Anno 2 Numero 59 Mercoledì 21.05.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
24 maggio: GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI WWF IN FESTA NELLE SUE OASI E NEI PARCHI “LANCIAMO UN PATTO TRASVERSALE CONTRO CACCIA E SPECULAZIONE”
Il WWF si unisce al “coro” di manifestazioni che si svolgeranno questa settimana in vista della Giornata Europea dei Parchi con un’adesione entusiasta attraverso decine di eventi organizzati in tutta Italia: 51 delle 130 Oasi WWF verranno aperte gratuitamente con visite guidate e libere ed eventi per le scuole. Sentieri aperti anche per i disabili e non vedenti in 9 Oasi nello spirito dell’Anno internazionale a loro dedicato, ma anche mostre, seminari ed altre manifestazioni.
“E’ importante festeggiare i parchi perché è in queste aree che si racchiude gran parte della natura del nostro paese, un patrimonio da proteggere perché garantisce la tutela della biodiversità e degli ecosistemi più rappresentativi, cioè la nostra ‘assicurazione sulla vita’ - ha dichiarato Antonio Canu, Responsabile Aree protette e Oasi del WWF Italia, al lancio della Giornata Europea dei Parchi - I 22 parchi nazionali insieme alle 429 aree protette regionali rappresentano una conquista importante perché hanno permesso di salvare habitat e specie a animali e vegetali anche molto rare spesso esclusive del nostro Paese, di diffondere una sensibilità e una cultura sull'ambiente, ma anche di dimostrare il loro ruolo nello sviluppo sostenibile e nella valorizzazione attenta del territorio”.
Per il WWF la Giornata Europea dei Parchi è un’occasione festosa per consentire ai cittadini di godere di paesaggi naturali straordinari che spesso si nascondono dietro l’angolo di casa, ma anche per invitare le stesse istituzioni a riflettere sui rischi che ancora oggi incombono su quel 10% di territorio conquistato a fatica. "Qualcuno ancora oggi sta tentando di fare 'la festa' ai parchi, ma in senso negativo - ha continuato Canu - Restano, infatti, ancora aperte due vertenze importanti: l’ingresso della caccia nei parchi previsto da alcune proposte di legge e la riduzione dei ‘confini’ realmente protetti attraverso la cosidetta riclassificazione prevista dalla Legge delega sull’ambiente appena votata al Senato. Cogliamo questa occasione per avanzare al Governo, ed in primo luogo al Ministro dell’Ambiente, la proposta di un “Patto trasversale in difesa dei parchi: il WWF chiede che in virtù di questo Patto emerga un impegno forte da parte del Ministro, Regioni, Enti locali coinvolti nella gestione delle aree protette. associazioni e Enti parco per difendere gli attuali perimetri dei parchi dai rischi di ‘restrizione’, ribadire il divieto di caccia e mantenere i piani di assetto sovraordinati rispetto ai piani paesistici anche in quelle aree destinate ad essere ‘riclassificate”.
E’ fondamentale chiarire subito quale sia l’indirizzo del nostro Governo sulla gestione delle aree protette perché questo sarà il ‘biglietto da visita’ con cui l’Italia si presenterà al Congresso mondiale sulle aree protette che si svolgerà a Durban il prossimo settembre al quale parteciperà attivamente il WWF Internazionale: è quella la sede dove si discuterà del futuro delle aree protette, come strumento di conservazione e miglioramento della qualità della vita per tutti. Il WWF s'impegnerà a rilanciare Italia i temi discussi e per promuovere una cultura e una strategia moderna, utilizzando il proprio Sistema di Oasi e Rifugi, come modello per sperimentare 'buone pratiche' di gestione”.
Fittissimo il calendario della ‘settimana’ del WWF per i parchi che inizia già da oggi a Sulmona con incontri pubblici sul turismo sostenibile, per proseguire il 22 maggio con la consegna a Roma dei Panda d’Oro ai migliori progetti di biodiversità, nella giornata della sua celebrazione mondiale; il 23 convegno nazionale nel parco Naturale regionale Monte San Bartolo, Marche, sull’approccio ecologico ai problemi della disabilità; una vera festa dedicata ai parchi il 24 maggio, giornata in cui il WWF aprirà gratuitamente 51 Oasi protette offrendo visite guidate comprese quelle dotate di percorsi per disabili (Lago di San Giuliano-Basilicata, Astroni-Campania, Macchiagrande-Lazio, Vanzago-Lombardia, Le Cesine-Puglia, Lago di Burano-Toscana, Valle Averto-Veneto, Alviano-Umbria). Lo stesso giorno volontari del WWF, anche con stand sui prodotti tipici aspetteranno i cittadini anche in piazza (Milano, Napoli, Pescara, Potenza, Roma); un fitto calendario di manifestazioni anche sul fiume Po fino al 15 giugno, con marce e manifestazioni per lanciare un Appello in difesa del principale fiume italiano.
Tutti gli appuntamenti dedicati alla Giornata Europea dei Parchi sul sito ufficiale della Federparchi www.parks.it e su quello nazionale del WWF, www.wwf.it.
Sul sito del WWF continua anche la raccolta di firme contro la caccia nei parchi, un appello che in pochi mesi ha ottenuto migliaia di sottoscrizioni: il rischio è che la questione caccia nei parchi sia risolta mantenendo il divieto di questa, ma riducendo i parchi o comunque riclassificandoli per consentire l’attività venatoria, trascinando così anche la speculazione edilizia.
“Il Patto che propone il WWF potrà chiarire, visto che il Parlamento non ha ritenuto di doverlo fare, le reali intenzioni del Governo in merito alla delega richiesta per modificare la Legge Quadro nella quale si introduce il principio della riclassificazione delle aree protette - ha aggiunto Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del WWF Italia - Si chiarirà anche, in modo univoco e inequivocabile, che il sistema ottenuto con tanta fatica è un punto di partenza, certamente da migliorare e rendere più efficiente, ma rispetto al quale non si torna indietro sulla tutela. Il patto potrà stabilire che la tendenza all’autofinanziamento degli Enti, oggi richiesta dallo stesso Ministero dell’Ambiente, garantisca comunque gli interventi di salvaguardia, la vigilanza la ricerca e i progetti di conservazione della natura. Il Patto dovrà anche porre un freno alle proposte di impianti di risalita, alberghi, villaggi turistici, strutture di servizio, nuove cubature edilizie e ogni altra proposta di scempio che si sta creando sotto la spinta di quell’imprenditoria che da anni cerca di mettere le mani sui parchi, forse richiamata dalla spinta all’autofinanziamento dei parchi”.
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