Anno 2 Numero 67 Mercoledì 16.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Lotta al dolore pediatrico: la forte sofferenza segna il ricordo del bambino per lungo tempo

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Il controllo del dolore costituisce un tema di notevole rilevanza sanitaria, al quale negli ultimi anni è stata dedicata particolare attenzione, al punto da proclamare, ogni anno nel mese di maggio una giornata dedicata al sollievo. In ambito pediatrico l’Ospedale Bambino Gesù ha approfondito il tema della lotta al dolore nei bambini realizzando delle apposite Linee guida per chi si trova a gestire situazioni antalgiche croniche oppure conseguenza di patologie tumorali, o ancora, per circoscrivere al massimo l’esperienza del dolore nei neonati, che possono portarne le ripercussioni per il resto della vita. La sensibilizzazione sull’idea della terapia del dolore segue un periodo di intensi studi e ricerche in materia. 

È ormai certo, infatti, che il neonato senta dolore e che ne porti memoria per lungo tempo, dato che fin dalla nascita possiede tutte le componenti anatomiche e funzionali necessarie per la percezione di stimoli dolorosi e data la scarsa maturità delle fibre discendenti di inibizione. La più recente letteratura scientifica sull’argomento ha confermato che le complicanze determinate a breve termine da ripetute procedure dolorose portano ad un aumento della morbilità e della mortalità e ad un aumento del rischio di alterazioni della struttura cerebrale: è infatti provato che la sofferenza fisica procura danni in quanto, alterando il flusso cerebrale, comporta un aumentato rischio di emorragie intraventricolari e leucomalacia periventricolare. Non meno rilevanti gli effetti a lungo termine che il dolore provoca sul neonato: una più alta incidenza di somatizzazione, disturbi del sonno e dell’alimentazione, disordini emozionali e psichiatrici. 

Alla luce di queste nuove conoscenze il problema del dolore è diventato quanto mai attuale, soprattutto nell’ottica di fornire al piccolo paziente ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale, sottoposto a ventilazione meccanica e a ripetute procedure invasive e dolorose, un’adeguata analgesia, non solo per il controllo della malattia, ma anche per la ricerca del benessere globale del neonato.

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