.... Caro diario....



E' passato del tempo da quando ho fatto l'ultima pagina di questo sito... intendo proprio pagine mie, non quelle che facciamo piu' o meno una volta a settimana insieme.
In questi giorni mi è capitato spesso di andare al mare solo per fare un giro sulla spiaggia, anche di notte, senza ombrelloni e secchielli di un'estate lontana.
Ammetto che di notte è uno spettacolo sentire le onde che si infrangono sugli scogli, uno sciabordìo che scandisce il passare del tempo senza che tu neanche te ne accorga.
Ed è uno spettacolo vedere che la notte prepara i suoi colori stemperandoli in un roseo imbrunire e tu li a guardare mentre "senti" i tuoi pensieri che si accavallano, si rincorrono, si sovrappongono proprio come quelle onde, quella schiuma bianca sulla riva... arriva a sorpresa e va via senza lasciare traccia.



E mettere in ordine i pensieri in quello scenario, col vento che ti sfiora la pelle dolcemente mentre ti accorgi che però ti feriscono i granelli di sabbia che porta con sè, non è facile: è come aver lasciato un libro aperto.... le pagine si sfogliano caoticamente da sole, senza che in apparenza nessuno le volti....
Ma tu sai che non è così.... Il vento non è "nessuno".
E' li e te le sta confondendo per non fartele leggere.
Non lo vedi ma sai che c'è perchè lo senti.
E le parole non possono spiegare quel vortice che dentro te ti porta via anche se non vuoi.
Ed è notte, e l'orizzonte non esiste piu', nessun confine tra cielo e terra, solo un unico manto di velluto nero.... senza stelle...
e senti che quel libro non riuscirai mai a leggerlo.
E mentre vivi tutto questo fino in fondo all'angolo piu' oscuro della tua anima
e dei tuoi sentimenti, senti che una canzone fa da sottofondo
a questo momento così confuso... e vorresti piangere.. con un sorriso sarcastico, ripetendoti che non hai capito niente...
nè in un senso nè in un altro.
E allora inizi a correre su quella spiaggia buia e fredda, cercando di scappare e lasciarti alle spalle quei pensieri che fino ad un attimo prima sembravano soffocarti.
Ma all'improvviso una mano dalle dita forti e decise ti prende per un braccio e ti fa voltare. Una mano amica. E i tuoi occhi sprofondano in due occhi preoccupati e comprensivi, arrabbiati e dolci... due occhi amici
E non servono parole perchè capisce che c'è tutto in quel silenzio, gli basta leggere il tuo viso. Così ti stringe tra le sua braccia tornando sui quei passi che avevi fatto correndo. I passi che lentamente ora fanno compagnia alle tue orme...
E in quel frangersi d'onde ti sussurra a voce bassa
>"... un amico c'è sempre.. anche quando credi che non lo vuoi..."
E finalmente puoi piangere senza vergognarti, sciogliendo in quelle lacrime l'angoscia che avevi dentro... quell'angoscia che domani tornerà... ma...
un amico c'è sempre anche quando credi che non lo vuoi.






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