Anno 2 Numero 75 Mercoledì 10.09.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

LE RISERVE MARINE SALVERANNO IL FUTURO DELLA PESCA

Mentre aumentano le preoccupazioni per il futuro dell’industria mondiale della pesca, un recente studio del WWF dimostra come le riserve marine aiutino la rapida ripresa delle popolazioni di pesce di interesse commerciale e in netta diminuzione.

Il WWF ritiene che, sia le aree marine protette che gli oceani in cui si trovano riserve, dovrebbero essere fortemente estesi per preservare la pesca.

Lo studio Benefici senza confini: gli effetti della pesca sulle riserve marine, analizza informazioni ricavate da più di 60 aree marine protette in varie parti del mondo e rivela come tali aree non soltanto preservino le specie e i loro habitat, ma supportino la pesca oltre i propri confini.

Per esempio, quando i pesci si riproducono e si moltiplicano in grandi quantità nelle riserve marine molte delle loro uova raggiungono le zone di pesca, dove vanno ad incrementare le popolazioni presenti. Secondo il rapporto, gli stock di pesci possono aumentare fino a cinque volte nelle riserve marine nel giro di cinque anni.

Queste scoperte provengono da una recente ricerca riportata nel periodico Nature che rivela come la pesca mondiale abbia distrutto più del 90% delle specie di grande taglia presenti negli oceani, come tonni e pesci spada.

Il WWF ritiene che, di fronte ad un problema così grave, i governi debbano prendere misure urgenti per ampliare le riserve marine.

" Contrariamente a chi sostiene che ridurre le zone di prelievo peggiorerà i problemi che affliggono la pesca, il nostro studio dimostra che le riserve marine sono il mezzo più efficace per ripristinare gli stock di pesci, aragoste e crostacei" , afferma Callum Roberts, co-autore del rapporto con Fiona Gell. "Mentre una volta si credeva che ciò potesse aiutare solo le specie stanziali e gli habitat fragili come ad esempio quello della barriera corallina, i dati emersi dallo studio WWF dimostrano che possiamo creare riserve marine efficaci quasi ovunque".

Il rapporto riporta esempi da tutto il mondo sul fatto che pesci adulti e giovani stiano migrando dalle aree protette verso zone di pesca.

Un altro punto chiave dello studio riguarda le riserve marine: esse non portano benefici solo alla pesca locale, ma anche all’industria della pesca su larga scala, come la Georges Bank, nella costa est degli U.S.A.

Tuttavia, gli autori dello studio sottolineano che le riserve marine da sole non risolveranno i problemi della pesca. Diventeranno più efficaci se unite ad altri provvedimenti, come limiti alle dimensioni del pescato, come regole sulla quantità e le dimensioni delle reti da pesca.

Il rapporto conclude dicendo che in futuro le riserve potranno coprire 1/3 degli oceani se si riuscirà a far conciliare la conservazione con gli interessi legati alla pesca.

Attualmente solo lo 0,01% dei mari e degli oceani è vietato alla pesca.

" Le riserve marine possono proteggere le specie marine e gli habitat permettendoci anche di continuare una pesca su scala industriale" afferma il Simon Cripps, Direttore del programma del WWF sui mari in pericolo, " ma senza un aumento sostanziale del numero di aree marine protette a livello globale, non saremo in grado di prevenire il collasso totale dell’industria della pesca".

 

 

Inizio pagina | Home | Archivio  Motori di Ricerca Links  mail

Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa a periodicità Settimanale