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JURASSIC PARK IN ASPROMONTE, LA LAV
PRESENTERÀ UNA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO: ANIMALI DETENUTI, CON SOLDI PUBBLICI, IN CONDIZIONI INIDONEE ALLA LORO NATURA FINO A CONDANNARLI A
MORTE
Sulla vicenda dell’incredibile zoo con animali esotici costruito, con i soldi della Regione Calabria, in cima ad una montagna innevata dell’Aspromonte, interviene la LAV annunciando di aver dato mandato ai propri legali di denunciare i responsabili della struttura per violazione dell’articolo 727 del codice penale (relativo al maltrattamento di animali), per aver costretto gli animali in condizioni inidonee alla loro natura e tali, così come cita il Codice, da averne causato sofferenza e morte.
La LAV sottolinea, infatti, che la struttura sembrerebbe essere stata posta sotto sequestro solo per violazioni della normativa relativa allo smaltimento dei liquidi reflui e sulle concessioni edilizie, mentre nulla sembra essere stato rilevato in tema di maltrattamento di animali. In questi giorni invece, anche a seguito di alcune iniziative parlamentari, si è appreso che il lager con temperature siberiane fornito dalla Regione Calabria a pappagalli ed altri animali tropicali, sarebbe stato interessato da una consistente moria di animali causata dal freddo e dall’inesperienza del personale addetto. Molti animali sarebbero inoltre fuggiti, come i tucani ed alcuni pappagalli, andando incontro, anche questi, a sicura morte.
“Riteniamo che vi siano abbastanza elementi affinché la Regione Calabria avvii una azione risarcitoria contro chi, con soldi pubblici, ha causato questa strage di animali e si costituisca parte civile nel processo che sarà intentato dalla Procura reggina e che verrà integrato, grazie alla denuncia della LAV, anche dal maltrattamento di animali”, ha dichiarato Giovanni Guadagna, responsabile nazionale LAV settore Zoo.
Le cime dell’Aspromonte però, una volta esplosa la polemica su questo zoo, devono avere congelato non solo gli animali ma anche la scoppiettante reattività degli esponenti politici della Regione Calabria che si erano resi responsabili di farneticanti dichiarazioni relative ad improbabili sviluppi turistici che il lager per animali esotici doveva apportare. Ora, in Aspromonte, sembrano essersi dati tutti alla latitanza.
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