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Anno 2 Numero 75 Mercoledì 10.09.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

TUMORE DEL CERVELLO ed EPILESSIA: NOVITA’ NELLA TERAPIA 

 

di Lorella Salce

I massimi esperti di epilessia si sono riuniti al convegno su tumori e epilessia svoltosi la scorsa settimana all’Istituto Regina Elena (IRE) di Roma 

Il tumore del cervello, che colpisce 7mila persone ogni anno in Italia, è una malattia subdola e silenziosa che si manifesta quando ormai l’unica cosa da fare è intervenire il prima possibile con chirurgia, radio e chemioterapia. Mentre un tempo l’aspettativa di vita era ridotta, oggi questi tumori, che colpiscono soprattutto tra i 20 e i 40 anni, sono più curabili e permettono una lunghissima sopravvivenza. Ma bisogna convivere con le crisi epilettiche - associate a forti mal di testa, nausea e vomito - che colpiscono più del 50% dei malati, costituendo il 3,6% (15mila persone) di tutti i casi di epilessia in Italia (500mila). L’epilessia, specie per i giovani nel pieno dell’attività lavorativa, con figli, costituisce un fattore di esclusione sociale e comunque rovina la qualità della vita. Un aiuto viene ora da uno studio condotto dall'Istituto Regina Elena (IRE) di Roma che ha dimostrato come i farmaci antiepilettici più indicati per i pazienti colpiti da tumore cerebrale sono quelli di nuova generazione che, al contrario di quelli precedenti con più effetti collaterali, non vengono metabolizzati dal fegato e garantiscono così il miglior controllo delle crisi epilettiche e una migliore qualità di vita. Lo studio, di imminente pubblicazione sulla principale rivista del settore, è stato presentato al convegno "Farmaci antiepilettici e chemioterapici: quali interazioni farmacologiche?" organizzato dall'Unità di Neurologia dell'Istituto Regina Elena con il patrocinio della Lega Italiana Contro l'Epilessia (LICE), che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti nazionali di tumori cerebrali ed epilessia. In questa occasione all’IRE è stato inaugurato il primo ambulatorio italiano dedicato alle epilessie oncologiche. Oltre ai risultati dello studio dell’IRE al convegno sono anche stati presentati i dati del centro neuro-oncologico dell'ospedale Niguarda, relativi alla esperienza e all’applicazione delle linee guida americane.
“Lo studio su pazienti con epilessia e tumore cerebrale - ha spiegato la dr.ssa Marta Maschio, neurologa dell’Istituto Regina Elena, responsabile della ricerca e dell'ambulatorio per le epilessie – ha evidenziato proprio quali sono i farmaci antiepilettici capaci di dare minori effetti collaterali, di non interferire con le attività dei chemioterapici e di vantare un maggiore controllo delle crisi epilettiche e ha inoltre confermato la necessità di valutare i tempi e le modalità della terapia preventiva anche nei casi di tumore cerebrale senza crisi epilettiche”. 
Studi precedenti hanno invece dimostrato come sia problematica la gestione contemporanea degli effetti collaterali derivanti dalla chemioterapia e dalle terapie antiepilettiche di vecchia generazione. Il problema è nella gestione dei farmaci e dei loro effetti collaterali, poiché un buon controllo delle crisi ha il significato di un grande successo dal punto di vista clinico, relazionale, sociale e psicologico. 
Da un continuo lavoro di ricerca e dall'esperienza della pratica clinica nell'area neuro-oncologica "nasce nel nostro Istituto l'Ambulatorio dedicato alle epilessie tumorali - ha aggiunto la dr.ssa Maschio - punto di riferimento per la prevenzione ed il trattamento di tutti i pazienti oncologici che potrebbero presentare o hanno già manifestato crisi epilettiche. Offriamo la possibilità di effettuare test neurofisiologici e neurologici completi, per una valutazione accurata della diagnosi e della terapia".

 


 

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