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GUERRA DELL’ACQUA
IL WWF SODDISFATTO PER PRIMO STOP
A PROGETTO ACQUEDOTTO ABRUZZO-PUGLIA
Decisa la sospensione del progetto, un segnale importante per il Ministro Lunardi
WWF insieme ai cittadini dell’Abruzzo e della Puglia sconfigge la società AMP e convince le due regioni a schierarsi contro il progetto
www.wwf.it
Primo stop al mega-progetto di deportazione dei fiumi abruzzesi in Puglia, un’opera che ha scatenato una vera e propria “guerra dell’acqua”: questa mattina a L’Aquila, nel corso della riunione pubblica indetta dal Provveditorato alle Opere Pubbliche su richiesta del Ministero dell’Ambiente per raccogliere i pareri e le obiezioni al progetto della AMP -la captazione di 200-300 mc di acqua all’anno dai fiumi abruzzesi, Pescara, Sangro e Vomano, per trasferirli prima tramite acquedotti di circa 2 metri di diametro paralleli ai tre fiumi e poi tramite condotte sottomarine poste di fronte la costa abruzzese e molisana a 10 metri di profondità in Puglia- si è assistito alla vittoria del cittadini abruzzesi che si sono impegnati per la tutela della loro acqua e hanno bloccato un procedimento viziato dal punto di vista procedurale, di legittimità e di tutela ambientale.
E’ stata un’opposizione trasversale che ha visto sindaci, provincie, ATO, e vari consiglieri regionali sollevare vizi di legittimità a questo insensato progetto di privatizzazione dell’acqua e che ha visto la sospensione del procedimento per verifica dei numerosi rilievi opposti, tra cui, la mancanza di una valutazione d’incidenza ambientale.
Il WWF insieme ai vari comitati di cittadini sorti spontaneamente, ad Abruzzo social forum e altre associazioni ambientaliste si augura che questo folle progetto venga definitivamente bloccato e intende procedere affinchè l’opera di captazione, il cui impatto ambientale sarebbe devastante, venga definitivamente abbandonata e cancellata dalla lista delle Grandi opere previste dalla Legge Obiettivo.
Il WWF ricorda che la rete idrica pugliese ha perdite per circa il 50% per cui la metà dell’acqua abruzzese che verrebbe destinata a questa regione attraverso il mega-progetto previsto dalla Legge Obiettivo, si perderebbe immediatamente: reti colabrodo anche in Abruzzo dove le perdite salgono fino al 57% (record nazionale): “altro che opere faraoniche sottolinea il WWF – occorre investire subito in opere di manutenzione delle reti idriche delle due regioni, tappare le falle del sistema acquedottistico piuttosto che dare concessioni trentennali di un bene come l’acqua a società private che hanno dimostrato di avere a cuore i propri interessi piuttosto che quelli dei cittadini.
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