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DAL COLLASSO DI UNA STELLA È NATO UN BUCO NERO
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Uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) pubblicato su Scientific American svela i misteri sui lampi gamma: queste esplosioni cosmiche sarebbero prodotte dal collasso di stelle massicce
Una stella che collassa e forma un buco nero in grado di ingoiare la materia circostante e imprigionare la luce al suo interno: una situazione da cui scaturirebbe un’immane palla di fuoco rilevabile anche a distanze cosmologiche. A confermare la stretta parentela tra le esplosioni di supernova e questi eventi catastrofici ed energetici – osservabili in cielo come veri e propri lampi gamma – è uno studio del team di Luigi Piro, ricercatore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IASF-CNR) pubblicato su Scientific American, una delle più prestigiose riviste statunitensi del settore, ripreso con grande evidenza anche dall’edizione tedesca.
“La prima intuizione – spiega Piro, che proprio oggi ha presentato all’American Physical Society questa ricerca – ce l’ha fornita BeppoSAX, il satellite italiano in orbita per 6 anni che ci ha permesso di catturare le radiazioni provocate dalle esplosioni cosmiche nelle galassie remote. Ma la conferma l’abbiamo avuta grazie ai dati raccolti dal satellite della NASA Chandra, che anche recentemente ha osservato un lampo particolarmente brillante, facendo scattare un’imponente rete di osservazioni con i telescopi terrestri più potenti”.
Nel frattempo gli scienziati dell’IASF-CNR continuano con successo i loro studi sui misteri di queste remote esplosioni grazie all’International Gamma Ray Astrophysics Laboratory (INTEGRAL) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
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