Anno 2 Numero 66 Mercoledì 09.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

ANCHE IN IRAQ LE PREVISIONI BIOMETEOROLOGICHE
AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO AGRICOLO

L’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBIMET-CNR) coordina un progetto per la ricostruzione della rete agrometeorologica nell’Iraq del Nord. Un programma delle Nazioni Unite che, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, potrebbe estendersi anche in altre aree del Paese

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A tre mesi dalla fine del regime di Saddam Hussein, l’Iraq è ancora teatro di guerriglia. Ma nonostante gli attentati sono moltissimi i programmi avviati per risollevare le sorti della popolazione irachena. Tra questi anche un’importante iniziativa in cui è coinvolto l’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze (IBIMET-CNR), che ha offerto il suo supporto scientifico e tecnico per la ricostruzione di una rete agrometeorologica tesa a migliorare la produttività del Nord del Paese (unità di Dohuk, Erbil e Sulaimaniyah) e in seguito anche del resto dell’Iraq. 
“Si tratta di un programma ambizioso – spiega Francesco Sabatini, che cura i corsi di formazione nei paesi in via di sviluppo per l’IBIMET-CNR – dato che nell’Iraq del Nord le necessità sono enormi e molte infrastrutture devono essere ricostruite”. È in questo ambito che, con il programma “OIL FOR FOOD” F.A.O. DP VI del 1999, l’Istituto del CNR ha contribuito a razionalizzare la gestione dell’acqua e dell’irrigazione. 
“Quando l’attività è partita - continua Eleonora Cossi, che cura il settore di comunicazione dell’IBIMET – nella zona coperta dal Progetto erano in funzione solo 6 stazioni meteorologiche, tutte dell’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale) e dipendenti da Bagdad. In seguito, queste sono state integrate da una rete agrometeorologica composta da 22 stazioni tradizionali, 34 pluviometriche e 15 meteorologiche automatiche, di cui l’IBIMET deve garantire l’efficienza”. In questo modo gli esperti saranno in grado di individuare le coltivazioni più adatte al tipo di terreno e di identificare i tempi di semina più appropriati, a tutto vantaggio della produttività agricola.
Un altro aspetto interessante del programma per l’Iraq riguarda la formazione di personale locale. L’IBIMET, infatti, è stato riconosciuto dall’OMM come “Regional Meteorological Training Centre for the VI Region” e in questa veste organizza corsi internazionali di formazione per i Paesi in via di sviluppo. “Il nostro scopo – conclude Francesco Sabatini - è quello di promuovere, come già è stato fatto in Barhein, Iran e Marocco, corsi di formazione sull’uso di queste stazioni meteorologiche, per consentire alla popolazione irachena di iniziare a rendersi indipendente e dare un nuovo impulso allo sviluppo del Paese”. 


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