Anno 2 Numero 67 Mercoledì 16.07.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
UN'ALTERNATIVA AL MONOPOLIO DEL SOFTWARE Nasce il centro specializzato di Firenze Tecnologia: Media Innovation Unit Creare un'alternativa al monopolio del software proprietario (vedi Microsoft) e accrescere la ricerca e l'offerta di soluzioni informatiche, sviluppate attraverso il Software Libero. E' l' obiettivo con il quale prende il via MIU (Media Innovation Unit), la divisione di Firenze Tecnologia dedicata allo studio, all'analisi, allo sviluppo di nuovi media tecnologici, che porteranno a rivoluzionare gli scenari dell'informatica nel mondo dei cellulari, dei palmari e degli audio/video. Firenze Tecnologia, Azienda Speciale della Camera di Commercio, investe così in Media Innovation Unit per approfondire lo sguardo e aprire nuove possibilità di intervento istituzionale, in ambiti che stanno assumendo un'importanza cruciale nello sviluppo tecnologico del Paese. ''Perché si profili un reale e forte cambiamento generale di sistema, occorre però - ha detto il Presidente della Camera Luca Mantellassi - uno sforzo congiunto da parte delle strutture pubbliche e delle aziende private che servirà a diffondere la cultura dell'innovazion''. In questo momento, l'unica alternativa percorribile in ambito europeo, è rappresentata dall'utilizzo del Software Libero. Senza vincoli e controlli da parte delle aziende proprietarie, il Software libero è in grado di garantire sicurezza, affidabilità, ottimizzazione e convenienza economica dei sistemi informativi in tutti gli ambiti applicativi, dal software per la pubblica amministrazione sino alle attività creative legate alla multimedialità. Tuttavia, il Software Libero pone seri problemi di ri-organizzazione del lavoro e richiede specifiche competenze in un ambito estremamente delicato. ''Con Media Innovation Unit, Firenze Tecnologia - spiega il Presidente Franco Margani - vogliamo accompagnare soggetti pubblici e privati nella ricerca di nuove soluzioni, promuovendo l'utilizzo di software alternative a quelle ''proprietarie'' nell'infrastruttura informatica della pubblica amministrazione, nelle realtà aziendali e nell'informatizzazione generalizzata del mondo che ci circonda''. Il Software Libero permetterà lo sviluppo di nuovi settori produttivi e l'aumento di posti di lavoro, grazie alla diffusione sul territorio di ulteriori competenze tecnologiche. ''Stiamo investendo - ha aggiunto Giovanni Nebiolo, Amministratore Delegato di Firenze Tecnologia - affinché si possano creare nuove forme di business, soprattutto in settori strategici per lo sviluppo del territorio''. In questo contesto, MIU è già impegnata in azioni di coordinamento in progetti di sviluppo per favorire sistemi economici funzionali al Software Libero. A questi si aggiungono anche progetti sulle tecnologie avanzate della multimedialità, della telefonia, del mobile computing (soluzioni che garantiscono l'accesso alle informazioni dove e quando si desidera), del pervasive computing (la possibilità di ottenere e gestire le informazioni in modo efficiente e rapido attraverso strumenti semplici) presentati nell'ambito dei programmi di ricerca della Commissione Europea (IST, eGov, eContent, IDA e e-TEN). I principali Paesi dell'Unione stanno considerando sempre più strettamente l'impiego di software libero nell'ambito delle rispettive amministrazioni pubbliche. L'attuale sistema di licenze costituisce infatti una barriera alla diffusione delle tecnologie IT e porta ad un impiego di risorse economiche che potrebbero essere investite in attività più mirate alle specificità aziendali e della P.A.
Studio Torricelli
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