Anno 2 Numero 46 Mercoledì 19.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
 

SCOPERTO A RAGUSA UN CIMITERO DI CANI DA COMBATTIMENTO IN UNA DISCARICA ABUSIVA. C’ERANO ANCHE CARCASSE DI CAVALLI

di Maria Falvo

www.infolav.org 

LA LAV: URGENTI INDAGINI APPROFONDITE, IN SICILIA I COMBATTIMENTI FRA CANI E LE CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI FRUTTANO 300MILA EURO L’ANNO

La LAV plaude all’operazione condotta dai Carabinieri di Ragusa, che ha portato alla scoperta di un cimitero di cani da combattimento e di cavalli quasi certamente usati nelle corse clandestine. All'interno di una vasta discarica abusiva, nella quale erano abbandonati anche rifiuti pericolosi come amianto, batterie al piombo, solventi e oli sintetici, c'erano numerose carcasse di pit bull, rottweiler e di cavalli.
I proprietari del terreno, in tutto sette persone, sono state denunciate all'autorità giudiziaria per violazione del decreto Ronchi e della legge Galasso. La discarica abusiva, 60mila metri quadrati in contrada Canicarao, si trova infatti in una zona sottoposta a vincolo ambientale e idrogeologico.
“La LAV auspica che le indagini proseguano per stabilire l’eventuale connessione tra i proprietari del terreno e le scommesse clandestine che girano intorno ai combattimenti tra cani e alle corse clandestine di cavalli - dichiara Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV – attività illegali diffusissime in tutta la Sicilia, con un giro d’affari di circa 300mila Euro all’anno. Ma presto i colpevoli di queste forme di sfruttamento di animali rischieranno il carcere – prosegue Troiano - nello specifico la reclusione da due a quattro anni e la multa da 25.000 a 100.000 euro, grazie alla legge LAV che istituisce due nuovi titoli del Codice penale contro i maltrattamenti e le competizioni non autorizzate di animali, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati un mese fa e assegnata, in sede deliberante, alla Commissione Giustizia del Senato alla quale rivolgiamo un accorato appello per una tempestiva approvazione”.
Per contrastare il drammatico fenomeno dei combattimenti fra cani, fin dal 1997 la LAV ha istituito il numero SOS Combattimenti (064461206) per raccogliere segnalazioni da tutta Italia, utili alle indagini delle forze di polizia. Nello stesso anno la LAV ha creato il primo ed unico centro di recupero del cani sfruttati per le lotte avviando alla rieducazione un centinaio di cani sequestrati ed affidati in custodia giudiziaria all’Associazione, per i quali si sono aperte le porte di un’adozione diretta e/o a distanza.
Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV, inoltre, le corse clandestine di cavalli e le truffe nel mondo dell’ippica fruttano alla criminalità organizzata un business da 1 miliardo di Euro l’anno, a livello nazionale. Nel 2001 le forze dell’ordine hanno sequestrato 10 cavalli e denunciato 91 persone, mentre i cavalli rubati ammontano a 5.000. Oltre alla Sicilia le altre province a rischio sono Bari, Taranto, Reggio Calabria, Napoli e Caserta. Non mancano però situazioni simili anche in Emilia Romagna e in Abruzzo.
I reati “connessi” con le corse clandestine di cavalli e le truffe nell’ippica, infine, sono sempre più numerosi: nel 2001, infatti, sono stati accertati i reati di detenzione e spaccio di droga, uso di sostanze dopanti, ricettazione, associazione a delinquere, maltrattamento di animali, gioco d’azzardo, abusivismo edilizio, estorsione, truffa, alterazione di corse ippiche. 

 

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