Giordano, Gazagne, francese, Randi e Ziegler. Originalmente i calciatori indossavano maglia rossa e pantaloncini bianchi e giocavano principalmente contro marinai inglesi al San Lorenzo nel quartiere di San Pasquale. Sebbene il club fu fondato in tempi molto antichi, le squadre del Mezzogiorno non erano ben rappresentate nei campionati del calcio italiano e così il Bari non prese parte alle prime stagioni. Di fatto solo la Campania aveva un campionato regionale prima della Prima guerra mondiale. Il F.B.C. Bari venne sciolto nel 1915, in periodo di guerra, per poi essere riorganizzato sotto lo stesso nome. A quel tempo erano in attività accanto al F.B.C. Bari altre due società: la Foot-Ball Club Liberty (colori rosso-blu a strisce orizzontali, poi variato nel 1915 in bianco-blu verticali), fondata da dissidenti del Bari originale nel 1909[2] e i rivali dell' Unione Sportiva Ideale (colori nero-verde adottato nel 1915). Fu il FBC Liberty la prima squadra della Provincia di Bari a prendere parte al Campionato di calcio italiano durante il campionato di Prima Divisione 1921-1922 organizzato dalla CCI quando molti dei club principali del paese entrarono in contrasto con la FIGC. La stagione successiva l'Ideale divenne la prima squadra di Bari a raggiungere le semifinali Lega Sud, ma fu la Lazio a passare in finale. Tutti e tre i club baresi parteciparono per la prima volta insieme al campionato nella stagione 1924-25 dove da una parte il FBC Bari retrocesse e dall'altra il Liberty raggiunse le semifinali di Lega dove fu sconfitto pesantemente dall'Alba Roma per 6-0 all'andata e 3-0 al ritorno. 1. 2. Unione Sportiva Bari (1926-1928) Una serie di fusioni fra squadre nel giro di due anni diedero alla luce un solo club per rappresentare il Bari. La prima fusione avvenne fra il FBC Bari e il FBC Liberty nel torneo 1926-27, conservando la denominazione "Bari" usato per la prima volta il 6 febbraio 1927 nella partita contro l'Audace F.B.C. Taranto. Nel 1927 debutta Raffaele Costantino. La U.S. Bari del 1928, dopo la "fusione". L'intero sistema calcistico italiano stava subendo numerose trasformazioni in questo periodo e cominciò ad essere meglio organizzato, con fusioni simili a quella del Bari che accadevano un po' ovunque, come a Salerno, Napoli, Firenze e Roma. La neonata F.C. Bari si fuse con l'Ideale il 27 febbraio 1928 creando l'Unione Sportiva Bari. Le maglie dell'US Bari presero i colori biancorossi dal FBC Bari e le strisce dell'Ideale. Nell'anno della fusione e della nascita della U.S. Bari (1928) la squadra raggiunge per la prima volta la "divisione nazionale", l'attuale Serie A: decisiva la vittoria per 5-3 sulla Fiorentina il 15 gennaio 1928. Protagonista anche il giovane barese Raffaele Costantino, poi incoronato "reuccio" dalla tifoseria. Dopo la stagione 1928-29 il sistema della lega fu riorganizzato e il Bari fu piazzato in Serie B. Costantino fu convocato per la prima volta nella Nazionale italiana, rendendo il Bari la prima squadra di Serie B a vedere un proprio giocatore convocato in Nazionale.[3] 1. 3. La storia del galletto In seguito alla fusione delle due squadre locali e alla nascita dell'Unione Sportiva Bari nacque, anche per il Bari, la necessità di scegliere un simbolo, un problema di grande attualità all'epoca. Per la scelta della mascotte ci fu una polemica giornalistica tra i due colleghi Paolo Magrone e Alfredo Bogardo, entrambi giornalisti sportivi locali e appassionati di calcio, tra gli iniziatori del giornalismo sportivo in Puglia. Per la scelta definitiva fu lanciato un referendum. Paolo Magrone propose il "Pettirosso", Alfredo Bogardo invece il "Galletto". L'idea del galletto, aggressivo, pronto alla zuffa e a lanciare il suo saluto ad ogni giorno nuovo, finì col prevalere anche perché riconosciuto come un animale vivace e intraprendente, così come il carattere dei baresi. Da allora in poi, i giocatori del bari furono detti "i galletti".