Anno 2 Numero 59 Mercoledì 21.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Giornata Internazionale della Diversità 

Biologica WWF: “ALLARME FAUNA, IL 68% DEI VERTEBRATI IN ITALIA E’ A RISCHIO” 

ASSEGNATI 4 PANDA D’ORO AI “CAMPIONI DI TUTELA” DI HABITAT E SPECIE 

"RISCHIAMO DI PERDERE SPECIE ENDEMICHE CHE VIVONO SOLO DA NOI, I “PRODOTTI TIPICI” DELLA NOSTRA FAUNA: SONO 4.777"

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Vincono il Panda d’Oro i progetti per la reintroduzione del grifone sull’Appennino centrale, la tutela dell’abete bianco e del pino mugo nei Sibillini, il Progetto pellegrino per salvare la fauna minore in provincia di Bologna, la tutela di habitat preziosi legati agli alberi morti in Pianura padana. Il 68% delle specie presenti nella nostra fauna vertebrata è presente nella Lista Rossa della fauna minacciata di estinzione: si tratta di 42 specie di pesci, 28 di anfibi, 34 di rettili, 170 uccelli nidificanti, 69 mammiferi. Ma il numero e’ approssimato per difetto in quanto per diverse specie le informazioni sono troppo frammentate. In percentuale la classe piu’ a rischio e’ quella dei pesci (56,3%), seguito dai rettili (40,8%) e dagli anfibi (40,5%). A preoccupare anche il fatto che per oltre il 50% delle specie esaminate il trend è negativo, mentre appena l’8% delle popolazioni fa registrare un certo aumento. La principale minaccia per la biodiversità è costituita dalle trasformazioni e modificazioni dell’habitat da parte dell’uomo: ad esempio, la bonifica delle zone umide e’ la prima causa di minaccia per il 77% delle specie di uccelli, mentre l’uso massiccio di pesticidi mette a rischio soprattutto pesci e mammiferi (63% dei casi), la distruzione dei boschi (per sfruttamento economico o incendi) incide soprattutto su uccelli e mammiferi (62% dei casi). La competizione con specie straniere “invasive” è invece assolutamente trasversale, e colpisce tutte le specie indistintamente. Secondo l’ultima Lista Rossa dell’IUCN, sono minacciati nel mondo 1.130 mammiferi su 4.630, 1.186 uccelli su 9.750, 296 rettili su 8.002, 146 anfibi su 4.950, 752 pesci su 25.000. Tra le piante, a rischio 5.390 angiosperme su 250.000 conosciute, e 141 gimnosperme su 876. La fotografia dello stato della biodiversità in Italia è stata “scattata” oggi dal WWF presentando il Dossier "BIODIVERSO E' BELLO" in occasione della Giornata Internazionale della Diversità Biologica, indetta dall’UNEP, e assegnando, per il secondo anno consecutivo, i “Panda d'Oro 2003”, i Diplomi per la Conservazione della biodiversità in Italia che hanno premiato enti parco o amministrazioni pubbliche per i risultati positivi conseguiti attraverso progetti concreti per salvare specie e habitat. “E’ giunta l’ora dei fatti – ha dichiarato Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico-culturale del WWF – Dobbiamo assolutamente dare seguito al Piano della Conferenza sullo Sviluppo sostenibile di Johannesburg, che prevede l’inversione del trend di distruzione della biodiversità entro il 2010. L’Italia deve salvaguardare la nostra grande ricchezza di biodiversita’, ma purtroppo la legge delega al Governo sul riordino della materia ambientale sembra andare drammaticamente nella direzione opposta: riperimetrazione delle aree protette abbassandone la superficie tutelata, allungamento della stagione venatoria e possibilita’ da parte delle Regioni di ampliare il numero delle specie cacciabili”. Nel Dossier il WWF ha individuato le 20 specie piu’ a rischio d’Italia in base ai criteri IUCN e alla Lista Rossa Vertebrati d’Italia del WWF. Sono la lepre appenninica, la lontra, la foca monaca e l’orso bruno tra i mammiferi; moretta tabaccata, aquila del Bonelli, capovaccaio e colombella tra gli uccelli; tartaruga marina, lucertola delle