Anno 2 Numero 53 Mercoledì 09.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

MOSE WWF: "RISCHIO ACQUA ALTA A VENEZIA PER ALTRI 8 ANNI, IL GOVERNO VIOLA LA LEGGE OBIETTIVO 
COSTA GARANTISCA I DIRITTI DEI CITTADINI 

www.wwf.it

Sbloccata, in linea puramente teorica le, la progettazione esecutiva del MOSE dal cosiddetto Comitatone su Venezia, ma a farne le spese sono le stesse regole volute sia dal Governo, la Legge Obiettivo, sia dall'Unione Europea che obbliga l'applicazione della Valutazione d'Impatto Ambientale con procedure che espressamente prevedono il coinvolgimento dei cittadini e l'esame di tutte le possibili alternative progettuali su opere così imponenti, visto che il MOSE è stato concepito per difendere Venezia, patrimonio dell'UNESCO. La decisione presa ieri dal Comitatone rischia, dunque, di essere un inganno sia per l'ambiente che per i cittadini: Venezia avrà un cantiere aperto per altri 8 anni mentre gli interventi diffusi in laguna posti dagli ambientalisti in 3 anni avrebbero consentito di arginare il fenomeno di acqua alta.
Ieri, a sorpresa, il Ministro Matteoli, ha dichiarato alla stampa di avere espresso un parere senza aver formalizzato la richiesta di VIA a livello nazionale e che quindi non esistono altri obblighi legislativi per l'approvazione dei lavori del MOSE. Aspettando di vedere gli atti del Comitatone il WWF ritiene comunque che queste dichiarazioni siano già gravissime: il Governo, infatti, rischia di violare la Legge Obiettivo voluta da lui stesso che anche per il MOSE impone, quantomeno, una VIA accelerata con la Commissione Speciale presso il Ministero dell'Ambiente. Il MOSE, infatti, rientra all'interno delle cosiddette 'opere strategiche' sottoposte comunque ad un parere della Commissione Speciale VIA nominata con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si tratta di una procedura accelerata e semplificata, che il WWF ritiene comunque insufficiente rispetto alla procedura di VIA ordinaria, che viene e addirittura scavalcata. Nelle norme che sono ancora oggi vigenti è previsto il rispetto di elevati standard tecnici, di tutte le alternative fino alla cosiddetta opzione zero (non intervento) e la partecipazione dei cittadini con osservazioni entro il termine di 30 giorni. Per questo l'ufficio legale del WWF ha già avviato la consultazione degli atti del Comitatone e se confermati i sospetti di violazione delle norme nazionali e comunitarie, ricorrerà per ottenere la VIA sull'opera in ogni sede istituzionale e giudiziaria possibile. 
"Non soltanto si approvano opere straordinarie mai realizzate al mondo senza applicare su queste procedure di Valutazione altrettanto straordinarie - ha dichiarato Gaetano Benedetto, vicesegretario del WWF Italia - ma addirittura si tenta di scavalcare le procedure semplificate che il Governo stesso ha voluto e la maggioranza ha approvato".
Il WWF chiede poi al Comune di Venezia, ed in particolare al Sindaco Costa, fermezza e coerenza sugli aspetti procedurali: il Sindaco ha, infatti, sempre sostenuto di avere a cuore lo sblocco della progettazione esecutiva dell'opera ed il Comune di Venezia ha ritenuto insufficiente la procedura VIA regionale tant'è che l'ha impugnata davanti al TAR. Anche il Comune di Venezia, per il WWF, deve chiedere e pretendere che sia avviata la procedura VIA. A rischio anche gli 11 punti ritenuti fondamentali e propedeutici al MOSE richiesti dal Comune di Venezia: in contraddizione, infatti, la delibera consiliare che prevedeva l'accoglimento integrale da parte del Comitatone e la posizione espressa ieri dal Presidente della Regione Veneto Galan che ha apertamente dichiarato che non tutti questi punti verranno accolti. Il WWF si chiede allora su quali garanzie e rispetto a quale mandato il sindaco Costa ieri abbia espresso parere favorevole in sede di Comitatone.

 

 

 

Inizio pagina | Home | Archivio  Motori di Ricerca Links  mail

Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa a periodicità Settimanale