[4] 1. 4. Le prime stagioni in A (1929-1945) Nel 1929 debutta Pippo Scategni; ma, subito dopo la prima promozione, per la 'Bari la prima retrocessione: classificatosi al 13° posto il Bari viene assorbito nella neo istituita Serie B. Protagonisti di quegli anni, oltre al già citato Costantino, titolare in nazionale, pur con una parentesi tra il 1930 ed il 1935 alla Roma, Alferio Cubi (che debutta nel 1932), Piero Bottaro e Dario Gay. Nella stagione 1931-32, la squadra si salvò dalla retrocessione vincendo lo spareggio contro il Brescia, giovandosi dell'esperienza e del talento del tecnico ungherese Árpád Weisz, già campione d'Italia nel 1929-1930 con l'Ambrosiana-Inter e futuro vincitore di due scudetti con il Bologna (prima di essere espulso dall'Italia nel 1938 per le leggi razziali perché ebreo e perire ad Auschwitz nel 1944). Lo "Stadio della Vittoria" in una foto del 1934 - la torre di Maratona sarà in seguito abbattuta. Ma ritorniamo al 1933, quando lascia Pippo Scategni e gioca un campionato a Bari Annibale Frossi (1933-1934); poi nel 1936 debutta Cesarino Grossi, l'indimenticato centravanti tascabile, tragicamente scomparso a soli ventidue anni nel 1939 durante il servizio militare in Albania, e l'altrettanto compianto Totò Lella. Prima della sospensione bellica il Bari disputerà, al vecchio "Campo degli Sport" al rione Carrassi e poi allo Stadio della Vittoria, inaugurato il 16 dicembre 1934, con alterne fortune, nove campionati di Serie A e cinque di Serie B. Nel 1939 lasciano: Raffaele Costantino; Alferio Cubi e Cesarino Grossi; e debuttano: Tommaso Maestrelli e Alessandro Carlini. poi nel 1940 debutta Leonardo Costagliola e nel 1943 Lascia Tommaso Maestrelli. L'ultimo campionato di serie A del 1942-43 si concluse con una beffarda retrocessione in Serie B maturata solo all'ultima giornata. Il campionato 1943-1944 non fu disputato a causa della guerra e nel 1944-1945 il Bari ed il rinato Liberty disputarono solo partite a livello regionale non nello "Stadio della Vittoria", chiuso, ma in un campo di fortuna in via Crispi, ribattezzato "Campo Antonio Lella". 1. 5. Il dopoguerra (1945-1954) Gli alleati concessero nuovamente l'uso dello "Stadio della Vittoria" solo il 4 marzo 1945 con la partita Bari-Lecce. Nel frattempo, il 1º gennaio 1945, la società cambiò denominazione da Unione Sportiva ad Associazione Sportiva Bari. Nel "campionato misto" disputatosi nel 1945-46 il Bari ben figurò terminando al primo posto, a pari merito con il Napoli, girone "Centro-Sud". Nel 1946 lascia Alessandro Carlini. Si confermò l'anno seguente terminando al settimo posto (miglior risultato di tutti i tempi) in un campionato dominato dal Grande Torino. Nel 1947 debutta Mihály Vörös. Nel 1948 va via Leonardo Costagliola. Tuttavia, il Bari non riuscì a ripetersi, e si aprì una grave crisi di risultati prima e di stagioni poi, che fecero precipitare la squadra fino alla IV Serie Meridionale nel giro di pochi anni fatti di sconfitte sonore e di acquisti fumosi. Nel 1951 debutta Nicola Chiricallo, che lascia la squadra dopo due campionati, insieme a Mihály Vörös. Approda quindi sulla panchina della squadra pugliese Francesco Capocasale che riesce inizialmente ad arrivare primo in IV Serie tornando in Serie C; i tifosi del Bari festeggiano questo evento quasi come la vittoria di uno scudetto con 20.000 persone presenti allo spareggio contro il Colleferro disputatasi a Napoli il 27 giugno 1954 terminato 2-1 a favore dei biancorossi con doppietta di Raffaele Gamberini. 1. 