Anno 2 Numero 64 Mercoledì 25.06.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

quanto sanno gli italiani dell'epatite C ?

www.epac.it 

L'indagine dell'Eurisko. Ma quanto 'sanno' gli italiani dell'epatite C, delle vie di trasmissione e delle categorie più a rischio o delle complicanze che può comportare? Per dare una risposta a questi interrogativi l'Eurisko ha condotto un'indagine che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana. E non sono mancate le sorprese. L'indagine ha coinvolto 2.000 persone (1.040 donne, 960 uomini), dai 15 anni in su, tenendo conto del titolo di studio, della professione, se vivono in grandi o piccoli centri al nord, al centro o al sud d'Italia. 

La conoscenza. Il primo dato, per certi versi preoccupante, è che solo 67,8% ha 'sentito parlare' di epatite virale in genere: come dire che un italiano su tre non sa nulla delle epatiti, con punte di 'ignoranza' tra gli over 64 che addirittura superano la metà del campione (56,5%). Ma alla domanda specifica "C'è un'infiammazione del fegato causata dal virus HCV. Lei conosce o ha sentito parlare dell'epatite C?" ha riposto SI l'80,2% del campione.

Le categorie a rischio. Fra tutti coloro che dichiarano di conoscere l'epatite C, più della metà (56,2%) non ha idea di quali siano le persone maggiormente a rischio di infezione. Solo il 16,1% del campione pensa ai tossicodipendenti e l'11% ai trasfusi, mentre ben l'8,4% agli alcolisti come categoria a rischio di contagio (?!?) con punte addirittura del 16,6% nei grandi centri urbani. Una curiosità: un italiano su 70 è convinto che il fumo sia una delle cause di rischio dell'epatite C!

Come si trasmette. Poco più della metà degli italiani (51,3%) dichiara di conoscere le modalità di trasmissione dell'epatite C, con differenze sostanziali tra le varie modalità, ma il livello medio dell'informazione sembra piuttosto confuso e disomogeneo. Anche qui non mancano le curiosità: quasi un intervistato su 15 è convinto che la 'via alimentare' rappresenti un canale di contagio dell'epatite C. Il 'rischio tatuaggi e piercing' sembra, più che sottovalutato, quasi inesistente, collocandosi all'1,7% del campione. 

Le complicanze. Oltre la metà degli italiani che conoscono l'epatite C dichiara di non conoscerne le possibili complicanze, quali la cirrosi (23,4%), il trapianto del fegato (9,5%), le malattie del fegato (6,4%) l'epatocarcinoma (4,9%). Il 5,2% pensa che l'epatite C sia una malattia mortale e tre su quattro che l'epatite C sia curabile 'sempre' (23,7%) o solo in alcuni casi (52,3%). 

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