Anno 2 Numero 74 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Massimi esperti al convegno su tumori e epilessia all’Istituto Regina Elena (IRE) di Roma 

TUMORE DEL CERVELLO: UN MALATO SU DUE
SOFFRE DI EPILESSIA, TROVATA LA CURA MIGLIORE 
Studio dell’IRE identifica la categoria di molecole più efficaci per bloccare 
le crisi. Inaugurato il primo ambulatorio italiano dedicato a questi pazienti.

Roma, 5 settembre 2003 - Il tumore del cervello, che colpisce 7mila persone ogni anno in Italia, è una malattia subdola e silenziosa perché si manifesta quando ormai l’unica cosa da fare è intervenire il prima possibile con chirurgia, radio e chemioterapia. Mentre un tempo l’aspettativa di vita era ridotta oggi questi tumori, che colpiscono soprattutto tra i 20 e i 40 anni, sono più curabili e permettono una lunghissima sopravvivenza. Ma bisogna convivere con le crisi epilettiche - associate a forti mal di testa, nausea e vomito - che colpiscono più del 50% dei malati, costituendo il 3,6% (15mila persone) di tutti i casi di epilessia in Italia (500mila). L’epilessia, specie per i giovani nel pieno dell’attività lavorativa, con figli, costituisce un fattore di esclusione sociale e comunque rovina la qualità della vita. Un aiuto determinante viene ora da uno studio condotto dall'Istituto Regina Elena (IRE) di Roma che ha dimostrato come i farmaci antiepilettici più indicati per i pazienti colpiti da tumore cerebrale sono quelli di nuova generazione che, al contrario di quelli precedenti con più effetti collaterali, non vengono metabolizzati dal fegato e garantiscono così il miglior controllo delle crisi epilettiche e una migliore qualità di vita. Lo studio, di imminente pubblicazione sulla principale rivista del settore, è stato presentato oggi al convegno "Farmaci antiepilettici e chemioterapici: quali interazioni farmacologiche?" organizzato dall'Unità di Neurologia dell'Istituto Regina Elena con il patrocinio della Lega Italiana Contro l'Epilessia (LICE), con i maggiori esperti nazionali di tumori cerebrali ed epilessia. In questa occasione all’IRE è stato inaugurato il primo ambulatorio italiano dedicato alle epilessie oncologiche. Oltre ai risultati dello studio dell’IRE al convegno sono anche stati presentati i dati del centro neuro-oncologico dell'ospedale Niguarda, relativi alla loro esperienza e all’applicazione delle linee guida americane.

"Questo lavoro - sottolinea il Prof. Francesco Cognetti, direttore scientifico dell'Istituto Regina Elena - è un ulteriore tassello nel progetto nazionale di Alleanza contro il cancro relativo alla Qualità di vita dei pazienti oncologici, coordinato dal nostro Istituto e promosso dal Ministero della salute". La qualità della vita dei pazienti con tumori cerebrali associati a crisi epilettiche è correlata a tre fattori principali: aspetto psicologico della perdita del controllo sul proprio corpo e sull’ambiente circostante e alla frustrazione che ne deriva; emarginazione sociale della persona con crisi epilettiche, ancora più netta in pazienti già portatori di handicap causati dallo stesso tumore e infine agli effetti collaterali dei farmaci. “Lo studio su pazienti con epilessia e tumore cerebrale - spiega la dr.ssa Marta Maschio, neurologa, responsabile della ricerca e dell'ambulatorio per le epilessie – ha evidenziato proprio quali sono i farmaci antiepilettici capaci di dare minori effetti collaterali, di non interferire con le attività dei chemioterapici e di vantare un maggiore controllo delle crisi epilettiche e ha inoltre confermato la necessità di valutare i tempi e le modalità della terapia preventiva anche nei casi di tumore cerebrale senza crisi epilettiche”. 
Studi precedenti hanno dimostrato come sia problematica la gestione contemporanea degli effetti collaterali derivanti dalla chemioterapia e dalle terapie antiepilettiche di vecchia generazione. "Il problema della gestione dei farmaci e dei loro effetti collaterali - afferma il prof. Bruno Jandolo, direttore del dipartimento di neuroscienze dell'Istituto Regina Elena - assume quindi un’importanza fondamentale poiché un buon controllo delle crisi ha il significato di un grande successo dal punto di vista clinico, relazionale, sociale e psicologico". 
Da un continuo lavoro di ricerca e dall'esperienza della pratica clinica nell'area neuro-oncologica "nasce nel nostro Istituto l'Ambulatorio dedicato alle epilessie tumorali - aggiunge la dr.ssa Maschio - punto di riferimento per la prevenzione ed il trattamento di tutti i pazienti oncologici che potrebbero presentare o hanno già manifestato crisi epilettiche. Offriamo la possibilità di effettuare test neurofisiologici e neurologici completi, per una valutazione accurata della diagnosi e della terapia".

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