6. Spareggio Serie C 1. 7. La ripresa dal baratro (1954-1961) Nella stagione 1954-55 l'impresa si ripete e sempre con Capocasale la Associazione Sportiva Bari ottiene una nuova promozione ed il ritorno in Serie B. Nel 1955 debutta Luciano Gariboldi. Finalmente nella stagione 1958/59 il Bari tornava in Serie A, dopo aver trascorso otto anni tra la Serie C e la IV Serie Meridionale; idoli di quegli anni saranno Mario Mazzoni (313 partite col Bari), Biagio Catalano, il centravanti argentino Raul Conti, che entra in squadra nel 1958, insieme all'ala sinistra Bruno Cicogna; infine arrivano nel 1959 Carlo Tagnin e nel 1960 Giuseppe Virgili, mentre va via Luciano Gariboldi. Dopo quattro anni di permanenza, agli spareggi contro Lecco ed Udinese, il Bari torna però in cadetteria. 1. 8. La presidenza del prof. De Palo (1961-1977) Intanto diventa nuovo presidente della Associazione Sportiva Bari il professor Angelo De Palo. Il Bari rimane in Serie B soltanto per un anno: promosso di nuovo in massima serie con Pietro Magni allenatore, sembra essere tornato la "squadra-ascensore" del passato. L'illusione dura poco: alla B "riconquistata" subito dopo, segue la Serie C. Lasciano la squadra alcuni giocatori celebri, come nel 1961 Carlo Tagnin e nel 1962 Raoul Conti e Giuseppe Virgili. Poi nel 1966 debutta Lucio Mujesan. Nel 1967 i biancorossi tornano in B mentre due anni dopo (1969), guidati soprattutto dal bomber Lucio Mujesan (19 gol in 37 partite), riconquistano la Serie A. In panchina approda Oronzo Pugliese che però non riesce ad agguantare la salvezza e la squadra torna in Serie B, dopo esser arrivata all'ultimo posto con una cifra bassissima di gol segnati (11). Ma in questo periodo la squadra cede Bruno Cicogna e Lucio Mujesan; fa debuttareVittorio Spimi; fa giocare per tre campionati il celebre Cané (dal 1969 al 1972). Il Bari rimase in B per alcuni anni e addirittura nel 1974 i galletti scesero in Serie C, terminando la stagione con solo 12 gol segnati e 26 concessi in 38 partite. La squadra risalì subito in Serie B, ma De Palo non vide mai i biancorossi nella massima divisione: morì infatti nel 1977, dopo 16 anni come presidente. Tra i giocatori ricordiamo Vittorio Spimi, che nel 1976 lascia la squadra, mentre debuttano: Giuseppe Materazzi e Domenico Penzo. 1. 9. L'inizio dell'era Matarrese ed il primo trofeo (1977-1990) Finale Mitropa Cup 1990 Finale Mitropa Cup 1990 21 maggio 1990 - Stadio della Vittoria, Bari 600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari - Genoa 600px Rosso e Blu con striscia Bianco e croce Rossa su sfondo Bianco.png 1 - 0 Bari: Mannini, Caricola, Carbone (88' Amoruso), Terracenere (67' Lupo), Righetti, Brambati, Perrone, Urbano, Joao Paulo, Gerson, Scarafoni (61' Monelli) - Allenatore: Gaetano Salvemini. Genoa: Braglia, Ferroni, Caricola, Ruotolo, Collovati, Signorini, Eranio (87' Covelli), Florin, Fontolan, Urban, Rotella - Allenatore: Franco Scoglio Arbitro: Branko Bujic. Marcatore: 14' Perrone. Spettatori: 3.600 [[|Leggi...]] Il suo successore sarà Antonio Matarrese, iniziatore di una lunga era con la sua famiglia alla guida della Associazione Sportiva Bari; Antonio inizialmente non ha fortuna con la squadra che non riesce a salire in A, pur disputando buoni campionati di B. Tra i giocatori ricordiamo Giuseppe Papadopulo, Stefano Agresti, Giacomo Libera e Vincenzo Chiarenza mentre nel 1980 indossano la maglia biancorossa Aldo Serena e Maurizio Iorio. Nel 1980-1981 la formazione "Primavera" guidata dal tecnico Enrico Catuzzi vince la Coppa Italia Primavera, battendo in finale il Milan. Nel 1981 Antonio Matarrese cede la poltrona di Presidente al fratello Vincenzo. Lo stesso anno lascia Aldo Serena e la squadra viene affidata ad Enrico Catuzzi.