Anno 2 Numero 65 Mercoledì 02.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

INCENDI: TEMPI DIFFICILI PER I PIROMANI


I ricercatori del Servizio di Prevenzione e Protezione del CNR di Padova hanno elaborato una nuova tecnica - basata sull'identificazione dei composti minori dei prodotti infiammabili – che permetterà di risalire con maggiore precisione alle cause degli incendi, anche a distanza di mesi, facilitando l’individuazione di quelli dolosi. Un metodo sperimentato già con successo in oltre 80 casi.

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I piromani sono avvisati: da oggi sarà più facile stabilire le origini dolose di un incendio. Il merito è dei ricercatori del Servizio di Protezione e Prevenzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Padova, che hanno messo a punto un innovativo sistema per rilevare tracce di infiammabili nei residui di materiale incendiato.
Questa nuova tecnica consente di risalire ai composti minori presenti nei liquidi infiammabili, permettendo di capire se nell’incendio vi sono sostanze che facilitano la combustione, quali benzina, gasolio o altro. Un’analisi che sostituisce quella tradizionale, basata sull'identificazione del piombo, o dei componenti leggeri contenuti negli acceleranti della combustione: “La tecnologia che abbiamo elaborato – spiegano Rocco Rella e Alberto Sturaro, ricercatori del CNR di Padova – presenta numerosi vantaggi rispetto a quella consueta: i composti minori sono infatti numerosi e permettono quindi un'analisi più mirata delle reali cause dell’incendio; inoltre queste sostanze, a differenza del piombo, restano adsorbite ai residui carboniosi per parecchio tempo, rendendo possibile l’individuazione delle cause anche a distanza di mesi”.
Se si considera poi che l'analisi in laboratorio non richiede una grande quantità di campione residuo dell’incendio e neppure l’uso di solventi, si capisce come questo sistema sia decisamente più funzionale e sensibile rispetto al precedente.
I ricercatori del CNR si sono avvalsi di una tecnica chiamata TCT-GC-MS, che unisce il dissorbimento termico con trappola criogenica (TCT), la gas-cromatografia (GC), e la spettrometria di massa (MS) e che ha permesso di effettuare oltre 80 indagini su altrettanti casi di incendio nell'arco di cinque anni, con risultati più che soddisfacenti. Tanto che in più di un'occasione incendi non ben attribuibili a seguito di analisi di tipo tradizionale sono stati giudicati invece dolosi grazie al nuovo sistema.


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