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ANIMALISTI
ITALIANI/PeTA
OGGI APERTURA GENERALE DELLA CACCIA: IL PRIMO MORTO DURANTE UNA BATTUTA DI CACCIA ALLA LEPRE. IN PERICOLO DI VITA BAMBINI, TURISTI E MILIONI DI
ANIMALI
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Roma, 21 settembre 2003 - “Sono trascorse soltanto poche ore dall’apertura generale della caccia” – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani/PeTA – “e già abbiamo la prima vittima. Infatti, un pensionato di 72 anni a Viterbo, durante la battuta di caccia alla lepre è precipitato in un burrone per un malore improvviso.
Dal primo settembre sono almeno quattro i morti e 7 i feriti per caccia; nella precedente stagione venatoria ci sono stati ben 47 morti e 85 feriti tra bambini, escursionisti, turisti e cacciatori mentre, nel 2001/2002 il bilancio è stato di 172 incidenti di cui 44 morti, 35 feriti e 7 invalidi.
Un giro d’affari di 3 miliardi di euro che non giustifica centinaia di vittime innocenti. La caccia richiede una mobilitazione generale tra medici, veterinari e forze di polizia di cui 6.000 sono guardie venatorie. Sono invece circa 2 milioni i cani da caccia che rischiano di essere feriti insieme a tutte le persone che ogni anno rimangono coinvolte.
Nonostante il 72% degli Italiani, secondo il sondaggio ABACUS, sia favorevole all’abolizione della caccia, in parlamento ci sono in discussione nove proposte di legge che prevedono l’allungamento del calendario venatorio, la depenalizzazione dei reati venatori, l’aumento del numero delle specie cacciabili e la riapertura della caccia nei parchi, gli unici rifugi per animali stremati, sopravvissuti alla siccità e agli incendi di quest’estate.
Sono 150 milioni gli animali selvatici uccisi per ogni stagione venatoria, malgrado la forte diminuzione del numero di cacciatori che, in 12 anni, si è più che dimezzato, passando da 1milione e mezzo degli anni ’90 a circa 700.000 attuali.
Un attività dunque che i giovani rifiutano e che è destinata ad estinguersi.”
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