Anno 2 Numero 45 Mercoledì 12.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
 

Corsa clandestina di cavalli a Catania

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Guardia di Finanza denuncia nove persone, sequestra due cavalli e migliaia di Euro di scommesse. La Lav: un business da un miliardo di Euro l'anno, 155.000 solo in Sicilia. Urgente l'approvazine in Senato del DdL Lav contro maltrattamenti e competizioni di animali non autorizzate.

Una corsa clandestina di cavalli è stata interrotta a Catania dalla Guardia di Finanza, nella zona di «Ponte primosole», sulla Provinciale 104. I militari, mescolatisi tra una folla di circa 300 persone, sono riusciti a bloccare gli organizzatori e i proprietari dei cavalli: denunciate nove persone per maltrattamento di animali, scommesse clandestine, organizzazione di corsa non autorizzata e blocco stradale; sequestrati due cavalli e calessi da competizione, oltre ad alcune migliaia di euro provento del giro di scommesse clandestine.
Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV, le corse clandestine di cavalli e le truffe nel mondo dell’ippica fruttano alla criminalità organizzata un business da 1 miliardo di Euro l’anno. Nel 2001 le forze dell’ordine hanno sequestrato 10 cavalli e denunciato 91 persone, mentre i cavalli rubati ammontano a 5.000. Le corse clandestine di cavalli sono diffusissime in tutta la Sicilia, con un giro d’affari di circa 155.000 Euro; le altre province a rischio sono Bari, Taranto, Reggio Calabria, Napoli e Caserta. Non mancano però situazioni simili anche in Emilia Romagna e in Abruzzo. “Ogni anno in Italia sono migliaia gli episodi di maltrattamento di animali e le competizioni, dalle corse clandestine di cavalli ai combattimenti fra cani, non autorizzate – dichiara Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV - ma presto i colpevoli rischieranno il carcere, nello specifico la reclusione da due a quattro anni e la multa da 25.000 a 100.000 euro, grazie alla legge LAV che istituisce due nuovi titoli del Codice penale contro questi reati, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati il 15 gennaio scorso e assegnata, in sede deliberante, alla Commissione Giustizia del Senato alla quale rivolgiamo un accorato appello per una tempestiva approvazione”. Da non sottovalutare, inoltre, i reati “connessi” con le corse clandestine di cavalli e le truffe nell’ippica, sempre più numerosi: nel 2001, infatti, sono stati accertati i reati di detenzione e spaccio di droga, uso di sostanze dopanti, ricettazione, associazione a delinquere, maltrattamento di animali, gioco d’azzardo, abusivismo edilizio, estorsione, truffa, alterazione di corse ippiche. “Siamo certi che quanto finora scoperto dalle forze dell’ordine è solo la punta dell’iceberg, pertanto invitiamo il Ministro dell'Interno ad intensificare i controlli contro le corse clandestine di cavalli gestite dalla criminalità organizzata”, conclude Ciro Troiano.

Ufficio Stampa LAV 

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