di
Paola Franz
Con
501 voti favorevoli, 5 contrari e 14 astensioni, il Parlamento
Europeo ha adottato la relazione dell'europarlamentare tedesco Wilhelm
Piecyk (PSE) sulle norme per il doppio scafo o una tecnologia equivalente per le petroliere.
Alla luce degli ultimi disastri ecologici delle due petroliere Erika
e Prestige (che circolava da più 26 anni), e del recentissimo
incidente avvenuto al largo delle coste svedesi che ha visto
coinvolta una nave cinese, sono state approvate dalla Commissione
per i Trasporti una serie di proposte indirizzate ad accelerare i
tempi di regolamentazione del trasporto di combustibile con
petroliere. I Parlamentari Europei hanno chiesto di accelerare la
messa al bando di alcune categorie di navi e di rendere valide le
nuove regole già dal 1° settembre 2003. Attualmente la maggior
parte delle petroliere utilizzate sono monoscafo, cioè vi è un
unico strato protettivo che separa il petrolio dall'ambiente
esterno, ciò vuol dire che in caso di incidente non esiste nessuna
barriera che impedisca la fuoriuscita del petrolio direttamente in
mare. Per avere un minimo di sicurezza questo tipo di navi deve
essere sostituito da altre munite di un doppio scafo. Le petroliere
monoscafo si suddividono in tre categorie: categoria 1, non
possiedono cisterne di zavorra di protezione intorno alle cisterne di
carico; categoria 2, la zona delle cisterne di carico è parzialmente protetta da cisterne di zavorra
segregata; categoria 3, hanno dimensione inferiore alle 20.000 tonnellate di portata
lorda (MARPOL). La
proposta della Commissione Europea si sviluppa nei seguenti punti
fondamentali: -
i prodotti petroliferi pesanti dovranno essere trasportati solo con
petroliere a doppio scafo; -
le petroliere di categoria 1 (tipo Erika e Prestige) non potranno più essere utilizzate dopo 23 anni di attività e
comunque non oltre il 2005; quelle
di categoria 2 (costruite fra il 1982 e il 1986) potranno circolare fino al 28° anno di attività ma non oltre il
2010; -
le petroliere della categoria 3, più piccole e spesso utilizzate nel traffico
regionale dovrebbero essere eliminate entro il 2010 anziché il 2015 come era stato
proposto; -
queste regole saranno estese anche alle petroliere che accedono a
terminali lontani dalla costa e a quelle che si ancorino nelle acque
territoriali degli stati membri; -
le petroliere di portata lorda inferiore alle 5000 tonnellate,
potranno circolare fino al 2008 per non compromettere
l'approvvigionamento petrolifero dei Paesi della Comunità
Europea. Per
le petroliere monoscafo munite di un dispositivo di protezione
contro il ghiaccio, che circolano nelle regioni più settentrionali
dell'Unione (Mar Baltico), è stato previsto un periodo transitorio
di due anni. Il
relatore Wilhelm Piecyk ha affermato che il Parlamento Europeo ha il
dovere di salvaguardare l'ambiente, i cittadini europei e coloro che
lavorano nei settori del turismo e della pesca. I parlamentari hanno
ribadito l'importanza di far circolare in mare petroliere costruite
secondo seri e solidi criteri da cantieri navali europei che diano
maggiori garanzie rispetto agli economici cantieri coreani, anche se
ciò comporterà costi più elevati. |