|
IN PERICOLO LE BARRIERE CORALLINE:
WWF: "FORNISCONO UTILI PER 30 MILIARDI DI DOLLARI E SOSTENTAMENTO A MILIONI DI
PERSONE"
Cristina Maceroni
www.wwf.it
Un nuovo rapporto, finanziato dal WWF, mette oggi in guardia sullo stato di
degrado in cui versano le barriere coralline, minacciando i quasi 30 miliardi
di dollari di utili che questo ecosistema garantisce ogni anno in beni e servizi per l'economia mondiale, compresi il turismo, la pesca e la protezione
delle coste.
Il rapporto, intitolato "L'economia del degrado delle barriere coralline mondiali", indica che questi ecosistemi, conosciuti a lungo per la loro immensa
ricchezza biologica, sono anche di importanza cruciale per ragioni economiche,
con un valore patrimoniale di circa 800 miliardi di dollari. Tuttavia,
poiché circa il 60% delle barriere coralline mondiali nei prossimi 30 anni saranno
perse definitivamente o saranno a rischio di distruzione, la conseguente diminuzione dell'occupazione, delle risorse alimentari e delle entrate - che in
alcuni casi si avvicina al 75% - metterà in pericolo la vita di milioni di
persone. Secondo questo rapporto saranno particolarmente danneggiati i paesi in
via di sviluppo colpiti dalla povertà, nelle cui acque e localizzata la maggior
parte delle barriere coralline. Le maggiori minacce per le barriere coralline
sono il turismo di massa sconsiderato, lo sviluppo senza regole sulle coste, la
pesca eccessiva, l'inquinamento proveniente dalla terraferma e lo sbiancamento
dei coralli causato dai cambiamenti climatici.
"Questo rapporto sottolinea l'urgenza degli sforzi da fare per conservare le
barriere coralline -afferma Simon Cripps, responsabile del Programma del WWF Internazionale sui Mari - Una buona gestione delle barriere costa, ma la
perdita sarà sicuramente maggiore se i governi non riusciranno a ricavare
più benefici economici ed ecologici da questi ecosistemi o riusciranno a stento a
proteggerli".
Le barriere coralline hanno un ruolo fondamentale nel rifornire di proteine
derivanti dai pesci più di un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo.
Tuttavia il rapporto dimostra che l'aumento e l'industrializzazione della pesca
hanno portato all'estinzione di molte specie di pesci che vivono vicino ai
coralli, al punto che ora questa attività non è più redditizia. Ugualmente, nei
paesi in cui le barriere coralline attraggono milioni di sommozzatori, il turismo sostenibile potrebbe diventare una fonte importante di reddito per la
popolazione locale. Ma troppo spesso lo sviluppo turistico irresponsabile ha
causato molti danni ai coralli, riducendone la produttività.
"Attualmente e protetto meno dell'1% della superficie dell'oceano, e non si
conosce il grado di protezione delle barriere coralline mondiali", aggiunge
Simon Cripps. "Il WWF sostiene che per aumentare la protezione delle barriere
coralline, questi ecosistemi dovrebbero essere riconosciuti come aree marine
protette, in cui le attività possono essere seguite più da vicino. Questo
rapporto dimostra che siamo ormai arrivati al punto in cui i governi devono
assumersi la responsabilità di gestire le loro coste, adottando misure drastiche che assicurino uno sviluppo a lungo termine delle importanti risorse
biologiche e che contribuiscano ad allontanare la povertà".
|
|