.: Interviste - Gli esordi :.

Quando ero studente non leggevo fumetti, e non conoscevo il premio Tezuka

Quando ero piccolo non avevo mai pensato di diventare un fumettista, ma quando i miei genitori mi dicevano di  studiare, ribattevo che potevo anche non studiare, visto che sarei diventato un disegnatore di fumetti (ride). Mi piaceva disegnare e fare degli schizzi, ma non leggevo i fumetti, preferendo difatti la TV. Quando sono diventato studente delle medie, non ho più guardato la TV o i cartoni animati, dedicandomi invece alla lettura di romanzi. Inoltre andavo spesso al cinema. Mi interessava soprattutto la fantascienza, ma leggevo romanzi e guardavo film di ogni genere. Ho iniziato a disegnare il primo fumetto quando ero studente delle medie perché conoscevo un ragazzo molto bravo che disegnava fumetti. Sono stato influenzato da lui. anch’io allora cominciai a scrivere, ma dopo un po’ di tempo smisi perché era faticoso. In seguito, durante il terzo anno della scuola superiore, per la prima volta scrissi un fumetto completo. Anche se l’avevamo studiato in gruppo, io disegnai e scrissi i dialoghi: questa è stata la prima esperienza. Ma anche in questo caso non realizzai una storia completa(ride). A quell’epoca  cominciai  a leggere i fumetti e a guardare i cartoni animati. Non leggevo i fumetti  pubblicati sulle riviste, ma leggevo direttamente i volumi monografici: per questo non ho mai comprato un settimanale come “Shonen Jump” (ride). Non conoscevo neanche l’esistenza del premio Tezuka  fino a quando non ho mandato il mio racconto(ride). Dopo essere entrato all’università , ho iniziato a disegnare fumetti e illustrazioni per la rivista che preparavano i miei sempai (gli studenti anziani) della facoltà d’arte, perché me lo aveva consigliato un mio amico. Questi fumetti li ripassai persino a penna, ma non gli ho mai completati(ride). La mia prima opera terminata è stata Space Angel,che ho spedito per partecipare al premio Tezuka (ride). Nel periodo delle vacanze estive mentre frequentavo l’università, durante il giorno facevo dei lavoretti, mentre la sera avevo del tempo libero che utilizzavo per disegnare le tavole a fumetti. Ne realizzavo una ogni notte. Dopo averne fatte  27 , un mio amico mi disse che le avrebbe  mandate al premio Tezuka, e quindi anch’io  pensai che se avessi vinto un premio sarei stato contento; così completai la storia in 31 pagine e sfacciatamente la mandai al corso(ride). Quel racconto fu scelto e vinse il secondo premio. In seguito iniziai a disegnare seriamente un fumetto sulla scuola che si intitolava io sono un uomo!. Quell’estate scrissi un racconto tratto da un romanzo che aveva coma protagonista un poliziotto. Pur troppo, però, quel racconto fu bocciato. Durante lo stesso inverno ne scrissi un altro prendendo spunto da un romanzo dello stesso autore, e questo fu pubblicato. L’anno successivo scrissi Cat’sEye, che fu pubblicato su “shonen Jump”.

 

L'intervista è tratta dall'edizione italiana dell'Illustration Book di Tsukasa Hojo, edito in Giappone nel 1991 ed edito in Italia dalla Star Comics

 

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