Anno 2 Numero 77 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA”

Dai funghi il segreto per fabbricare la carta senza inquinare 

www.uniroma1.it

Roma, 29 settembre 2003 - Cosa hanno in comune i funghi e l'industria della carta? Fanno entrambi la stessa cosa ma per fini e in modi diversi: rimuovono la lignina dal legno per ottenere la cellulosa, materia prima per la fabbricazione della carta, ma anche nutrimento principale dei funghi.

Partendo da questa osservazione un gruppo di ricerca del Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” (d'Acunzo, Fabbrini, Galli, Gentili) ha proposto di utilizzare nella fabbricazione industriale della carta, un enzima prodotto dai funghi (la laccasi), per estrarre la cellulosa dal legno in modo naturale cioè senza l’impiego di sostanze inquinanti come il cloro o i suoi derivati, usate attualmente dalle industrie cartarie.
E’ stato osservato però che la laccasi non è in grado da sola di portare a termine il processo di disgregazione della lignina. Gli studi del gruppo de “La Sapienza” hanno documentato che sotto l’effetto ossidante di questo enzima, determinate molecole naturalmente presenti nel legno, riescono a completare efficacemente l'azione demolitiva della lignina, innescando una sorta di “autodegradazione” della sua struttura. 

L'azione disgregatrice che i funghi esercitano sul tessuto ligneo degli alberi morti è ben nota e documentata.
Il legno è un sofisticato materiale composito, costituito principalmente da due polimeri, cellulosa e lignina, associati fra di loro attraverso l'emicellulosa. La cellulosa è la base del metabolismo dei funghi, essendone la principale sorgente di carbonio e di energia. Per raggiungere la cellulosa del legno, i funghi devono rimuovere la lignina. La lignina è un polimero tridimensionale irregolare, che conferisce robustezza e protezione alla pianta. Nella sua struttura ricorrono unità fenoliche, ma soprattutto gruppi alcolici alifatici e benzilici. I funghi disgregano completamente la lignina ad acqua ed anidride carbonica, grazie all'azione ossidante e sinergica di tre enzimi secreti a tal scopo: Lignina perossidasi, Manganese perossidasi e Laccasi.

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