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L’UNICEF IN AZIONE IN TUTTO L’IRAQ PER VACCINARE MILIONI DI BAMBINI CONTRO POLIO E MORBILLO
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In questi giorni l’UNICEF è mobilitato in tutto l’Iraq per vaccinare contro la poliomielite e per sostenere una campagna intensiva di vaccinazioni contro il morbillo, una malattia che si diffonde rapidamente tra le popolazioni di sfollati e che uccide più bambini che ogni altra malattia; finora sono stati vaccinati oltre un milione di bambini e la campagna prosegue a pieno ritmo con l’obiettivo di immunizzare 4 milioni di bambine e bambini. Per cinque giorni, più di 14.000 operatori medico-sanitari si recano di casa in casa, cercando di raggiungere anche le zone più isolate.
Le campagne di vaccinazione sono portate avanti grazie allo sforzo congiunto del Ministero della Sanità iracheno, dell’UNICEF, dell’OMS e della Mezzaluna Rossa.
L’UNICEF ha predisposto centinaia di tonnellate di aiuti umanitari in Iraq, compresi medicinali (è stato anche inviato via mare oltre mezzo milione di dosi di vaccino contro il morbillo), alimenti ad alto valore nutritivo per i bambini, mezzi per facilitare l’accesso all’acqua e altri generi di prima necessità, nel quadro del più ampio sforzo profuso dalle agenzie ONU per affrontare un’eventuale crisi umanitaria.
E’ stato inoltre confermato che tutto il personale dell’UNICEF - quasi 300 persone tra internazionale e nazionale – rimane in Iraq e continua a lavorare incessantemente affinché tutti i bambini iracheni vengano vaccinati, ricevano un’alimentazione adeguata e abbiano accesso a fonti d’acqua sicure e servizi igienici appropriati e a un’istruzione di base di qualità, oltre agli uffici già operativi nel centro sud e nel nord dell’Iraq, l’UNICEF ha aperto in questi giorni un ufficio a Bassora per accelerare la distribuzione degli aiuti.
Il programma UNICEF per lo scorso anno, pari a 10,05 milioni di dollari, è stato finanziato solo per 5,49 milioni di dollari; la quota principale dei fondi proviene dall’ECHO (contributi per le emergenze umanitarie dell’Unione Europea) e dal Governo olandese, cui seguono, tra i Comitati nazionali per l’UNICEF, il Comitato olandese, quello norvegese e il Comitato italiano.
In Iraq, afferma l’UNICEF, un bambino su otto muore prima di aver raggiunto il quinto anno di vita; un quarto nasce sottopeso; un terzo dei bambini è malnutrito; un quarto dei bambini in età scolare non va a scuola.
L’UNICEF Italia ha già inviato un contributo straordinario di 500.000 euro per i programmi UNICEF in Iraq. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario 894.000/01, Intesa BCI ag.11 Roma, ABI 03069 CAB 05063, intestati a UNICEF-Italia, causale "per i bambini iracheni”, o con carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000.
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