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STOP DAI RIFIUTI IN MARE DA DECRETO:
WWF: “ORA POTENZIARE CAPITANERIE DI PORTO”
Poco più di un “guardiano” per chilometro di costa:
serve intervento del Ministero Trasporti
www.wwf.it
Il WWF plaude l’iniziativa del ministero dell’Ambiente che ha permesso di rendere applicabile da oggi anche in Italia una direttiva europea tesa a punire gli inquinatori del mare, siano questi semplici diportisti che grandi compagnie di navigazione.
Con questo ultimo decreto, che punisce chiunque getti rifiuti in mare, aumentano però i compiti di sorveglianza delle Capitanerie di Porto, un Corpo della Marina militare che secondo il WWF è decisamente sottostimato rispetto all’impegno che è chiamato a svolgere.
Il Corpo, infatti, dispone di un organico complessivo di 10.644 persone, ovvero, poco più di un ufficiale per chilometro di costa. Per salvaguardare il mare dagli inquinatori, dai pescatori di frodo e da tutti coloro che commettono illeciti contro le regole del mare occorre un potenziamento dell’organico complessivo, dei mezzi e degli strumenti necessari alla sorveglianza.
“L’Italia si è ormai praticamente dotata di tutte le principali norme che proteggono l’ambiente marino – ha dichiarato Antonio Canu, responsabile Programma Mare del WWF Italia - ma rischiamo di non renderle applicabili poiché sono troppo poche le forze in campo per effettuare i necessari controlli. Il WWF chiede al Ministro dei Trasporti e della Navigazione di destinare nella prossima finanziaria lo stanziamento di fondi per una “grande opera” di salvaguardia del mare potenziando con uomini e mezzi il Corpo delle Capitanerie di Porto le cui spese di funzionamento dipendono proprio da questo dicastero.
La Guardia Costiera, infatti, è un importantissimo presidio costiero a cui competono, tra l’altro, la ricerca e il soccorso in mare, la sicurezza della navigazione, la protezione dell’ambiente marino, il controllo sulla pesca marittima, di polizia marittima e il controllo del demanio marittimo”.
Roma, 6 agosto 2003
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