Anno 2 Numero 59 Mercoledì 21.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 


GIORNATA MONDIALE DELLA DIVERSITA' BIOLOGICA

L'UNEP, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, ha proclamato il 22 
maggio quale "Giornata Internazionale della Diversità Biologica" allo 
scopo di diffondere le conoscenze e la consapevolezza dei temi relativi 
alla biodiversità.
Per questa giornata del 2003, anche in relazione agli argomenti discussi 
nel Summit di Johannesburg, è stato scelto di celebrare il tema 
"Biodiversità e sollievo della povertà- sfide per uno sviluppo sostenibile."

Il concetto è chiaramente espresso dalle parole che Kofi Annan ha 
pronunciato per l'occasione "La diversità biologica è fondamentale per 
l'esistenza umana e svolge un ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile e 
nella eradicazione della povertà. La biodiversità sostiene milioni di 
persone con mezzi di sussistenza, aiuti per assicurare la sicurezza dei 
cibi, ed è una ricca risorsa sia per la medicina tradizionale che per la 
moderna farmaceutica."
La Convenzione sulla Diversità Biologica, firmata a Rio de Janeiro nel 1992 
da più di 150 Paesi del Mondo, ha 3 obiettivi principali:
1. la conservazione della diversità biologica;
2.l'uso sostenibile delle sue componenti;
3. la ripartizione giusta ed equa dei vantaggi derivanti dallo 
sfruttamento delle risorse genetiche.
La Convenzione è entrata in vigore nel 1994 ed è stata ratificata da 186 
Paesi. La ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica da parte 
dell'Italia (Legge n. 124 del 14 febbraio 1994) implica la trasformazione 
dei principi e degli obblighi della Convenzione in leggi nazionali.
L'attuazione della Convenzione nello Stato italiano compete al Ministero 
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Conservazione della 
Natura, in qualità di punto nazionale di riferimento (National Focal Point).

Il Summit di Rio nel 1992 aveva posto l'accento sugli aspetti ambientali 
dello Sviluppo Sostenibile. Nel 2002, al Summit di Johannesburg, i governi 
si sono ritrovati a tracciare un bilancio sullo stato del pianeta e sulle 
ricadute che il processo di globalizzazione degli ultimi dieci anni ha 
avuto sulla definizione e attuazione delle politiche di sviluppo 
sostenibile. Sono state affrontate in modo prioritario le problematiche 
sociali ed economiche. Tre sono le questioni chiave su cui si concentra 
l'attenzione del Piano di Azione che ne è scaturito: lotta contro la 
povertà, consumi sostenibili e protezione e recupero degli ecosistemi 
(lotta alla deforestazione e alla desertificazione), mentre diversi sono i 
temi trasversali affrontati negli incontri preparatori del vertice: acqua, 
energia, salute, agricoltura, biodiversità.

Nel corso dei lavori è emersa l'importanza che i governi hanno dato alle 
partnership pubblico-private ed al loro ruolo, ritenuto fondamentale, nel 
futuro dello sviluppo sostenibile.

Il Presidente Prodi ha annunciato che nella primavera del 2003 il 
Consiglio europeo rivedrà la strategia europea sullo Sviluppo Sostenibile, 
mirando a modelli di consumo e di produzione sostenibili.

L'ENEA ha da sempre seguito le tematiche emergenti ed innovative, in 
particolare quelle legate alle Convenzioni Globali (Biodiversità, 
Cambiamenti Climatici, Lotta alla Desertificazione) sulla base degli 
impegni formali assunti in sede internazionale nell'ambito delle 
Convenzioni delle Nazioni Unite.
In particolare, nell'ambito dell'Unità Tecnico-Scientifica BIOTEC, le 
attività del "Gruppo Biodiversità" sono volte alla definizione di progetti 
innovativi di sviluppo, fondati sulla valorizzazione delle componenti di 
biodiversità a livello locale.



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