Anno 2 Numero 76 Mercoledì 17.09.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

PARCO DELLO STELVIO. WWF: “ANNUNCIATO COMMISSARIO AD ACTA PER APRIRE PISTE DA SCI ‘FUORI LEGGE’ NELL’AREA PROTETTA” 

Sui progetti in vista dei Mondiali di sci la Regione Lombardia ignora le proprie prescrizioni scaricando la responsabilità sul Parco

www.wwf.it 

Nuovo attacco al cuore del Parco nazionale dello Stelvio, uno dei parchi “storici” d’Italia.
Stando alle notizie apparse oggi sulla stampa locale sarebbe in arrivo un Commissario ad acta designato dal Ministero dell’Ambiente che sostituirebbe l’attuale Presidente del Parco nelle decisioni in merito alle autorizzazioni per la costruzione di nuovi impianti da sci in vista dei Mondiali che si volgeranno nel 2005.
La notizia ufficiale da parte del Ministero dovrebbe arrivare addirittura oggi stesso e consentirebbe in primis il via libera ai lavori per un nuovo impianto da costruire nell’area tra Santa Caterina Valfurva e la località Costa Sobretta, un’area particolarmente delicata del Parco in quanto ospita una delle poche torbiere alpine ed eventualmente altre opere da costruire in aree pregiate, come la Valle dell’Alpe. 
Per il WWF questa ipotesi di Commissariamento ad acta del Parco è innanzitutto illegale: la legge prevede il Commissariamento nei casi di omissione di atti da parte del Parco. In questo caso il Parco ha soltanto fatto il proprio dovere, ha cioè espresso il proprio diniego alle opere previste nell’area di Santa Caterina Valfurva che non sono risultate rispettose dell’ambiente secondo le indicazioni date dalle delibere della stessa Regione Lombardia e dallo studio IREALP commissionato dalla Regione Lombardia e adottato dal Parco per una valutazione dell’impatto delle opere previste”.
“In realtà – denuncia il WWF – il parco non è contrario ai mondiali di sci del 2005, come si vuol strumentalmente far credere, ma alla devastazione del territorio che avverrebbe senza le opportune mitigazioni, compensazioni e indicazioni per i nuovi impianti che gli studi dimostrano essere essenziali e che ora la Regione Lombardia nega. Ne è la prova la precedente autorizzazione dell’Ente Parco al taglio di 2800 alberi scolari nel Comune di Santa Caterina Valfurva per l’apertura di nuove piste e l’adeguamento di quelle esistenti alle esigenze dell’evento sportivo, un prezzo già elevato per il territorio dell’area protetta che gli ambientalisti avevano contestato.
Tanti i motivi del no del Parco al nuovo impianto di Santa Caterina Valfurva, tra cui l’inesistenza di un bilancio dettagliato delle terre di scavo, la costruzione di nuove strade di accesso ai cantieri al posto dell’utilizzo della viabilità esistente, la non individuazione della portata di acqua potabile necessaria a garantire il corretto funzionamento delle strutture, un tema delicato vista la grave siccità che ha colpito proprio l’ecosistema alpino e la riduzione del volume dei ghiacciai, tutte conseguenze dei cambiamenti climatici in atto”. 
Questa modalità di Commissariamento sarebbe un atto gravissimo che spinge il WWF a scrivere al Ministro dell’Ambiente e al Presidente della Regione Lombardia: 
“Paradossale l’ipotesi di un Commissario inviato dal Ministero dell’Ambiente visto l’epilogo del Summit Mondiale sui parchi che si è chiuso oggi a Durban dove il segnale piu’ importante e’ stato quello relativo alla nascita di nuove aree protette in Africa con il coinvolgimento delle popolazioni locali ed un ruolo sempre più attivo dei paesi in via di sviluppo nella protezione della natura, esempio virtuoso per gli Stati Uniti (in passato “culla” della conservazione della natura con i grandi parchi nazionali) e la stessa Unione Europea. Il WWF ricorda, a questo proposito un sondaggio Commissionato dall’Accademia Europea di Bolzano che ha svelato la contrarietà del 66% dei residenti del Parco alla costruzione di nuovi impianti. Questo Commissariamento sarebbe dunque un grave segnale di controtendenza del Governo nazionale e delle regioni rispetto agli accodi di Durban e alla volontà delle popolazioni locali. Ci stupisce anche l’atteggiamento della Regione Lombardia visto che si appresta ad ospitare un importante appuntamento ambientale come la Conferenza sui cambiamenti climatici prevista per dicembre a Milano e che si è persino candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2016. Cosa ne sarà, visto l’attuale atteggiamento, del paesaggio lombardo nei prossimi anni?. 

 

 

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