Anno 2 Numero 55 Mercoledì 23.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
 

UN SONDAGGIO DEL WWF SULLE FORESTE: 
AGLI EUROPEI PIACCIONO PIU' PROTETTE

www.wwf.it

Un sondaggio commissionato dal WWF in dodici paesi Europei dimostra che il 93% della popolazione crede sia importante che le foreste vengano protette, mentre l’80% pensa che nel proprio paese ci dovrebbero essere più aree protette di foresta, con strutture simili ai parchi nazionali.

Eseguito in Svezia, Gran Bretagna, Francia, Polonia, Lettonia, Slovacchia, Romania, Turchia, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia e Austria, il sondaggio mostra un forte sostegno sociale e culturale per preservare l’eredità della natura europea. Il WWF crede che i risultati mandino un chiaro segnale ai Ministri Europei che si riuniranno a Vienna dal 28 al 30 Aprile per la quarta Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste Europee (www.mcpfe.org) in cui si deciderà il futuro della salvaguardia delle foreste europee. Secondo il WWF, non ci sono ancora meccanismi alternativi che possano garantire una conservazione di tutte le aree boschive europee, in grado di sostituire il sistema di salvaguardia convenzionale delle foreste, attraverso una rete di aree protette.

“E’ indubbio il fatto che le foreste protette sono indispensabili per la sopravvivenza delle biodiversità, e questa è la chiara richiesta della società europea”, afferma Duncan Pollard, responsabile del Programma Europeo per le Foreste del WWF. “C’è stata una evidente tendenza ad allontanare la salvaguardia delle foreste dai temi prioritari della conferenza, e il WWF spera che questa tendenza si inverta e la tutela delle foreste acquisti una sua priorità nei processi politici”.

Secondo il WWF, le aree protette sono l’unica possibilità di conservare le ultime foreste primarie come pure le altre preziose foreste europee. La sopravvivenza di centinaia di specie dipende quindi da foreste e processi naturali non modificate dall'uomo. Esse fungono, oltretutto, da polmone verde per una popolazione sempre più urbanizzata e sono in grado di soddisfare i bisogni spirituali e ricreativi della persone. Il risultato del sondaggio, infatti, sottolinea come la vasta maggioranza degli intervistati vorrebbe visitare queste foreste protette per scopi ricreativi, come le escursioni. Dall’altro lato rigettano chiaramente tutte quelle attività, come la costruzione di strade, lo sviluppo di infrastrutture, l’attività venatoria o il disboscamento, che alterano la qualità delle aree protette. “Sfortunatamente, oggi, queste sono pratiche comuni in varie foreste protette europee”, deplora Duncan Pollard.

Il WWF si appella ai Ministri Europei che verranno nella capitale Austriaca perché siano all’altezza del nome della conferenza, riflettendo la volontà dei propri elettori nella risoluzione di Vienna e nelle susseguenti implementazioni. Se gli Stati firmatari sostenessero un approccio di partecipazione finalizzato alla ricerca di soluzioni per il futuro delle foreste europee, allora dovrebbero prendere in considerazione le richieste della società civile chiaramente evidenziate dal WWF. 

 

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