Anno 2 Numero 41 Mercoledì 15.01.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
Ridurre il numero di sigarette non diminuisce il rischio di morte American Journal of Epidemiology 2002;156:994-1001 di Carlo Rasier Brauner All'Ospedale Universitario di Copenaghen (Danimarca) è stato condotto uno studio sul rapporto fra quantità di tabacco utilizzato durante il giorno e patologie ad essa correlate. Ne è emerso che solo smettendo di fumare si ottiene una riduzione del tasso di mortalità del 35%. Lo studio è stato condotto per 15 anni su 20.000 persone divisi in gruppi: fumatori che consumavano più di 15 sigarette al giorno, altri che avevano dimezzato il consumo ed individui che avevano smesso. Questi ultimi nell'arco di 15 anni diminuirono il rischio di morire per patologie correlate del 35% e la probabilità di morire di cancro del polmone si ridusse del 64%, mentre tra quelli che avevano ridotto il consumo non si osservò una riduzione del tasso di mortalità né per i tumori, né per problemi cardiovascolari. Quindi la riduzione del numero di sigarette consumate non migliorerebbe le aspettative di vita.
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