Anno 2 Numero 65 Mercoledì 02.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

BAGNI SICURI SULLA COSTIERA DI AMALFI 
CON IL MANGIALIQUAME

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha messo a punto e brevettato un sofisticato dispositivo che depura il mare dai liquami e permette l’instaurarsi di complesse catene alimentari che arricchiscono l’ecosistema circostante. L’innovativo strumento, ideato e sperimentato nell’ambito del Progetto Finalizzato Biotecnologie del CNR in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Rapallo, è divenuto un prodotto commerciale ed è stato inaugurato oggi sulla Costiera Amalfitana, presso il comune di Atrani (Salerno)

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Da quest’estate i bagnanti di Atrani, in Costiera Amalfitana, potranno tuffarsi tranquilli in un mare ancora più cristallino e libero dai liquami inquinanti. A permetterlo sarà un innovativo dispositivo di depurazione, soprannominato mangialiquame, brevettato dal CNR in collaborazione con il Comune di Rapallo e inaugurato oggi ad Atrani.
Il MUDS – Marine Underwear Depurator System, nome scientifico dello strumento - è un esempio di biotecnologia “povera”, cioè a basso costo. È costituito infatti, da una semplice vasca di filtrazione di 4x3 metri sorretta da un traliccio in acciaio posta al di sopra di uno scarico fognario: i liquami, che risalgono verso la superficie a causa della loro minore densità rispetto all’acqua marina, sono costretti ad attraversare questo “letto percolatore”, composto di sfere di plastica e spugne sintetiche che creano dei passaggi obbligati per le acque reflue, entro i quali milioni di microrganismi provvedono alla loro biodepurazione. “Il prototipo – spiega Marco Giovine, della Direzione del Progetto Finalizzato Biotecnologie del CNR di Genova - favorisce una biodepurazione del refluo in ambiente marino e rappresenta quindi un significativo successo per chi crede nell’applicazione delle biotecnologie per la difesa dell’ecosistema”.
Il mangialiquame - che nella costiera Amalfitana trova la sua prima installazione operativa - garantisce una considerevole salvaguardia dell’ambiente marino: “Determina infatti – come precisa Giovine - l’abbattimento della sostanza organica attraverso gli innumerevoli microrganismi che s’insediano nelle unità filtranti e favorisce la nascita di una catena alimentare complessa, che vede al suo vertice svariate specie ittiche, spesso anche di pregio”.
Il sistema è stato inventato da Riccardo Cattaneo-Vietti, Umberto Benatti, Carlo Cerrano (Università di Genova), Giorgio Bavestrello (Università di Ancona) e Marco Giovine (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Genova)


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