Anno 2 Numero 75 Mercoledì 10.09.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

CACCIA ALLE BALENE: GREENPEACE ARRIVA IN ISLANDA CON LA “RAINBOW WARRIOR” E FA UN’OFFERTA AL GOVERNO


www.greenpeace.it

Roma, 05/09/03 - E’ arrivata in Islanda la nave ammiraglia di Greenpeace, la
“Rainbow Warrior”, in seguito alla decisione del governo di riprendere la caccia alle balene. In una conferenza stampa, tenutasi questa mattina a bordo della nave, ormeggiata a Reykjavik, l’associazione ambientalista ha offerto al governo un’opportunità di salvare la propria reputazione e allo stesso tempo le balene:

“Greenpeace chiederà ai propri sostenitori, 2,8 milioni di persone in tutto il mondo, di visitare l’Islanda e scegliere l’ecoturismo, in cambio il governo deve fare marcia indietro sul progetto di cacciare 38 balenottere minori, dichiarare che non riprenderà più in alcun modo la cosiddetta “caccia scientifica” e aderire al bando internazionale sulla caccia alle balene” sostiene Domitilla Senni, direttore di Greenpeace.

Il fatto che l’Islanda voglia giustificare come “scientifica” questa caccia è un suicidio dal punto di vista economico. Attualmente il “whale watching” è il cuore di un’industria dell’ecoturismo che è, nel paese nordico, seconda solo alla pesca.
Operano nel paese 12 compagnie di “whale watching” per un giro d’affari di 8,5 milioni di dollari nel 2001: i turisti sono principalmente tedeschi e americani, seguiti da inglesi, svedesi e danesi. Greenpeace sottolinea come siano già molti i turisti che stanno cancellando i viaggi in Islanda a causa della caccia alle balene. 
Il giro d’affari della caccia alle balene negli anni 1986-’89, anno nel quale è stata bloccata, è stato di appena 3-4 milioni di dollari.
“Non si capisce a chi debbano vendere la carne ed il grasso di balena, visto che anche in Giappone il mercato è in crisi- si domanda Senni il fatto che questi grandi mammiferi marini vadano cacciati per salvaguardare gli stock di merluzzi non ha poi basi scientifiche”
La “Rainbow Warrior” si è battuta contro la caccia alle balene in Islanda nel suo viaggio inaugurale, nel 1978, quando la balenottera azzurra, il più grande mammifero al mondo, era sull’orlo dell’estinzione. Oggi 7 dei 13 grandi cetacei sono in pericolo, mentre gli altri si stanno riprendendo dal precedente sovrasfruttamento.
Lo scopo del tour della nave in Islanda, che inizia domani, è il dialogo con la popolazione locale ed il sostegno alla pressione che già esiste nel paese contro la caccia. Se la reazione internazionale non si facesse sentire, la caccia commerciale alle balene rischierebbe di riprendere su larga scala.

 

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