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Misteri Incas - Machu Picchu

Machu Picchu è un sito archeologico situato in una zona montana a circa 2.350 metri di altitudine nella valle dell'Urubamba in Perù.Il termine significa vecchia cima o vecchia montagna.Probabilmente questa città è stata costruita dall'imperatore inca Pachacútec intorno all'anno 1440 ed è rimasta abitata fino alla conquista spagnola del 1532.La posizione della città era un ben custodito segreto militare,perché i profondi dirupi che la circondavano erano la sua migliore difesa naturale.Una volta abbandonata,infatti,la sua ubicazione rimase sconosciuta per ben quattro secoli.Fu soltanto nel 1911,il 24 Luglio,che lo storico Hiram Bingham,capo della spedizione dell'Università di Yale,riscoprì questa città inconsapevolmente mentre esplorava le vecchie strade inca della zona alla ricerca di quella che veniva ritenuta l'ultima capitale Inca,ossia Vilcabamba.La località è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine,sia per l'impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell'Urubamba circa 400 metri più in basso,ed è meta di molti turisti tanto che stanno nascendo delle serie preoccupazioni per i danni ambientali che questi possono arrecare al sito.Le costruzioni megalitiche di Machu Picchu ancora oggi sono avvolte nel mistero per quanto riguarda la loro realizzazione,impossibile con gli scarsi mezzi a disposizione dell'epoca.Basta pensare che sono stati trasportati massi di centinaia di tonnellate su una montagna da un popolo che non conosceva ancora la ruota,che quindi non aveva a disposizione carri,carrucole,o mezzi comunque con le ruote.Inoltre questi massi hanno una sagoma particolare in modo da potersi incastrare perfettamente con forme complementari.Per spiegare come sia stato possibile quindi realizzare tutto questo sono state avanzate diverse teorie,ufologiche,magiche o paranormali.Ma recentemente è stata proposta una nuova teoria da parte di un giornalista storico,che si occupa anche dello studio di antiche civiltà,come quella egizia.Il suo nome è Peter Tompkins,e ha parlato di un probabile tipo di erba di colore rosso che sarebbe in grado di sciogliere la pietra e poi di riaggregarla nella forma desiderata.L’idea è che gli antichi conoscendo tale pianta,costruivano dei cassoni,li riempivano di ciottoli poi ci buttavano un estratto di questa pianta che trasformava le pietre in forma liquida e poi aspettavano che il tutto ritornasse in forma solida.Così facendo,avevano a disposizione blocchi enormi della forma voluta e nel posto voluto.Lo studioso ha citato alcune testimonianze scritte,ritrovate da lui,per dimostrare l'esistenza di questa erba.La prima di questa risale a circa 2 secoli fa ed è una leggenda riportata da un viaggiatore statunitense di Boston che racconta di come erano costruiti i grandi templi mesoamericani grazie all’utilizzo di una pianta misteriosa.Una seconda testimonianza risale all’inizio del 900 e vede protagonista un inglese.In un suo viaggio a cavallo è costretto a proseguire a piedi perché il cavallo si è azzoppato.Chiaramente indossa degli speroni,ma questi misteriosamente si dissolvono nell’attraversamento di un prato di erba rossa.Un altro racconto riporta le ricerche di un prete che ha passato gran parte della propria vita alla ricerca di un misterioso uccello,il pito,di dimensioni molto piccole che ha la particolarità di scavare il proprio nido nella roccia con l’ausilio dell'erba rossa.Il pito prende in bocca un pezzo di erba rossa e lo strofina nella roccia che pian piano si dissolve fino a formare una cavità adatta a contenere il suo nido.Per esserne sicuri dell'esistenza bisognerebbe ritrovare questa pianta,sperando che non sia estinta.Il suo ritrovamento cambierebbe notevolmente le nostre teorie sui popoli antichi e riuscurebbe a dare una spiegazione razionale a molti misteri ancora irrisolti.

(tratto da varie fonti dal web)