Anno 2 Numero 46 Mercoledì 19.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

BLITZ DI LAV E CARABINIERI IN UN EX-ALLEVAMENTO ABUSIVO DI PIT BULL A SUNO (NOVARA): SEQUESTRATI DUE CANI CON FERITE DA COMBATTIMENTO, UN UOMO DENUNCIATO PER MALTRATTAMENTI

di Maria Falvo

www.infolav.org 

Grazie ad una segnalazione della LAV, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Firenze e di Torino, coadiuvati dai Carabinieri della Stazione di Oleggio, in provincia di Novara, e da Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, sono intervenuti in un’area del Comune di Suno (Novara) dove si trova un allevamento abusivo (ormai in disuso) di pit bull, portando in salvo due femmine di pit bull con esiti cicatriziali riconducibili ai combattimenti fra cani. 
I cani sono stati sequestrati e trasferiti in un vicino rifugio, mentre un uomo è stato denunciato a piede libero per maltrattamento di animali. I pit bull, infatti, sono stati trovati in condizioni igienico-sanitarie disastrose, in box in muratura dal pavimento coperto di escrementi, paglia, urina e in presenza di parassiti. Uno dei cani presenta la parte cutanea della mascella inferiore asportata, nonché cicatrici sul collo e in altre parti del corpo; in evidente stato di denutrizione, non aveva né cibo né acqua. L’altro pit bull ha il corpo segnato da cicatrici pregresse e presenta l’asportazione di entrambi i canini, vicino a se aveva una vaschetta di acqua sporca e congelata dal freddo di questi giorni.
L’operazione si inserisce in un filone di indagine avviato mesi fa dal Noe dei Carabinieri di Firenze in collaborazione con la LAV, che nel novembre scorso ha portato al sequestrato di un allevamento clandestino di pit bull a Pisa.
“Ogni anno in Italia sono migliaia gli episodi di maltrattamento di animali, mentre 15.000 cani vengono sfruttati per i combattimenti clandestini che nel 2001 hanno fruttato alla criminalità 775 milioni di Euro – dichiara Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV - ma presto i colpevoli rischieranno il carcere, nello specifico la reclusione da due a quattro anni e la multa da 25.000 a 100.000 euro, grazie alla legge LAV che istituisce due nuovi titoli del Codice penale contro questi reati, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati poche settimane fa e assegnata, in sede deliberante, alla Commissione Giustizia del Senato alla quale rivolgiamo un accorato appello per una tempestiva approvazione”.
Per contrastare il drammatico fenomeno dei combattimenti fra cani, fin dal 1997 la LAV ha istituito il numero SOS Combattimenti (064461206) per raccogliere segnalazioni da tutta Italia, utili alle indagini delle forze di polizia. Nello stesso anno la LAV ha creato il primo ed unico centro di recupero del cani sfruttati per le lotte avviando alla rieducazione un centinaio di cani sequestrati ed affidati in custodia giudiziaria all’Associazione, per i quali si sono aperte le porte di un’adozione diretta e/o a distanza.

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