Anno 2 Numero 58 Mercoledì 14.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

AL VIA I LAVORI DEL MOSE. LA LIPU: INUTILE E DANNOSO

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Un’opera inutile, che non salverà Venezia dalle maree. E dannosa, perché causerà la devastazione di ambienti lagunari e litoranei riconosciuti di importanza comunitaria dalle direttive europee. La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) prende posizione alla vigilia dell’arrivo a Venezia del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che domani “poserà la prima pietra” del colossale sistema di dighe mobili, il Mose, che nelle intenzioni del Consorzio Venezia Nuova dovrebbe salvare Venezia dalle acque. "Il Mose – spiega Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura della LIPU – non salverà affatto, come comunemente si ritiene, la città lagunare dall’insidia dell’acqua alta perché la maggior parte delle maree che si verificano a Venezia è inferiore ai 110 centimetri, calcolati sul livello del mare. Il Mose entrerà invece in azione proprio in caso di maree superiori a 110 centimetri". Inoltre, prosegue Celada, "appare dubbia la capacità del Mose stesso di rispondere nella realtà a un evento di marea eccezionale. Se si dovesse infine verificare il forte innalzamento del livello del mare provocato dai cambiamenti climatici, il Mose sarebbe in funzione di continuo e impedirebbe il necessario ricambio idrico tra il mare e la laguna". Preoccupante è anche l’impatto sull’ambiente, per il quale, ricorda la LIPU, la Commissione Nazionale per la valutazione di Impatto Ambientale ha già espresso parere negativo. E i lavori non risparmieranno siti naturalistici tutelati anche dalla Direttiva europea Habitat. "Parte dell’Oasi LIPU di Ca’ Roman – prosegue Celada - verrà distrutta dai lavori del Mose, che prevedono la realizzazione di una conca di navigazione per il passaggio delle navi proprio nella parte più preziosa dal punto di vista naturalistico. Ciò è inaccettabile e in contrasto con la Direttiva europea che invece lo tutela come Sito di Importanza Comunitaria". Il Mose non rispetta i criteri di “sperimentabilità, gradualità e reversibilità” previsti dalla legge, il Mose aggraverà la gravissima condizione di squilibrio ed erosione di Venezia e la sua laguna, che ogni anno si vede risucchiare dal Mare Adriatico un milione di metri cubi di sedimento e che condanna Venezia a una progressiva distruzione. Secondo la LIPU esistono alternative al Mose efficaci e sostenibili, in grado di difendere la città dalle acque alte e di riequilibrare e risanare da subito la laguna. La LIPU annuncia infine l’adesione ufficiale al comitato “Salvare Venezia con la Laguna” formato da altre associazioni ambientaliste che si stanno battendo contro il progetto Mose.

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