Anno 2 Numero 70 suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

A CACCIA DI SMERALDI SU INTERNET

L'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGG-CNR) ha creato una banca dati mondiale delle miniere più famose di smeraldi, raccogliendo informazioni sulla loro localizzazione geografica e geologica, nonché sulle loro proprietà chimico-fisiche. Una galleria di gemme preziose consultabile online all'indirizzo www.emeraldsdatabank.com  

www.cnr.it 

Roma, 8 agosto 2003 - Per colore, carati, trasparenza e inclusioni - gli elementi cioè che determinano il valore di una gemma – gli smeraldi occupano una posizione elevata tra le pietre preziose naturali, seconda solo al diamante. Sin dall’antichità venivano usati per la decorazione di gioielli, come risulta dai numerosi ritrovamenti in siti archeologici. I giacimenti da cui provengono sono sparsi un po’ su tutto il pianeta. Ora questi siti possono essere visitati su internet, grazie ad una iniziativa dei ricercatori dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma (IGG-CNR), che hanno creato un apposito sito consultabile all’indirizzo www.emeraldsdatabank.com 
“Gli smeraldi – spiega Carlo Aurisicchio, ricercatore e mineralogista dell'IGG-CNR, ideatore di questa iniziativa – appartengono al gruppo dei berilli, di cui costituiscono l’esemplare più stimato. Per questo abbiamo voluto ripercorrerne la storia, andando alla ricerca di tutte le miniere del mondo”.
La banca-dati sorge dalla necessità di reperire con facilità informazioni e raffronti sugli smeraldi archeologici. Un lavoro condotto grazie all’uso di particolari tecniche non distruttive e non invasive: “Il nostro gruppo di ricerca – sottolinea ancora Aurisicchio - è fra i pochi al mondo a sviluppare ricerche per l’individuazione dell’origine degli smeraldi, utilizzando la microanalisi (EMPA) e la micro-spettroscopia all’infrarosso (Micro.FTIR), con le quali è possibile ottenere dati sulla composizione e la struttura delle gemme. In questo modo siamo riusciti anche a superare le resistenze degli archeologi, spesso riluttanti a concederci questi gioielli per paura di danni irreparabili”.
In Italia sono stati trovati recentemente smeraldi in un cimitero romano a Vallerano, una zona archeologica situata vicino Roma (tra la Pontina e Spinaceto), nonché nell’area vesuviana (Pompei, Oplontis, Ercolano): la loro origine sembra, con sufficiente approssimazione, quella delle famose miniere di Cleopatra, situate nell’alto Egitto.


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