Anno 2 Numero 57 Mercoledì 07.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

CARBON TAX: L’USO DEL CARBONE VA ELIMINATO, NON INCENTIVATO

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Gianfranco Bologna, segretario aggiunto del WWF Italia, ha dichiarato: “Proprio nel giorno in cui il WWF lancia a livello mondiale la campagna ‘Power Switch – Cambiamo Energia’ dimostrando, dati alla mano, che si può passare dall’uso del carbone e del petrolio ad altre tecnologie pulite e rinnovabili, il Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, e il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Bruno Tabacci, chiedono l’abolizione della carbon tax per rilanciare il carbone. E’ molto allarmante il fatto che esponenti di rilievo del Governo e del Parlamento non percepiscano l’urgenza di un’azione immediata per limitare drasticamente i combustibili fossili, fino a eliminarli. Gli effetti del riscaldamento globale sono ormai evidenti e palpabili, dallo scioglimento dei ghiacciai, alla siccità, ai fenomeni estremi (picchi di caldo o freddo, alluvioni, tornado). Ma i mutamenti climatici, dovuti all’aumento dell’effetto serra naturale provocato dalle emissioni inquinanti, innanzi tutto quelle di anidride carbonica, non sono ineluttabili, si possono rallentare e fermare, tagliando drasticamente i livelli di inquinamento. E qual è il ruolo dello Stato se non quello di disincentivare le tecnologie e i combustibili inquinanti e incentivare, invece, quelli puliti? Si può discutere su come rendere la carbon tax realmente efficace, anche sulla proposta del Ministero dell’Ambiente, ma certamente le posizioni del ministro Marzano e dell’on. Tabacci sono fuori dal protocollo di Kyoto ratificato dall’Italia, fuori dalle indicazioni della comunita’ scientifica internazionale, e fuori dal sentire della stragrande maggioranza della popolazione”.


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