Agenzia di Stampa

Anno 2 Numero 54 Mercoledì 16.04.03 ore 23.45

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Direttore Responsabile Guido Donati

   

LA SARS

 

 

di Paola Franz

Il primo caso di SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Severa) sarebbe stato evidenziato il 16 novembre 2002 nella provincia cinese del Guandong. Dopo essersi sviluppata in Cina la malattia è stata riscontrata anche in Vietnam, ad Hanoi il 26 febbraio 2003. In questo caso l'uomo presentava i seguenti sintomi: febbre alta, tosse secca, dolori muscolari, mal di gola. Nei giorni seguenti i sintomi respiratori sono peggiorati fino ad arrivare alla necessità della ventilazione assistita. Il quadro clinico coincide proprio con i sintomi di questa malattia: febbre con temperatura superiore a 38°, accompagnata, talora, da brividi, cefalea, malessere, dolori muscolari, eruzioni cutanee e diarrea. A volte in questa prima fase vi può essere già una leggera sintomatologia respiratoria che peggiora rapidamente nei successivi 4-5 giorni.

L'incubazione della SARS è in genere di 2-7 giorni, raramente può arrivare fino a 10. All'inizio della malattia vi è una diminuzione dei linfociti, i globuli bianchi possono essere diminuiti o normali, in fase avanzata la metà dei pazienti presenta diminuzione dei leucociti e delle piastrine. Nella maggior parte dei pazienti nella fase respiratoria, la radiografia toracica presenta alterazioni che si evolvono rapidamente nei polmoni, ma in alcuni casi può risultare negativa. Dalle osservazioni fatte finora sui pazienti malati, la maggior parte dei casi riguarda persone, precedentemente sane, tra i 25 e i 70 anni. Secondo alcuni il contagio avverrebbe per via aerea, quindi la diffusione sarebbe molto ampia, secondo altri, invece, avverrebbe attraverso i liquidi organici emessi con gli starnuti e i colpi di tosse, con un rischio di diffusione minore, sono, comunque, da ritenersi a rischio gli oggetti che sono venuti in contatto con secrezioni del paziente. Finora le percentuali di guarigione sono dell'80-90% senza terapia, solo nell'5-10% dei casi l'andamento si presenta in modo più grave e richiede terapie importanti. La percentuale della mortalità è del 4% circa, ed è superiore nelle persone che presentavano già altre patologie. La SARS sembra essere causata da un nuovo virus a RNA appartenente ai Coronavirus. Di questo genere fanno parte 3 gruppi:

- Gruppo 1, virus umani, felini, canini, suini
- Gruppo 2, virus umani, bovini, suini, dei roditori
- Gruppo 3, virus aviari

I Coronavirus sono la causa più frequente, con i Rhinovirus, del comune raffreddore. Negli animali possono causare malattie anche molto gravi quali le infezioni intestinali nei suini e nei bovini e la peritonite infettiva nei felini. Dallo studio molecolare sembra che il virus della SARS sia simile a quelli che si riscontrano nei bovini e nei topi. Non esiste ancora una terapia specifica per questo virus. I casi accertati finora sono stati riscontrati nei seguenti paesi: Cina, Canada, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Vietnam, Thailandia, Malesia. Il rischio che altri paesi siano interessati da questa epidemia è alto a causa della facilità di spostamento, l'OMS ha indicato misure restrittive per quanto riguarda i viaggi nei paesi a rischio suggerendo di evitarli se non sono indispensabili.

 

 

 

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