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GRAN SASSO: SCOPERTE TONNELLATE DI RIFIUTI PERICOLOSI DELL’INFN
WWF: “OLTRE OGNI TRAGICA PREVISIONE”
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È ormai evidente che la gestione dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso è stata negli anni assolutamente deficitaria per quanto riguarda la sicurezza.
I risultati delle indagini del Corpo Forestale dello Stato, che ha trovato a L’Aquila e in altre province, tonnellate di rifiuti provenienti dai Laboratori e illecitamente smaltiti dalle ditte incaricate di smaltire i residui dell’esperimento MACRO, apre nuovi tragici scenari su quanto è avvenuto per anni sulla pelle dei cittadini.
Naturalmente la magistratura dovrà verificare le responsabilità di tutti, a cominciare da quella dei responsabili dei Laboratori, ma è ormai evidente che l’intero sistema dei Laboratori rappresenta un pericolo per l’uomo e per l’ambiente.
Di fronte a questa ennesima prova dell’enorme impatto negativo dei Laboratori sull’Abruzzo il WWF precisa:
1. coloro che nei giorni scorsi hanno sollecitato il dissequestro della sala C dei Laboratori, hanno perso una buona occasione per stare zitti: i ritrovamenti di oggi dimostrano che la verità sui Laboratori è ancora lontana e che la magistratura fa bene ad impedire ai Laboratori di continuare ad inquinare;
2. per l’ennesima volta, ci si deve chiedere perché, in tutti questi anni, chi doveva controllare e vigilare sui Laboratori non lo ha fatto. A quest’ultimo riguardo, il WWF ricorda che in due lettere del gennaio 2002 chiedeva a tutta una serie di Enti competenti (APAT, ARTA, USL, e Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e della Ricerca Scientifica) di verificare le condizioni di gestione e di sicurezza proprio durante l’esperimento MACRO da cui sono derivati le tonnellate di rifiuti pericolosi ritrovati. Gli Enti competenti neppure risposero ed anzi il Commissario dell’ARTA minacciò di denunciare il Presidente del WWF Abruzzo, Dante Caserta, per procurato allarme.
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