Eolie, lucertola azzurra di Capri e Colubro di Lampedusa (rettili); carpione del Fibreno, Carpione del Garda, storione cobice e storione ladano (pesci); salamandra alpina di Aurora, pelobate fosco, pelodite punteggiato e tritone alpestre di Calabria (anfibi). Tra queste 20 specie, 13 sono endemiche, che cioè vivono solo in Italia, spesso in aree ristrette: il nostro Paese, infatti, ha una grande responsabilità in termini di conservazione della biodiversità in quanto ricca di specie endemiche, favorite dalla particolare conformazione del nostro territorio e dall’isolamento geografico. L’8,6% della nostra fauna - in totale 94.771 specie - è costituita da endemismi (4.777 specie, soprattutto invertebrati). Sicilia e Sardegna raggruppano il maggior numero di specie che vivono solo in Italia. Tra i vegetali il nostro paese conta circa 9.000 specie, di cui 5.600 piante vascolari. Di queste, 732 (il 13%) sono endemiche. Ma in Italia, denuncia il WWF, il 32% della fauna delle acque interne è costituita da specie alloctone, cioe’ straniere immesse per i ripopolamenti e la pesca sportiva. Tra i vegetali 990 le specie di piante di origine esotica (agave, ailanto, eucalipto, fico d’India) solo in parte naturalizzate, di cui 214 invasive, cioè in grado colonizzare lunghe distanze ad una certa velocità (soprattutto se le aree sono degradate e urbanizzate) e soppiantare le specie autoctone. La regione che conta più piante alloctone è la Sardegna, con ben 110 specie esotiche considerate invasive. I 4 PANDA D'ORO: Per l’edizione 2003 del Panda d’Oro il WWF ha premiato quattro progetti: il Progetto LIFE Pellegrino promosso dalla Provincia di Bologna, per tutelare gli habitat e le specie rare a livello comunitario quali l’ululone appenninico, la salamandrina dagli occhiali e il rospo smeraldino (anfibi), e per il quale in quattro anni sono stati investiti 1,3 milioni di Euro. Il Progetto di ricostituzione della fascia degli arbusti contorti e reintroduzione del pino mugo e dell'abete bianco da parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si tratta di specie arboree tipicamente montane ma soppiantate in Italia dalla gestione forestale che ha favorito i faggi: secondo l’Inventario Forestale Nazionale, sono presenti circa 30.000 ettari di fustaie con prevalenza di Abete bianco, e WWF ne tutela una importante stazione in Abruzzo, nell’Oasi delle abetine di Rosello, in Provincia di Chieti. Il Progetto di reintroduzione del grifone, del corvo imperiale e del cervo da parte del Corpo Forestale dello Stato nella Riserva Naturale Orientata Statale "Monte Velino", in Abruzzo. Il grifone, una volta diffuso anche in Italia, è oggi ridotto a 3-6.000 coppie. Il Progetto LIFE “Bosco della Fontana, azioni urgenti di conservazione di un habitat relitto”, per il ripristino e la conservazione del “microhabitat” costituito da vecchi alberi cavi e legno morto, importantissimo per moltissime specie di invertebrati ma anche per mammiferi e uccelli come i picchi. Il progetto premiato è del Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale di Verona. La cerimonia di premiazione si è svolta stamane a Roma presso la sede del WWF Italia. Ha consegnato i premi ai rappresentanti degli enti premiati il Consigliere Nazionale del WWF, Gianfranco Amendola. Con il Panda d’Oro il WWF vuole valorizzare le “buone pratiche” nel campo della tutela delle specie e degli habitat, promuovendo le tante esperienze, spesso poco conosciute, di progetti sul campo. Un buon segnale arriva dalle aree protette, di cui sabato prossimo si festeggia la Giornata Europea: su 41 progetti che hanno partecipato al concorso, 18 erano stati promossi da parchi o riserve naturali (9 dalle Province, 3 dal Corpo Forestale dello Stato).

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