Anno 2 Numero 47 Mercoledì 26.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

IN PERICOLO LE BARRIERE CORALLINE:
WWF: "FORNISCONO UTILI PER 30 MILIARDI DI DOLLARI E SOSTENTAMENTO A MILIONI DI PERSONE"

Cristina Maceroni
www.wwf.it 

Un nuovo rapporto, finanziato dal WWF, mette oggi in guardia sullo stato di degrado in cui versano le barriere coralline, minacciando i quasi 30 miliardi di dollari di utili che questo ecosistema garantisce ogni anno in beni e servizi per l'economia mondiale, compresi il turismo, la pesca e la protezione delle coste.
Il rapporto, intitolato "L'economia del degrado delle barriere coralline mondiali", indica che questi ecosistemi, conosciuti a lungo per la loro immensa ricchezza biologica, sono anche di importanza cruciale per ragioni economiche, con un valore patrimoniale di circa 800 miliardi di dollari. Tuttavia, poiché circa il 60% delle barriere coralline mondiali nei prossimi 30 anni saranno perse definitivamente o saranno a rischio di distruzione, la conseguente diminuzione dell'occupazione, delle risorse alimentari e delle entrate - che in alcuni casi si avvicina al 75% - metterà in pericolo la vita di milioni di persone. Secondo questo rapporto saranno particolarmente danneggiati i paesi in via di sviluppo colpiti dalla povertà, nelle cui acque e localizzata la maggior parte delle barriere coralline. Le maggiori minacce per le barriere coralline sono il turismo di massa sconsiderato, lo sviluppo senza regole sulle coste, la pesca eccessiva, l'inquinamento proveniente dalla terraferma e lo sbiancamento dei coralli causato dai cambiamenti climatici.
"Questo rapporto sottolinea l'urgenza degli sforzi da fare per conservare le barriere coralline -afferma Simon Cripps, responsabile del Programma del WWF Internazionale sui Mari - Una buona gestione delle barriere costa, ma la perdita sarà sicuramente maggiore se i governi non riusciranno a ricavare più benefici economici ed ecologici da questi ecosistemi o riusciranno a stento a proteggerli".
Le barriere coralline hanno un ruolo fondamentale nel rifornire di proteine derivanti dai pesci più di un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo. 
Tuttavia il rapporto dimostra che l'aumento e l'industrializzazione della pesca hanno portato all'estinzione di molte specie di pesci che vivono vicino ai coralli, al punto che ora questa attività non è più redditizia. Ugualmente, nei paesi in cui le barriere coralline attraggono milioni di sommozzatori, il turismo sostenibile potrebbe diventare una fonte importante di reddito per la popolazione locale. Ma troppo spesso lo sviluppo turistico irresponsabile ha causato molti danni ai coralli, riducendone la produttività.
"Attualmente e protetto meno dell'1% della superficie dell'oceano, e non si conosce il grado di protezione delle barriere coralline mondiali", aggiunge Simon Cripps. "Il WWF sostiene che per aumentare la protezione delle barriere coralline, questi ecosistemi dovrebbero essere riconosciuti come aree marine protette, in cui le attività possono essere seguite più da vicino. Questo rapporto dimostra che siamo ormai arrivati al punto in cui i governi devono assumersi la responsabilità di gestire le loro coste, adottando misure drastiche che assicurino uno sviluppo a lungo termine delle importanti risorse biologiche e che contribuiscano ad allontanare la povertà".

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