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Anno 2 Numero 44 Mercoledì 05.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

La sindrome di Morton                                           

 

di Paolo Ronconi

DEFINIZIONE ED EZIOLOGIA 

La Sindrome di Morton, una delle cause di metatarsalgia, e' caratterizzata da una alterazione degenerativa di uno o piu' nervi intermetatarsali plantari. Tale sindrome viene considerata di tipo Canalicolare, ad eziologia multifattoriale. Il sintomo neurologico e' stato descritto per la prima volta da un inglese, Durlacher, nel 1845, ma la malattia fu attribuita succesivamente a TG Morton di Philadelphia, che descrisse nel 1876 di ” una peculiare affezione dolorosa della quarta articolzione metatarso-falangea”
Comunemente, il neuroma compare nello spazio tra le teste del terzo e del quarto metatarso ma può essere riscontrato in altri spazi intermetatarsali e anche bilateralmente. Spesso, e' associato a patologia retro-avampodalica (alluce valgo, piede pronato,ecc) e quasi sempre e' secondario ad uno squilibrio biomeccanico del piede. 
Alla luce delle più recenti ricerche possiamo ipotizzare che la Sindrome di Morton rappresenti, in alcuni casi,un indicatore clinico di una condizione abiotrofica e degenerativa dei nervi periferici. 

DIAGNOSI

La diagnosi viene fatta dopo un'accurata valutazione clinico-strumentale: 

SINTOMATOLOGIA DOLOROSA

Dal punto di vista clinico tipica è la caratteristica del dolore accusato dal paziente: la localizzazione ( in corrispondenza del terzo spazio intermetatarsale), la necessita' di togliersi le scarpe ed il relativo benessere nel camminare scalzi. I test diagnostici: 
Il test dell'apprensione messo in evidenza da una manovra di costrizione dell'avampiede. Il test e' positivo se compare dolore. 
Il test dell'indice si individua con l'indice il neuroma tenendo serrate le teste metatarsali. Il test e' positivo se si accusa dolore alla digito-pressione e se si ha la sensazione che qualcosa scatti sotto il dito ( Mulder's click). 
Per confermare la diagnosi, sottoponiamo di routine i nostri pazienti ad esame ecografico comparativo dell'avampiede, con due scansioni per ogni spazio intermetatarsale. Con questa metodica e' anche possibile evidenziare neuromi di Morton asintomatici concomitanti.( vedi: La sindrome di Morton. Valutazione ecotomografica . P.Ronconi e S.Giannini, CHIR. DEL PIEDE 1992; 16:409-16) 

TRATTAMENTO 

Evidenziata la patologia, in base alla sintomatologia dolorosa, all'associazione con altre patologie, ed in base alla grandezza del neuroma, si sceglie il trattamento. Il protocollo terapeutico prevede l’adozione di trattamenti conservativi prima della terapia chirurgica. 

Plantari 
Fisioterapia 
Alcolizzazione 
Sezione del legamento intermetatarsale per via endoscopica associata ad alcolizzazione 
Asportazione del neuroma . 

TRATTAMENTO INCRUENTO 

La maggior parte dei nostri pazienti e' stata trattata in primo tempo con mezzi incruenti (tre infiltrazioni corticosteroidee con anestetico, a distanza una dall'altra di 20-30 giorni e cicli di fisiochinesiterapia). 

TRATTAMENTO CHIRURGICO 

L'intervento viene eseguito in anestesia tronculare. La via di accesso da noi preferita è dorsale, con una incisione curvilinea di circa 4 cm. Dopo aver inciso il legamento intermetatarsale si esegue la neurolisi per tutta la lunghezza del nervo. Beneficiando dei vantaggi degli approcci mini invasivi, eseguiamo anche neurolisi plantari per via endoscopica. Al termine dell’ intervento il paziente viene inviato al proprio domicilio concedendo il carico immediato con una particolare calzatura post-operatoria. 


 

 

 

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