Anno 2 Numero 68 Mercoledì 23.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

SPAZIO: SCOPERTA LA SCIA DELLA
STELLA SUPERSONICA

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I ricercatori dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica del Consiglio Nazionale
delle Ricerche di Milano (IASF-CNR), insieme a colleghi francesi e tedeschi e al coordinamento tecnico dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), sono riusciti a vedere la scia della stella di neutroni GEMINGA (dal milanese Gh’ è minga), una delle più importanti sorgenti del cielo in raggi gamma che si muove a velocità supersonica. Le spettacolari immagini, pubblicate sulla rivista SCIENCE, sono il primo risultato ottenuto grazie all’utilizzo di un sofisticatissimo strumento, l’European Photon Imaging Camera (EPIC), finanziato dall’ASI e installato a bordo del satellite XMM-Newton dell'Agenzia Spaziale Europea.


Gh 'è minga, si dice a Milano per indicare qualcosa che non c'è: proprio il nome della stella che si muove a velocità supersonica studiata dai ricercatori milanesi dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano (IASF-CNR). Dopo anni di osservazioni e sperimentazioni il gruppo del CNR, insieme a colleghi del CESR (Francia), ESO ed MPE (Germania) e il coordinamento tecnico dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è riuscito a rilevare per la prima volta la scia della stella, che è conosciuta ormai da tutta la comunità scientifica internazionale come GEMINGA. 
Un risultato sorprendente, raggiunto grazie all'utilizzo dell'European Photon Imaging Camera (EPIC), un sofisticatissimo strumento progettato da un consorzio di prestigiosi istituti scientifici europei, fra i quali una posizione di spicco è ricoperta dall’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica del CNR di Milano e dal prof. Giovanni Bignami, nel ruolo di Principal Investigator, oltre che dall’Agenzia Spaziale Italiana, che ha fornito sostanziosi finanziamenti.
Dopo tre anni di lavori e ricerche, EPIC ha dimostrato la sua eccezionale sensibilità riuscendo a rilevare la scia di GEMINGA; nata poco meno di mezzo milione di anni fa, questa stella si muove alla velocità di 120 km al secondo, ed è una delle stelle di neutroni più vicina al sole (dista circa 500 anni luce): "Proprio a causa di questa vicinanza - spiega Patrizia Caraveo, ricercatrice dell’IASF- CNR di Milano – GEMINGA può essere studiata in così grande dettaglio. La stella è ancora abbastanza calda da emettere raggi X dalla sua superficie, perciò è stato possibile osservarla con il satellite XMM-Newton, il potente telescopio per raggi X dell'Agenzia Spaziale Europea e di cui EPIC è lo strumento principale. Il risultato è straordinario: nell’immagine, infatti, oltre alla stella si possono vedere nitidamente anche due code perfettamente allineate con la direzione di moto della sorgente, una sorta di strascico che accompagna la stella e che ci dà informazioni preziose sulla fisica della sorgente. Prima d’ora – conclude la Caraveo – nessuna sorgente celeste di raggi X aveva mai mostrato niente di simile”.

Per vedere l’immagine: immagine

Le stelle di neutroni sono ciò che resta dopo l’esplosione di una supernova. Mentre gli strati esterni della stella esplosa vengono scagliati nello spazio, le parti interne subiscono un collasso gravitazionale di forza spaventosa. Una massa pari a quella del sole viene addensata in una sfera con un raggio di circa 10 km: il risultato è un corpo celeste piccolissimo che ruota intorno al proprio asse in una frazione di secondo ed è dotato di un elevatissimo campo magnetico. Spesso l’esplosione della supernova dà una poderosa spinta alla stellina compatta che si è appena formata, lasciandole in eredità una velocità di centinaia di km al secondo. GEMINGA è proprio un velocista di questo tipo.

Roma, 24 luglio 2003


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