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Anno 2 Numero 46 Mercoledì 19.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

FASCITE PLANTARE

 

di Paolo Ronconi

DEFINIZIONE ED EZIOLOGIA
La fascite plantare è un'infiammazione della fascia plantare, struttura che si origina dal calcagno fino a raggiungere le dita del piede, che ha il compito di sostenere la volta plantare.
L'eziologia delle fasciti è multifattoriale: microtraumatica, posturale; possono essere associate a presenza di spina calcaneare

DIAGNOSI
La diagnosi è clinica ed integrata dall'esame radiologico, ecografico e dalla RMN.

TERAPIA CONSERVATIVA 
Grande parte dei pazienti affetti da questa patologia ottengono una guarigione completa grazie ad un trattamento conservativo quale: 

  • terapia fisica ( ipertermia,tecarterapia, ultrasuoni) 

  • terapia farmacologica anti-infiammatoria 

  • taping funzionali 

  • plantari con scarico elettivo 

  • esercizi di stretching della fascia plantare

TRATTAMENTO CHIRURGICO 
I casi che non beneficiano del trattamento conservativo, si possono giovare della terapia chirurgica.

TECNICA TRADIZIONALE 
I casi ribelli alla terapia conservativa, è possibile effettuare un intervento chirurgico mirato al release della fascia plantare, all’asportazione della borsa sottocalcaneare, ed all’eventuale asportazione della spina calcaneare. Purtroppo, questo procedimento richiede 3-6 settimane di assenza di carico, seguito da altre 2 settimane di carico parziale. 

TRATTAMENTO ENDOSCOPICO 
Il trattamento endoscopico delle fasciti plantari croniche, associate o meno alla spina calcaneare, rappresenta sicuramente un procedimento innovativo. Eseguita per la prima volta da Barrett e Day nel 1991, questa tecnica è di grande vantaggio in una società in cui la riduzione dei tempi di degenza e di recupero sono sempre più importanti. 
La tecnica endoscopica permette di realizzare, grazie ad una strumentazione adeguata, un release della porzione mediale della fascia plantare, mediante due piccoli fori nella regione calcaneare mediale e laterale. L'anestesia è locale ed al paziente viene concesso il carico immediato per mantenere in tensione la fascia plantare ed evitare la formazione di aderenze post-chirurgiche. 
In 7 giorni il paziente riprende l'utilizzo della scarpa da jogging ed in 3 settimane torna alle attività lavorative e sportive. 
Presso il nostro centro di chirurgia del piede, l'applicazione di tale metodica è relativamente recente, tuttavia il miglioramento e la completa regressione della sintomatologia dolorosa riferita dai nostri pazienti ed il rapido recupero post-operatorio, ci inducono a ritenere tale tecnica estremamente soddisfacente. 

 

 


spina calcaneare

 

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